Teramo. Crisi in Provincia di Teramo:Castiglione prende alcuni impegni per il teramano.

Crisi in Provincia di Teramo:Castiglione prende alcuni impegni per il teramano.

Nella seduta del question time del 05 ottobre 2010 il vice-Presidente della Giunta regionale Castiglione ha risposto all’interpellanza del consigliere Ruffini sulla mancata adozione di provvedimenti per fronteggiare la crisi economica in Provincia di Teramo.

Nel documento Ruffini aveva chiesto come mai le istituzioni regionali non avevano ancora convocato le rappresentanze sindacali e datoriali della provincia di Teramo che hanno sottoscritto l’Intesa nel luglio 2010 per superare la crisi nel teramano. Inoltre si chiedevano spiegazioni del mancato rilancio del Protocollo d’Intesa Vibrata-Tronto del 2008 e dell’assenza di iniziative a seguito della risoluzione del consiglio regionale straordinario convocato (22.10.2009)per discutere proprio della crisi nel teramano.

“Finalmente qualcosa si muove” dice Ruffini “Castiglione si è detto disponibile a rilanciare il Protocollo Vibrata-Tronto anche perché gli Accordi di Programma Quadro temporaneamente sospesi dal ministro Tremonti potrebbero essere riavviati con la finanziaria nazionale 2011.Ciò significherebbe l’avvio di una serie di accordi di programma che si traducono in finanziamenti per investimenti produttivi. . Il vice-presidente ha preso anche l’ impegno di mettersi in contatto con l’omologo assessore della Regione Marche per definire una strategia comune.

Altri impegni annunciati riguardano i fondi Fas che vedono completamente esclusa la Val Vibrata ed azioni per favorire l’accesso al credito. Castiglione si è detto disponibile a raccogliere la sollecitazione del Pd, impegnandosi a trovare risorse per la Val Vibrata in una successiva rimodulazione dei fondi del programma Fas. Inoltre l’assessoe ha manifestato la volontà di reperire nuove risorse dal Fesr per aiutare l’accesso al credito delle imprese in difficoltà.

Ruffini si ritiene soddisfatto di questi primi impegni presi, seppur arrivati in ritardo e dopo numerose sollecitazioni.

“Ora ci auguriamo che vengano rispettati, in tal senso il nostro compito sarà quello di continuare a vigilare. Non ho ricevuto nessuna risposta sulla vicenda ATR che continua ad essere snobbata dalle istituzioni regionali e provinciali. Ritengo che l’Atr sia un’azienda di eccellenza che deve essere salvata ad ogni costo. Se ci fosse un deciso intervento della Regione si potrebbe creare nuovo interesse tra gli imprenditori in vista del secondo bando di vendita” conclude Ruffini.