Chieti. Il Sindaco Umberto Di Primio dà il la al Teatro Marrucino Verdi e Donizetti proteggono le sorti del teatro di Chieti

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Il Sindaco Umberto Di Primio

dà il la al Teatro Marrucino

Verdi e Donizetti proteggono le sorti

del teatro di Chieti

di Rosaria Maresca

CHIETI, 24 Novembre ‘10 – Belcanto risveglia Marrucino (squillino le trombe!) e con modulazioni assire avvia la marcia risorgimentale grazie al Nabucco di Verdi. Chi temeva il sonno dell’augusto vegliardo si confronterà con un dicembre ricco di musica e un 2011 di prosa.

«A favore della cultura abruzzese e contro ogni polemica,» ha commentato ieri mattina in conferenza stampa il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio (foto), «apriremo il teatro e predisporremo centosessantamila euro di variazione di bilancio per rioffrire alla cittadi-nanza la programmazione lirica evitando, inoltre, che questo gioiello d’arte possa perdere il titolo di “teatro di tradizione”».

La scarsità finanziaria che tanto attanaglia l’intero sistema dei comuni italiani e non da meno quello teatino è un particolare per nulla irrilevante, ma come più volte ha sottolineato lo stesso primo cittadino, «gli investimenti sulla cultura non devono mancare nemmeno in tempo di crisi. Il rilancio della città è intimamente legato a questo aspetto» e poi ha aggiunto, «mentre i nostri avversari politici rivestono i muri cittadini con barzellette, noi rispondiamo con i fatti ai dissesti compiuti dalla loro scellerata gestione economica; il nostro è il fermo impegno a rilanciare le sorti di questo splendido teatro».

I ringraziamenti, poi, non sono mancati al consigliere comunale con delega al Marrucino, dott. Fabrizio Di Stefano (foto) che in veste di parlamentare ha perorato la causa del massimo teatino presso il Ministero romano. Fiero dell’operato, proprio quest’ultimo ha ulteriormente illustrato e posto annotazioni all’intricata vicenda: «mi dispiace vedere l’opposizione criticare il nostro lavoro e soprattutto sentire a priori, senza nemmeno conoscere il programma, che il cartellone teatrale predisposto è di scarsa qualità. La situazione che ci hanno lasciato è sotto gli occhi di tutti: piena di debiti! Chieti, a dicembre, si tingerà di cultura con tre opere liriche, un balletto, uno spettacolo di prosa e un concerto e abbiamo fatto in modo che gran parte degli orchestrali che lavoravano nella vecchia orchestra potessero continuare a svolgere il proprio lavoro come aggiunta alla nuova formazione musicale coinvolta. Non vogliamo rispondere alle critiche ma vogliamo costruire qualcosa anche per le nuove generazioni. Diversi circoli didattici e la stessa Università di Chieti, infatti, sono stati coinvolti affinché partecipassero attivamente a questi eventi».

L’inaugurazione della nuova stagione, dunque, affidata alla bacchetta del direttore Francesco Ledda a capo dell’orchestra L. Bernstein e alla regia di Giovanni Anfuso vedrà in scena il Nabucco verdiano (16 e 17 dicembre ore 21.00), proseguirà con un dittico donizettiano – Rita, opera comica in un atto e il Campanello, farsa in un atto (21 e 22 dicembre ore 21.00) -, il balletto de Il lago dei cigni (28 dicembre ore 21.00), una serata di prosa con La figlia di Iorio (29 dicembre ore 21.00) e si chiuderà, a fine mese, con il Concerto sinfonico (30 dicembre) in attesa del calendario dell’XI stagione di prosa affidato al M° Sabatino Ciocca. Nota di chiusura della mattinata, quella del Presidente della commissione cultura del Comune, Luigi Milozzi, che ha annunciato per il prossimo gennaio la convocazione degli stati generali della cultura in previsione di un convegno che abbia come precipuo interesse l’analisi del patrimonio artistico inesplorato della città di Chieti e la possibilità, per lo stesso, di diventare risorsa economica per il territorio.