Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi: Emergenza rifiuti:l’irresponsabilità dei Sindaci debitori

L’unica strada da percorrere per superare temporaneamente e con immediatezza l’emergenza rifiuti è quella che i Comuni debitori, Roseto degli Abruzzi in testa, paghino le loro spettanze al CIRSU salvo poi far valere le proprie ragioni, in un secondo momento, dinanzi al magistrato.

Ma come stanno effettivamente le cose?

Attualmente i nostri rifiuti, con l’esaurimento della discarica di Grasciano, vengono trasportati nella discarica di Casoni in provincia di Chieti, gestita, guarda caso, da Di Zio.

Da ciò viene a crearsi un circolo, più che  vizioso, letale per i cittadini dei comuni del Consorzio.

Di Zio, al tempo stesso azionista di minoranza di SOGESA, braccio operativo del CIRSU, pretende da Sogesa il pagamento dei servizi resi per i rifiuti smaltiti a Casoni;

SOGESA pretende dal CIRSU il pagamento del servizio di raccolta e smaltimento;

il CIRSU,a sua volta, esige dai Comuni il pagamento  del servizio reso;

alcuni Sindaci dei Comuni del consorzio non vogliono pagare il CIRSU in quanto considerano ingiustificati gli aumenti che ci sono stati fin da quando i nostri rifiuti erano stati smaltiti a Cerratina.

Ma chi ha compiti di vigilanza in questa complessa materia? Senz’altro la Regione e la Provincia.

La Regione, con il suo Osservatorio sui Rifiuti, ha il compito di fornire orientamenti e direttive, assicurando il coordinamento delle azioni dei diversi Enti e organismi interessati.

La Provincia di Teramo, con il Presidente Catarra, ha tra i suoi obblighi quelli della pianificazione della gestione complessiva dei rifiuti, del controllo dei servizi e della promozione di nuove politiche centrate sulla riduzione, il recupero e il riciclo.

Regione e Provincia stanno dimostrando  però tutta la loro debolezza in quest’ambito di primaria importanza per la qualità della nostra vita,dell’ambiente e del decoro dei nostri centri.

Per la Regione parlano chiaro i recenti avvenimenti. Per la Provincia occorre chiedersi come possa il Presidente Catarra svolgere questo ruolo di promozione, coordinamento e controllo se lo stesso Comune di cui è Sindaco risulta debitore.

Non c’è una dose di irresponsabilità da parte di qualche Sindaco  nella resistenza al pagamento delle spettanze al CIRSU? Non dimentichiamo che il nostro Consorzio ha bisogno di  sostegno economico per condurre in porto il progetto di ampliamento della discarica che altrimenti finirebbe nelle mani di Di Zio.Non è superfluo ricordare che la Sinistra esige da decenni una politica dei rifiuti non centrata sulla moltiplicazione delle discariche e degli inceneritori.

Non dovrebbero prevalere in questo momento particolarmente critico la tutela della salute dei cittadini e la garanzia della continuità di un servizio essenziale?

E infine le difficoltà dei lavoratori di SOGESA, che rischiano i loro stipendi, non dovrebbero trovare una favorevole sponda in quei Sindaci che appartengono al Partito Democratico,un partito che non sa ancora se fare sparire o meno dai propri documenti fondativi il termine “sinistra”?

Pasquale Avolio

Consigliere Comunale di Roseto degli Abruzzi

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2 Comments

  1. Purtroppo quello dei rifiuti è una gestione, come tante, alla NAPOLETANA, si cerca sempre di rinviare il problema. bisognerebbe avere il coraggio e le palle, di iniziare a parlare di inceneritori, naturalmente funzionanti ed efficenti come esistono nel nord europa. Il problema e che siamo in Italia e nessuno si fida piu di niente e nessuno. io sono una persona che si muove per lavorare, e credetemi, un non rispetto per il territorio e per la propria città lo si riesce a osservare solo in Italia e, purtroppo, al sud in particolare.

  2. E tu risolveresti il problema dei rifiuti con gli inceneritori? Perchè, cosa producono gli inceneritori? Petali di rosa biodegrabili?
    Sono centrali che bruciano il materiale che vi confluisce e producono, oltre che emissioni varie, ceneri e rifiuti tossici/speciali.
    E proprio perchè parli di nord europa, dovresti aver visto che le regole più diffuse, nei paesi in cui gli abitanti hanno elevato senso civico e rispetto dell’ambiente, sono:
    riduzione del consumo di materiale non riciclabile (ad. usare sacchetti di tela piuttosto che le buste usa-getta per la spesa)
    riutilizzo del materiale (contenitori, bottiglie, ecc. ecc)
    raccolta differenziata
    E’ vero che sono sempre necessari gli inceneritori… Ma solo come ultima soluzione di trattamento di un rifiuto che non è stato possibile trattare diversamente.

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