Abruzzo

Abruzzo. PRECARI REGIONE ABRUZZO: LEGGE INIQUA ED INUTILE CHE NON RISOLVE I PROBLEMI DEI PRECARI.

PRECARI REGIONE ABRUZZO: LEGGE INIQUA ED INUTILE CHE NON RISOLVE I PROBLEMI DEI PRECARI.

La legge approvata ieri in Consiglio Regionale, lungi dal risolvere il problemi dei precari della Regione Abruzzo e garantire l’espletamento di servizi essenziali (informatica, bura, ambiente, ecc…) crea evidenti problemi di legittimità ed opportunità.

Infatti il provvedimento di fatto consente al personale delle segreterie politiche, assunte per intuitu personae, di beneficiare dei vantaggi della norma. Ciò non solo è inopportuno, stante il carattere fiduciario con il quale sono stati assunti tali lavoratori, ma è anche illegittimo poiché contrario ai principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione.

A fine mese cominceranno a scadere i contratti di lavoro e certamente non ci sarà il tempo per preparare il bando di concorso, pubblicarlo, indire le prove scritte ed orali, espletarle, stilare le graduatorie, pubblicarle, disporre le nuove assunzioni. E’ dunque facile immaginare che ci sia la volontà di mandare a casa molti precari in virtù di una sorta di principio di spoil system che non ha alcuna giustificazione. Molti servizi non saranno più garantiti. Basti pensare alle gravi conseguenze che potrebbe portare il blocco del Servizio Informatica della Regione Abruzzo, dove operano oltre 30 precari. Eppure il regolamento regionale per le assunzioni a tempo determinato prevede la possibilità di assumere a tempo determinato anche per soli titoli. Ma in regione si preferisce, con l’assenso dell’Assessore competente, approvare una legge di dubbia costituzionalità e che non risolverà nulla.

Nell’ultimo incontro con l’Assessore Carpineta si era concordato di verificare la possibilità che i contratti in scadenza potessero essere prorogati e nei casi in cui ciò non fosse avvenuto, effettuare procedure snelle e rapide per l’attivazione dei contratti a tempo determinato.

Si era anche convenuto di lavorare insieme (maggioranza, sindacati, opposizione) per l’approvazione di una legge regionale che superasse definitivamente il problema del precariato. Quel che è avvenuto è tutta un’altra storia. La CGIL FP ABRUZZO condanna fortemente tale atteggiamento e chiede l’esclusione esplicita del personale delle segreterie politiche dalle norme sul precariato ed il rispetto degli impegni assunti dall’Assessore

Carmine Ranieri

Segretario Generale

CGIL FP ABRUZZO

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