Teramo e Provincia

Teramo. “Dialoghiamo sulle cose che possiamo fare” : il presidente Catarra interviene al convegno organizzato dai sindacati “Teramo: un caso nazionale”

“Dialoghiamo sulle cose che possiamo fare” : il presidente Catarra interviene al convegno organizzato dai sindacati “Teramo: un caso nazionale”

Facendo leva su “quel senso di responsabilità che ci viene dalla rappresentanza collettiva” il presidente Valter Catarra, intervenendo questa mattina al convegno  organizzato nel capoluogo dai sindacati confederali “Teramo un caso nazionale”  ha invitato a “dialogare sulle cose che possiamo fare”.

Non abbiamo la sindrome dell’accerchiamento perché non ci sentiamo fra i cattivi – ha detto Catarra che è intervenuto al convegno insieme all’assessore alle politiche del Lavoro, Eva Guardiani – buona parte del protocollo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di categoria ripropone azioni e interventi del mio programma elettorale. Facciamo le stesse analisi e arriviamo alle stesse conclusioni. Del resto con i sindacati ci ritroviamo ogni giorno sui tavoli delle relazioni industriali e abbiamo già dimostrato che, di fronte ai gravi problemi del sistema produttivo e di fronte alle crisi aziendali, siamo in grado di fare squadra. Questo spirito, che ha già dato i suoi frutti di fronte a vertenza che parevano perse in partenza, ci deve guidare in futuro. Il 18 novembre tutti gli attori dello sviluppo si ritroveranno attorno al tavolo dell’Osservatorio dello sviluppo convocato dalla Provincia di Teramo. Quello è il nostro banco di prova: da quel tavolo dobbiamo alzarci con un programma e un cronoprogramma. Con un’agenda in mano e degli obiettivi concreti avremo l’autorevolezza e la credibilità per farci ascoltare”.

Rispetto alla crisi in atto, Catarra, sottolineando che è dal 2007 che si parla di “vertenza Teramo” ha fatto rilevare che “non bisogna fare l’errore del passato quando non ci si è accorti che un modello produttivo e imprenditoriale stava vacillando e non si è fatto nulla, come ad esempio nel Nord – Est, per arginare i danni e lavorare sul cambiamento”.

Alcune notazioni sui dati: “E’ vero che oggi registriamo il picco più alto di cassa integrazione straordinaria ma è vero anche che almeno nel 20% di quei casi l’azienda si è presentata con una richiesta di mobilità e che l’approccio della Provincia ha consentito di tenere in vita un rapporto di lavoro nell’ aspettativa che un auspicabile  miglioramento delle condizioni di mercato possa permettere la ripresa delle attività”.

Il Presidente, quindi, ha ricordato che la Provincia, come chiesto dai sindacati è l’unica in Abruzzo ad aver sottoscritto un accordo con le banche per l’anticipo della cassa integrazione guadagni; che ha promosso la revisione della aree 87.3c come si era impegnata a fare con le imprese e che, oggi: “mettendo sul piatto le risorse certe del Fondo sociale europeo abbiamo chiesto a voi, sindacati e imprese, come e dove spenderli per ottenere risultati efficaci”.

Teramo 20 ottobre 2010

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