Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi (TE). Sciopero La Perla: Di Bonaventura incontra le lavoratrici

Sciopero La Perla: Di Bonaventura incontra le lavoratrici

Roseto, 22 settembre 2010 – < Gli ammortizzatori sociali non possono rappresentare l’unica risposta, Provincia e Regione hanno il dovere di creare le condizioni affinché tante lavoratrici e lavoratori non vengano espulsi dal mondo della produzione>.

Lo ha affermato il Sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura che ieri pomeriggio ha incontrato i dipendenti in sciopero dello stabilimento La Perla insieme al Vice Sindaco Teresa Ginoble.

< Intendiamo partecipare al tavolo provinciale  non appena questo sarà aperto – ha detto Di Bonaventura e nel consiglio comunale di venerdì prossimo proporrò un documento congiunto  di sostegno e di adesione alla battaglia delle lavoratrici e dei sindacati.

Questa azienda ha una storia. È figlia della ex Monti – ha ricordato il Sindaco – nata da precisi accordi che ora rischiano di essere completamente disattesi.

I conti sterili fatti dalla proprietà non tengono affatto conto di questa storia così come delle storie di ogni singolo dipendente e soprattutto del loro futuro e di quello delle loro famiglie. Ci opporremo con forza alla chiusura dello stabilimento e chiediamo sin da ora il rispetto degli impegni assunti  attraverso il piano industriale concordato.

Tutta la città si impegna a sostenere le lavoratrici e la battaglia dei sindacati – ha aggiunto il Sindaco –  non possiamo permettere il trasferimento del monte ore che le maestranze si sono impegnate a portare avanti e il depauperamento delle professionalità acquisite in anni di lavoro da parte di tutti i dipendenti>.

L’azienda si è limitata a fare conti sterili che non tengono conto della storia di questa realtà produttiva perché in realtà questa azienda è la costola della ex Monti e racchiude in sé impegni presi nel passato.

I dipendenti di questo stabilimento hanno mantenuto gli impegni assunti dopo il precedente momenti di crisi.

Chiediamo quindi all’azienda di mantenere gli impegni ovvero i milioni di minuti di produzione promessi per questa realtà e per questi dipendenti.

Qui infatti troviamo una professionalità che va mantenuta e invece si cerca l’improvvisazione su alcuni conti e noi non ci troviamo d’accordo.

Gli operai devono avere con certezza gli ammortizzatori sociali. Quindi il nostro impegno è anche a livello provinciale e regionale affinché venga garantito il sistema degli ammortizzatori sociali.

Cosa accade nel territorio:

manca in Abruzzo una strategia complessiva in grado di assorbire criticità come questa.

Il record della Provincia di Teramo del più alto numero di ore di cassa integrazione. A fronte ci questi numeri bisogna mettere in atto un progetto di rilancio economico dell’intera provincia. In un momento di crisi  la politica deve saper offrire delle opportunità per ricollocare tanti dipendenti e tante professionalità.questo va fatto con una progettazione dello sviluppo che non può essere improvvisato.

Alla provincia e alla regione noi chiediamo che in questa realtà si passi dalla copertura degli ammortizzatori sociali ad una strategia più ampia noi abbiamo l’obbligo di trovare di fronte alla chiusura dell’azienda un’alternativa che prevede la ricollocazione dei dipendenti.

La provincia non può avere solo il record delle ore di cassa integrazione, deve avere contemporaneamente un progetto di rilancio del territorio in grado di ricollocare le professionalità che altrimenti vanno disperse, espulse dal mondo del lavoro.

Intendiamo partecipare al tavolo provinciale  non appena questo sarà aperto.

Nel consiglio comunale di venerdì sarà proposto un documento congiunto  di sostegno e di adesione alla battaglia delle lavoratrici e dei sindacati

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