Abruzzo

Pescara. É facile raccogliere 10.000 firme sotto un gazebo marcato “S.O.S. Inquinamento”…

É facile raccogliere 10.000 firme sotto un gazebo marcato “S.O.S. Inquinamento”….in una città dove costantemente le centraline segnalano il superamento dei limiti di emissioni di CO2.  Ci piacerebbe però che il prof. Torlontano  spiegasse meno genericamente in che maniera questa filovia potrà risolvere il problema dell’inquinamento a Pescara.

Oggi più che di un progetto di trasporto pubblico di massa innovativo e veloce ci troviamo  di fronte ad un appalto caratterizzato da poca trasparenza e irregolarità manifeste negli iter procedurali (tant’è che è stata aperta una indagine ispettiva da parte dell’Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici).

Quella che si vuole portare avanti a tutti i costi, immodificabile, è un’opera ridotta (da 22km a 8 km),   costosa (31 ml di euro ), obsoleta (pali e fili elettrici non si istallano più in nessuna città europea) e che, dopo 20 anni, (il finanziamento del progetto risale al 1992), non tiene in alcuna considerazione la trasformazione del territorio.

Questo progetto non è integrato con le altre reti di trasporto pubblico né è prevista   la loro eventuale ristrutturazione in funzione di questo nuovo  sistema.  Mancano gli strumenti fondamentali  di garanzia per la salute e la sicurezza dei cittadini  (come lo Studio e la Valutazione di Impatto Ambientale, e le certificazioni di idoneità del tracciato). Manca  persino  il Piano economico-finanziario (previsto per legge) che garantisca i cittadini dal rischio di dover subire i costi di una eventuale perdita di gestione.

Torniamo a ribadire che la nostra opposizione alla filovia non è una egoistica difesa del “giardino sotto casa”(molti di noi neanche ci abitano) bensì una difesa del diritto dei cittadini a partecipare alle scelte per il futuro della loro città e una battaglia per la trasparenza degli atti pubblici.

Associazione Marelibero/ Comitato Utenti Strada Parco

del Coordinamento NO FILOVIA

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