Agnese e Massimiliano Riccitelli scendono in campo per difendere la memoria di Primo Riccitelli
Questa storia nasce tanti anni fa, con i suoi genitori che organizzavano una giornata di festa a Cognoli per ricordare Primo Riccitelli. Il padre si era interessato della risistemazione della statua scomparsa dalla piazza di Sant’Onofrio (Campli) e dell’allestimento del sarcofago, mai realizzato nonostante una delibera del Comune di Giulianova datata 1982. Nel 2005 ha portato avanti i progetti rimasti incompiuti dal suo caro papà, scomparso in quel periodo, con un atteggiamento propositivo ha sentito tutte le realtà legate alle attività musicali del territorio: dal Conservatorio Braga alla Società dei Concerti Primo Riccitelli; dalla Provincia di Teramo al Comune di Giulianova. Solo la Provincia di Teramo e il Comune di Giulianova, hanno aderito insieme all’Orchestra I SINFONICI a questo cammino che si è tramutato nelle manifestazioni pro Riccitelli oramai giunte alla quinta edizione. Nel 2007, grazie al suo interessamento, sono stati ritrovati alla Sonzogno (casa musicale editrice del Maestro) i due atti mancanti di Madonna Oretta. Pur avendo comunicato l’importante scoperta alla Società Primo Riccitelli di Teramo, non è successo nulla. Il primo atto è avvenuto di recente, quando insieme a suo fratello Massimiliano e il marito, Oreste Castagna (regista e attore RAI) hanno deciso che era arrivato il momento di scendere in campo e di lavorare seriamente al ricordo della figura di Primo Riccitelli, fondando l’associazione che tutelasse la figura del Maestro, proponendo una serie di accadimenti di alta qualità culturale utilizzando le energie e le potenzialità artistiche del territorio. Avendo perso contatto con l’Associazione Nuove Armonie di Teramo di Mauro Baiocco e Enrico Melozzi, hanno deciso di lavorare insieme sinergicamente. Insomma un connubio tra due associazioni che porterà i suoi frutti. L’associazione si chiama Famiglia Primo Riccitelli, avrà una sede sul territorio teramano e una a Milano. Per adesso produrrà eventi con artisti locali. Per loro non è più tempo di importare la cultura, ma viceversa, crearla con le potenzialità dei talenti locali. Le sfortunate vicende di Primo Riccitelli devono insegnare che forse è meglio valorizzare gli artisti negli stessi luoghi di nascita. Loro andranno a collocarsi in un territorio “vergine”, in quanto hanno notato che a Teramo non esiste una realtà culturale che dedichi la giusta importanza al Maestro Primo Riccitelli. Tra le iniziative degne di nota, citiamo l’allestimento di un museo a Cognoli; la messa in scena di Madonna Oretta; la creazione in un Orchestra Primo Riccitelli con artisti abruzzesi. E’ già online il sito in via di costruzione www.primoriccitelli.com Loro sanno che sarà un lavoro difficile, in cui la cultura subisce tagli e rallentamenti da parte delle istituzioni pubbliche e private, ma sanno che il gioco di squadra fa la forza, ed hanno già preso contatti con l’Assessore Regionale alla Cultura, il dott. Maurizio Di Dalmazio e il Sindaco di Teramo, il dott. Maurizio Brucchi. Per i “Riccitelli” e per l’Associazione Nuove Armonie sarà una fantastica avventura che intraprendono con gioia senza spaventarsi degli ostacoli che incontreranno. Forti dei loro obiettivi altamente culturali e profondamente sentiti da ognuno di loro.
Chi era Primo Riccitelli
Pancrazio Primo Riccitelli nacque a Cognòli di campli il 9 agosto 1875 e morì a Giulianova il 27 marzo 1941.
Affidato alle cure di uno zio prete in Bellante, vi rimase fino a 10 anni, quando fu mandato al Seminario di Teramo per proseguire gli studi. Qui, invece di seguire l’insegnamento del Maestro di Cappella del Duomo aprutino, si dedicò a un libero studio della musica.
Fuggito dal Seminario, si iscrisse al Liceo musicale di Pesaro diretto da Pietro Mascagni. Nel gennaio del 1896, nonostante avesse superato il limite di età, fu accolto al primo anno di “armonia”; ne uscì nel 1903 con diploma autografo di Mascagni.
Durante il periodo pesarese Riccitelli compose tre atti della Francesca da Rimini di Silvio Pellico, una scena in un atto, Nena, un melodramma in tre atti, Lory, un poema sinfonico per soli, cori e orchestra, Heremus, su testo di Carlo Zangarini, nonché altre romanze, preludi e intermezzi. Nel 1919, congedato dalle armi, ebbe a Milano un contratto regolare dall’impresario A. Laganà, allora Consigliere delegato della Società del Teatro Lirico Italiano, per musicare l’opera in un atto su libretto di Gioacchino Forzano I Compagnacci, che nel 1922 vinse il premio bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione per le opere nuove.
Sempre su libretto di Forzano compose l’opera Madonna Oretta, rappresentata per la prima volta nel 1932 a Roma.
La morte gli impedì di portare a termine il Capitan Fracassa.
Una piccola parte degli autografi è conservata nella Biblioteca Provinciale “Melchiorre Dèlfico” di Teramo.