Abruzzo. D’Amico e Ruffini scrivono alla Carpineta:vanno prorogati i contratti ai precari dell’Informatica.

D’Amico e Ruffini scrivono alla Carpineta:vanno prorogati i contratti ai precari dell’Informatica.

I Consiglieri regionale del PD, Giovanni D’Amico e Claudio Ruffini, hanno scritto una lettera all’Assessore regionale al Personale Federica Carpineta per sollecitare la proroga dei contratti dei precari del Servizio Informatico della Regione Abruzzo.

A quanto ci risulta questi lavoratori sarebbero gli unici esclusi dalla proroga dei contratti per i precari decisa con legge  del Consiglio Regionale” dicono D’Amico e Ruffini “questa situazione qualora risultasse veritiera, determinerebbe un’ evidente ed inspiegabile disparità di trattamento tra coloro che hanno ottenuto la proroga ed i lavoratori del SIR che  non la otterranno. A fine mese scadranno i contratti di lavoro ed altri dipendenti saranno disoccupati mentre i servizi regionali saranno impossibilitati a fornire le prestazioni necessarie.

Senza dipendenti precari infatti molti servizi non saranno più garantiti e forti saranno le ripercussioni del blocco del Servizio Informatica della Regione Abruzzo, dove operano circa 40 precari. Questi lavoratori subiranno un altro duro affronto: dopo aver visto sfumare un percorso di stabilizzazione che li contemplasse, adesso si ritroveranno in pochi mesi a passare dalla condizione di  “precariato” a quella di disoccupato”.

“L’Assessore Carpineta sta dimostrando che la situazione del personale gli è sfuggita di mano. Concorsi a tempo determinato banditi, sbagliati, poi modificati ed infine sospesi sine die. Dipendenti regionali  e precari demotivati, senza prospettive di carriera i primi e senza una  prospettiva di lavoro i secondi. Infine il caos portaborse. L’Assessore aveva annunciato alla stampa che nell’ultimo Consiglio regionale avrebbe presentato un emendamento che avrebbe chiarito l’esclusione dalle procedure concorsuali dei dipendenti di nomina politica. Nessuno ha visto questo emendamento. Cosa è successo?Chi lo ha impedito?”

A tutto questo deve essere data una risposta da parte dell’Assessorato, chiarendo subito come intende garantire l’esistenza di questi servizi senza i precari. Inoltre c’è l’eventualità che per tali servizi si stia pensando di procedere alle cosiddette “esternalizzazioni” del Servizio aprendo le porte ai privati.

“Questa ipotesi ci trova del tutto contrari” aggiungono i consiglieri del Pd “il tempo ha dimostrato chiaramente che esternalizzare vuol dire spendere più soldi ed avere un servizio peggiore. Bisogna salvaguardare i posti di lavoro di persone che lavorano da decenni nelle strutture regionali e che hanno acquisito professionalità di cui la Regione si è servita e che ora potrebbe decidere di non riconoscere.”

D’Amico e Ruffini hanno ricordato alla Carpineta che il Gruppo del Pd ha dato la disponibilità fin da subito a trovare una soluzione alla vicenda dei precari della Regione.

Con senso di responsabilità, spiegano i consiglieri, abbiamo avanzato proposte, idee ed un progetto di legge – predisposto da un noto costituzionalista- ma la maggioranza finora non ha ritenuto di condividerlo e approvarlo in Consiglio. Il coinvolgimento del Pd è stato continuo ed ha visto la partecipazione di D’Amico e Ruffini assieme alla maggioranza anche a Roma nell’incontro con la Funzione Pubblica. Adesso però la Carpineta deve esercitare fino in fondo il suo ruolo, ovvero va trovata una soluzione ai 40 precari del Servizio Informatico. I contratti di questi lavoratori, in servizio da decenni e con figli e mutui alle spalle, devono essere prorogati al pari degli altri precari della Regione Abruzzo.

“L’Assessore dimostri una volta tanto serietà e coerenza tra quello che dice e quello che fa: si era impegnata con Sindacati e tutto il Consiglio regionale, il quale aveva licenziato all’unanimità una legge apposita , a prorogare tutti i contratti di co.co.co della Regione e degli enti partecipati.

Se non è capace di fare quello che ha promesso tragga le dovute conseguenze.”