Sport

USA. La Nascar escogita il rimedio alla crisi

Chieti, 25 Ottobre ’10, Lunedi, S. Daria – Anno XXXI n. 407 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch n. 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Sex e Automobili

La Nascar escogita il rimedio alla crisi

di Lino Manocchia

MARTINSVILLE, 25 ottobre ’10 – Povera Danica Patrick! La  yella le ha assegnato un terno: non certamente goloso: 20 -21 -23 Sono i risultati ottenuti sino ad oggi dalla diva-driver che non ha pace tra le macchine da corsa.

Dopo sei anni nella serie Indy car, con una vittoria ottenuta (tre anni or sono) sulla piovigginosa pista di Motegi (Giappone). ha trascorso tutto il resto della sua carriera a meditare: Lascio… o prendo? “Abbandono le auto o mi tuffo nel mondo dei ceroni  dei riflettori?”

Alquanto ingordina, la bella Danica (foto) ha “abbracciato” tutto ciò che genera milioni di dollari e l’idolatria dei fans ai quali le corse, le speed, i campioni non interessano una “H”. Dopo l’Atlantic racing, la Indy car, ora la Nascar, fanno parte della sua esperienza di driver femminile. Ma, come si suol dire il diavolo fa le ciambelle col buco, Danica conferma il detto correndo nella serie Nascar, con i “Big Boys del sud” che con le corse hanno fatto la loro fortuna. Risultati? Non scherziamo. Ogni gara ha visto la Patrick ottenere la 22 e 23ma posizione nella griglia, ma i risultati sono stati tutti fermi sulle 22-23 piazze, quando non subentrava qualche botto al muro o contro avversari.

Ad ingigantire lo “scorno”, questa settimana a Martinsville l’arizoniana partita ventunesima concludeva 22ma con ben 17 giri di distacco, che ovviamente ha fatto piacere a Dale Earnhardt Jr figlio del grande Dale deceduto a Daytona in un incidente pauroso.

L’erede di casa Earnhardt sta sudando a freddo per non poter superare le basse quote in classifica ed ogni settimana licenzia il capo meccanico “reo di non aver preparato una macchina vincente”.

Fortunato erede, non c’è dubbio, che’ altrimenti, forse oggi coltiverebbe patate e cotone.

LE GEMELLE COPE

La Nascar, “regina per antonomasia delle corse, batte rosso. Il libro cassa lacrima, la folla straripante di un tempo resta un sogno.

«Come possiamo infrangere questo malaugurio… finanziario?» si chiedono i  fratelli France, «mentre dalla tomba papà Bill, creatore della serie, picchierà qualche pugno alla cassa.

Ma il folletto desideroso di divertirsi ha suggerito uno stratagemma. «I Boys stanno perdendo mordente? Orbene, stimoliamoli con qualcosa sexy, come ha fatto la Irl (e a sua volta la Nascar), lanciamo una “anti Danica”.»

Le due sorelle-gemelle  Ambra e Angela Cope (foto), nipoti del grande Dereck, vincitore anche della 500 miglia di Daytona, nate 27 anni fa a Piuyolys (stato di Washington)  hanno già spolverato il noviziato ed ora salgono su una Dodge della serie Nascar.

«Io sono paziente – confessa  Ambra – mentre Angela è vorticosa. Ha già guidato, pensate, bolidi Dragsters.» ( che sfrecciano sullo strip di un miglio sfiorando oltre 300 miglia in fase d’uscita – n.d.r.)

Le sorelle Cope discendono da una famiglia ricca di piloti. Dai nonni (1955) agli zii ed al papà, tutti hanno apposto il loro nome nell’albo d’oro delle  stock.  Nessuno,  ovviamente,  si  attendeva  risultati  eclatanti dalle

bionde fanciulle del West, ed il trentesimo posto – su 36 partenti – accontenta  la dinamica Angela che però non ha gradito i 5 giri di distacco dal vincitore di Martinsville e promette di vendicarsi.

Ma il futuro che avevate scelto, chiediamo, dove e’ andato a finire?

>>>

ABRUZZOpress – N. 407 del 25 ottobre ’10                                                                                                                               Pag 2

«Eravamo ben piazzate  nel settore cosmetici,» confessa la simpatica Ambra. «Abbiamo abbracciato le corse che rappresenta una tradizione di famiglia. Ma non è detto che un domani si possa tornare al settore femminile.»

Una domanda insidiosa: Il “sex vende” più delle corse automobilistiche?

«”Il fine giustifica il mezzo.” Non vedo nulla di contrario e si spera sempre che “se sono rose…fioriranno”.» conclude Ambra.

Anche filosofica la dolce sorella alla quale Angela invia un sorriso maliziosetto d’approvazione.

LINO MANOCCHIA

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.