Abruzzo

Teramo. Riapertura delle scuole nell’ascolano: primi disagi per gli studenti della Vibrata. Ruffini chiede a Morra di istituire un osservatorio regionale sui trasporti scolastici per monitorare la situazione abruzzese.

Riapertura delle scuole nell’ascolano: primi disagi per gli studenti della Vibrata. Ruffini chiede a Morra di istituire un osservatorio regionale sui trasporti scolastici per monitorare la situazione abruzzese.

La riapertura della scuola nella vicina regione Marche ha già lanciato l’allarme sul sistema di trasporto pubblico per gli studenti abruzzesi. A farne le spese finora sono stati gli studenti vibratiani e dei comuni limitrofi che frequentano le scuole nella provincia ascolana. A denunciare i primi problemi è il consigliere regionale Claudio Ruffini, che spiega come gli orari scolastici introdotto a seguito della riforma Gelmini non coincidano più con quelli dei servizi trasporti.

“Molti studenti della nostra provincia frequentano istituti ascolani ed in questi giorni hanno subito diversi disservizi. L’Arpa non riesce a garantire le corse necessarie anche perché gli orari scolastici sono cambiati e bisognerebbe garantirne un adeguata riorganizzazione del trasporto. Il rischio è che le aziende private marchigiane decidano di potenziare il servizio di trasporto verso l’area vibratiana, entrando ed erodendo il  mercato di casa nostra.”

Ruffini ha scritto una lettera all’Assessore regionale ai Trasporti Morrra chiedendo di interessarsi da subito alla vicenda. “Ho chiesto all’assessore di adoperarsi in ogni modo affinchè si garantiscano dei servizi essenziali agli studenti abruzzesi” dice Claudio Ruffini ricordando come Morra pochi giorni fa avesse annunciato la difficoltà di garantire i trasporti pubblici a tutti gli alunni abruzzesi per l’imminente avvio delle lezioni.

“C’è il rischio concreto che molti studenti, soprattutto nelle aree interne, restino a piedi e senza la possibilità di raggiungere le scuole del capoluogo. Ho invitato l’assessore Morra ad istituire  un osservatorio regionale d’intesa con l’ufficio scolastico regionale e le quattro amministrazioni provinciali per evitare il più possibile disservizi agli studenti e alle loro famiglie. E’ vero che sarà difficile coprire con linee dedicate gli orari di tutte le scuole o i doppi turni, ma il settore scuola già gravemente debilitato dai tagli alla didattica non può subire oggetto di ulteriori inefficienze.

La scuola è un diritto essenziale e come tale non può essere oggetto di tagli indiscriminati, l’assessore indirizzi tutti gli sforzi verso il mantenimento di quei diritti che finora ci sono stati garantiti.”

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