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Ap – Storia dell’Auto
Chevrolet
Cento anni di icone
di Lino Manocchia
DETROIT, 3 Novembre ’10 – Nel corso di quasi cento anni, la Chevrolet è diventata un brand noto a tutti. Attualmente nel mondo ogni 8 secondi viene acquistata una Chevrolet. Ogni anno circa 3,5 milioni di veicoli vengono venduti in oltre 130 paesi, grazie ai quali Chevrolet è il quarto marchio automobilistico più importante al mondo.
Fondata nel 1911 negli Stati Uniti dall’emigrante svizzero Louis Chevrolet e dal fondatore di GM, Billy Durant, la Chevrolet è rapidamente diventata la spina dorsale di General Motors con stabilimenti di auto presenti in tutto il mondo e con vetture oggi disegnate, progettate e costruite a livello globale da team di lavoro situati, e tra loro collegati, in Nord e Sud America, Europa, Asia e Australia. Chevrolet ha prodotto e produce vetture dal design audace e peculiare, molte delle quali sono entrate nella storia delle automobili.
“Chevrolet Fashion Catwalk” è un evento esclusivo tenutosi alla vigilia dell’edizione 2010 del Salone di Parigi, dove Chevrolet e lo stilista francese, Frank Sorbier celebrano cento anni di car design e moda. I quattro modelli scelti da Chevrolet per la sfilata di moda rappresentano delle pietre miliari nei 100 anni di storia del marchio.
1928 Chevrolet National Model AB Tourer
Nell’era dell’ottimismo, Louis Chevrolet è stato un ingegnere pionieristico e pilota automo-bilistico conosciuto per l’introdu-zione di funzioni innovative in ciascuno dei suoi nuovi veicoli. È del 1928 la Chevrolet National Model AB Tourer, che con la sua livrea marrone e panna rispecchia l’ampia forma della carrozzeria tipica di quegli anni. Presentava anche elementi di novità quali un cruscotto indirettamente illuminato, quattro freni e un termostato.
Coloro che furono così fortunati da possedere questo veicolo, poterono apprezzare accorgimenti precursori per l’epoca che
comprendevano il tergicristallo con braccio di oscillazione, retrovisore interno e le luci di posizione.
1957 Chevrolet Bel Air
La Chevrolet Bel Air negli anni Cinquanta era la scelta perfetta per le famiglie americane in quanto si trattava di un’automobile elegante e rispettabile. Questa Chevrolet è stata progettata per avere un design moderno e brillante, ben rappresentato dalla versione cabriolet con le sue colorazioni menta “sea mist” e bianco.
Alti fanali posteriori, numerosi inserti dei pannelli in argento anodizzato e il logo Chevron dorato nel parafango anteriore l’hanno resa l’auto ideale per le famiglie.
Oggi la Bel Air cabriolet è diventata un oggetto da collezione molto ricercato per gli appassionati di auto d’epoca.
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1963 Chevrolet Corvette Sting Ray
Per sentire appieno il brivido della strada, gli americani del 1963 avevano a disposizione la Corvette Sting Ray. Rossa, con il lunotto separato, la Corvette Sting Ray introduce una nuova linea stilistica, un mix ad altissimo livello tra maneggevolezza, design inconfondibile, tutto americano, e piaceri di guida. Oltre alla grande potenza (250 cv) e maneggevolezza offerta da quest’auto, gli acquirenti potevano scegliere optional quali la radio AM-FM, aria condizionata e rivestimenti in pelle.
Corvette era la scelta perfetta per coloro che erano alla ricerca di grandi prestazioni e mettevano in discussione le convenzioni del decennio, godendo di nuove idee e musica in espansione.
La Corvette Sting Ray con il lunotto diviso è una rarità e, ancora oggi, rimane una delle auto più collezionate.
1976 Chevrolet Camaro
La Chevrolet Camaro negli anni ’70 era la risposta per la classe operaia americana in cerca di un’auto bella, dalla guida sportiva in un periodo economica-mente duro. Questa generazione di Camaro, come il “Bumblebee” giallo e nero, è considerata uno dei migliori prodotti introdotti nel mercato auto-mobilistico, tanto da renderla nel 2007 una dei protagonisti del film Transformers, dove il classico del 1976 viene rieditato, diventando un classico contemporaneo.
Non solo questa incredibile vettura ha sfilato sul tappeto rosso delle premiere del film Transformer. Non c’è che dire. La Chevrolet ha un palmares di diamante. Una fortuna.
LINO MANOCCHIA
