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Ap – Dal Messico
L’impegno italiano in Messico
nella “Università-Impresa”
Borse di studio per la formazione
fra Università messicana e Impresa italiana
di Lino Manocchia
MONTERREY (Messico), 29 novembre ’10 – Il “Tecnologico di Monterrey”, (equivalente in Italia al Politecnico di Milano o di Torino), per interessamento del Prof. Paolo De Francesco, (foto) ha raggiunto l’obiettivo con l’Università messicana e l’Impresa italiana attraverso il progetto di borse di studio per la formazione professionale per gli studenti messicani, creando sempre più un forte legame fra l’università e l’ambito delle imprese in Italia. Questo progetto è unico nel suo genere in quanto, mai prima d’ora, era stato attuato nell’Università messicana. Tutto ha avuto inizio nel 2007, quando il noto insegnante d’italiano dava inizio ad un programma di promozione della lingua italiana a livello internazionale in occasione del Forum Universale delle Culture proprio nella Città di MonterreY.
Il Prof. De Francesco, dal 2008 al 2010, ha promosso una serie di conferenze – avente per oggetto: “Realizzando affari con l’Italia” – alle quali hanno partecipato direttori di aziende italiane. L’importante iniziativa ha suscitato un vivo interesse degli studenti messicani, i quali hanno incrementa-to lo studio della lingua italiana e, nello stesso tempo, con queste conferenze, si sono resi conto che l’Italia è un importante produttore di tecnologia.
Il prof. Paolo De Francesco, che emigrò da Atessa, cittadina in Provincia di Chieti, ha fatto notare agli studenti che “la tecnologia italiana” è molto avanzata e in molti casi addirittura superiore a quella degli Stati Uniti, della Germania e del Giappone. Gli studenti hanno potuto constatare casi concreti sulla tecnologia italiana nel campo della ceramica, meccanica, automobilistica, aeronautica, edilizia, farmaceutica, disegno industriale e metallurgico e quant’altro.
Inoltre, l’attivo insegnante, ha lavorato più di un anno per ottenere, in concerto con il Console Italiano a Monterrey, ing. Roberto Caruso, due Borse di Studio per la formazione professionale nell’ambito imprenditoriale in Italia. E’ interessante, in proposito, notare che due studenti (uno di Ingegneria in Mecatronica e l’altro di Ingegneria Chimica) hanno ottenuto queste borse di studio e, durante il mese di luglio 2011, saranno ospiti della ditta SACMI di Imola, leader mondiale nella
Foto: Studenti in piedi,
da sin. (seduti),
gruppo di insegnanti:
Lucredia Lozzano,
Roberto Caruso,
Humberto Cantù,
Celia Durboraw
e Paolo De Francesco
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ABRUZZOpress – N. 448 del 29 novembre ’10 Pag 2
produzione di macchine per il settore ceramico, diretta dall’ing. Caruso.
«Il progetto di formazione professionale direttamente con una ditta italiana – ha detto il prof. De Francesco – ha il privilegio di aprire una nuova porta delle relazioni “Università-Impresa”. Il progetto diventa pioniere nella storia degli scambi professionali fra l’Università privata più grande del Messico e del Sud America e l’industria italiana.»
Meritevole di menzione l’opera del prof. De Francesco che ha saputo rinsaldare le relazioni fra il “Tecnologico” e Consolato Italiano di Monterrey, nonché l’Ambasciata Italiana in Messico, ove presta la sua magnifica opera il Ministro Roberto Spinelli di Lanciano, altro importante Città della Provincia di Chieti. La dott.ssa Angeles Taboada, direttrice del Dipartimento Lingue Moderne, ha espresso così il
suo apprezzamento nei riguardi del dinamico docente abruzzese: «De Francesco ha ottenuto un risultato soddisfacente nel lavoro svolto in qualità di collaboratore della nostra Università, e siamo certi che con la sua iniziativa, il suo deciso lavoro potremo varare nuovi progetti nel prossimo futuro. Le nostre più vive congratulazioni.»
De Francesco ha aggiunto: «E’ mio intendimento che questo risultato, costato tanto tempo, sacrifici e idee, possa aprire la porta al livello del settore “Università-Impresa” non solo per l’Italia ma anche per il mio Abruzzo, che non dimentico. Spero altresì di far volgere lo sguardo verso le ditte abruzzesi, perché anche l’Abruzzo entri nell’interessante mondo sociale ed economico del Messico, e, perché no, nel continente americano.»
L.M.