Teramo e Provincia

Teramo. In riferimento ad alcune recenti pubbliche dichiarazioni sulla vicenda dei passi carrabili, da parte del Presidente della Federconsumatori Teramo, è inevitabile fare alcune precisazioni, indispensabili per ripristinare la correttezza delle informazioni.

mercoledì  29 settembre 2010

Precisazioni sui passi carrabili

In riferimento ad alcune recenti pubbliche dichiarazioni sulla vicenda dei passi carrabili, da parte del Presidente della Federconsumatori Teramo, è inevitabile fare alcune precisazioni, indispensabili per ripristinare la correttezza delle informazioni.

Innanzitutto è bene chiarire che l’amministrazione comunale ha accolto la richiesta di proroga della consegna della documentazione, avanzata dal Presidente della Federconsumatori il 13.7.2010, estendendo i tempi fino al 30 settembre 2010. Di tale proroga è stata data ampia informazione tramite comunicato stampa, pubblicazione sul sito internet dell’Ente e affissione di un manifesto nel territorio comunale.

E’utile precisare poi – e contestualmente confutare le affermazioni della Federconsumatori – ciò che attiene alla retroattività dell’entrata in vigore del provvedimento sui passi carrabili. La determinazione dell’amministrazione comunale di far valere il provvedimento a partire dal 1° gennaio 2010 trova fondamento nel comma 8 dell’art. 27 della L. 448 del 28/12/01 che testualmente recita:

«Il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, (…)e le tariffe dei servizi pubblici locali, nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali, è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. I regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine di cui sopra, hanno effetto dal 1º gennaio dell’anno di riferimento».

Per quanto concerne, poi, la presunta vessazione nei confronti dei cittadini, si precisa che nella medesima lettera in cui si informava il Presidente della Federconsumatori dell’accoglimento della sua richiesta di proroga, si faceva riferimento al fatto che non v’era alcuna possibilità di esentare i cittadini dalla presentazione della documentazione di supporto prevista dalla normativa, in quanto essa era riferita ad autorizzazioni ormai datate (risalenti in alcuni casi addirittura agli anni ’90) ed era necessario verificare eventuali modifiche  dello stato dei fatti, in base anche all’art. 21 del Codice della Strada.

E’ maldestro, pertanto, il tentativo di voler configurare come vessatoria la meritoria azione intrapresa dall’amministrazione comunale, finalizzata alla verifica di situazioni datate più sostanziali che formali. Al contrario, questa operazione certosina condurrà alla rilevazione di tutti i passi carrabili irregolari e a garantire, in ultima analisi, che il cittadino perbene e rispettoso delle regole, non sia sistematicamente umiliato da comportamenti omissivi e frutto di furbizie.

A margine, l’assessorato al Bilancio rileva come la citazione di sentenze assolutamente inconferenti – relative alla TOSAP e non alla COSAP che è invece applicata dal Comune di Teramo – dimostri la superficialità dell’interlocutore.

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.