Italia

Firenze. EMERGENZA IL MESSAGGIO DAI PORTATORI DI DISABILITA’ LE NOSTRE TRE SOLUZIONI PER EVITARVI DI ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA EMERGENZA

EMERGENZA

IL MESSAGGIO DAI PORTATORI DI DISABILITA’

LE NOSTRE TRE SOLUZIONI

PER EVITARVI DI ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA

EMERGENZA

Inviato: venerdì 17 dicembre 2010 17.37

Da: Firenze [mailto:firenze@viverelacitta.it]

A: Firenze al Prefetto; Firenze al Sindaco; Firenze al Sindaco; Firenze al ViceSindaco;

Oggetto: FIRENZE, NEVE ANNUNCIATA ma CITTA’ BLOCCATA

via San Niccolò, 21

50125 Firenze

www.viverelacitta.it

firenze@viverelacitta.it

055 2340597 – 328 8169174

FIRENZE NEVE ANNUNCIATA ma CITTA’ BLOCCATA

Il flusso di traffico autogestito dai cittadini.

Inquinamento e danni a cose e persone ma chi paga?

Nonostante l’avviso neve non abbiamo visto, nemmeno sui viali, partire gli spargisale in modo da garantire lo scorrimento del traffico. Migliaia di litri di carburante spesi e dispersi nell’aria. Ore per fare qualche centinaio di metri. Trasporto pubblico con autobus fermi ai lati di ponti e strade. Incidenti stradali, cadute accidentali, bambini negli asili in luoghi non più raggiungibili dai genitori.

Ambulanze e auto delle forze di polizia bloccate. Servizi pubblici chiusi in anticipo. Una situazione da 8 settembre dove i cittadini si sono mobilitati per autogestirsi il traffico e per raggiungere casa o lavoro oppure i familiari.

Vediamo se qualche magistrato apre un’inchiesta per trovare il responsabile o i responsabili dei danni che questa impreparazione ha creato.

A tutti i compito di rilanciare questo messaggio. Pier Luigi Ciolli

IL MESSAGGIO DAI PORTATORI DI DISABILITA’

Da: Luciano Pieri [mailto:lupi49@alice.it]

Inviato: sabato 18 dicembre 2010 08:55

A: firenze@viverelacitta.it

Oggetto: I: FIRENZE, NEVE ANNUNCIATA ma CITTA’ BLOCCATA

Una serata con il telefono all’orecchio

FIRENZE ore 13 del 17 dicembre 2010,

dal Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE in via del Pesciolino a Firenze mi telefonano per dirmi che la neve sta incominciando ad attaccare e che sono preoccupati … Dico di allertare immediatamente l’autista nostro e le varie Misericordie per prelevare urgentemente gli utenti e portarli a casa (normalmente lasciano il centro alle 17).

L’autista mi telefona di li a poco dicendo che con le catene ha spaccato una ruota della sua auto e che sta aspettando il carro attrezzi, e nel frattempo la neve si sta alzando.

Allora penso di allertare la Protezione Civile. Trovo un numero della Protezione Civile del CC carabinieri ma, dopo vari tentativi andati a vuoto per le linee sovraccariche, scopro che hanno inserito il fax.

Allora provo a telefonare al 112 e dopo svariati tentativi riesco a mettermi in contatto, ma mi dicono che la zona di Via del Pesciolino è giurisdizione della Polizia.

Faccio il 113: ancora innumerevoli tentativi e riesco a parlare anche con loro (ma il tempo passa) e mi dicono di non poter fare niente, la città è bloccata …, e poi noi non siamo attrezzati per la neve: “telefoni al 118 forse loro hanno dei mezzi adatti …, comunque se ci sono problemi ritelefoni”.

Al 118 (anche li è stato difficile connettersi) mi danno un numero della Protezione Civile (forse della Provincia).

Sempre con estrema difficoltà alla fine riesco a sentire il telefono che squilla, ma dopo svariati squilli vengo dirottato sul centralino del Comune. Loro mi danno il numero della Protezione Civile del Comune.

È stato difficilissimo riuscire a collegarmi e parlare finalmente con un operatore della Protezione Civile del Comune al quale, per l’ennesima volta spiego la situazione di emergenza e di rischio con soggetti che da un momento all’altro, vista l’anormalità della situazione, possono innescate “comportamenti Problema” di difficile gestione. Mi risponde che non può farci niente, perché i mezzi della Protezione Civile sono impegnati nello spargimento del sale ma mi dice di stare tranquillo dal momento che forse fra 2 o3 ore smette di nevicare (mi incazzo …, per quel che serve!!).

Nel frattempo un veicolo della Misericordia di Lastra a Signa è arrivato al Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE: era partito da Lastra a Signa alle 13.30 e arrivato alle 16.15. Ripartito subito alla volta di Scandicci ma alle 18.51 non sappiamo ancora dove siano.

Provo anche a telefonare al 115 ma non si sfonda, sempre per le linee sovraccariche.

Nel frattempo qualche genitore con le catene è riuscito a raggiungere il Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE (un genitore che abita a 4 Km e per percorrerli ci ha messo 90 minuti).

Sono le 18 e riprovo a telefonare al 113, come concordato, rispiego la criticità e mi dicono che telefoneranno loro alla Protezione Civile.

Nel frattempo al Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE gli utenti sono rimasti in 4, hanno riparato la ruota al nostro autista il quale si è messo immediatamente in viaggio ma chi sa quando arriverà.

Della Polizia e della Protezione Civile nessuna traccia alle ore 18.45.

I ragazzi di Scandicci partiti alle 16.15 ovviamente sono ancora per strada … ma ci vuole tempo, i chilometrida percorrere sono molti … addirittura 7 …!

Ho provato a contattare ancora il 113 ma non ci sono riuscito.

I ragazzi di Scandicci sono arrivati a casa alle 19 in condizioni pietose. L’autista del Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE giunto alle 20 presso il centro ha portato via con la propria auto altri 4 utenti.

Alle ore 21 è arrivato l’ultimo genitore (partito da Rifredi alle ore 17) e ha portato via l’ultimo utente …. Anche le ultime due educatrici hanno lasciato il centro. L’autista è rientrato presso la sua abitazione a Scandicci dopo le 23.

Nel frattempo nessuna notizia dalla Protezione Civile e con il 113 era ancora impossibile comunicare …

Come dice il proverbio “tutto è bene quel che finisce bene”

ma … o il proverbio va cambiato oppure noi la dobbiamo smettere di definirci una società civile ed evoluta. Buon Natale, Luciano Pieri

LE NOSTRE TRE SOLUZIONI

PER EVITARVI DI ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA

via San Niccolò, 21

50125 Firenze

www.viverelacitta.it

firenze@viverelacitta.it

055 2340597 – 328 8169174

Grazie per il messaggio che testimonia come la parte più debole della collettività, quella che deve essere maggiormente tutelata mentre rileviamo sempre che è quella che subisce e paga prima di tutti.

Ieri gli incendi, gli scoppi sulla ferrovia, il terremoto, l’alluvione. Oggi la neve.

Il solito canovaccio si ripete perché Sindaco, Assessore, dirigenti e direttivi di turno non hanno pagato per le loro omissioni.

Evitate di dire che è solo perché ieri era venerdì 17 o che era un evento non prevedibile, altrimenti sarete le prossime vittime dell’omissione da parte del Sindaco, Assessore, dirigenti e direttivi di turno.

Se vogliamo cambiare, evitando di essere le future vittime, occorre che:

1)                                       I cittadini presentino alle stazioni delle forze dell’ordine denuncia di quanto hanno dovuto subire, patire, pagare.

2)                                       I magistrati appurino subito se il Piano Comunale di Emergenza è stato o non è stato applicato in occasione dell’allerta neve che, puntualmente arrivata, ha trovato i cittadini soli. È dal 1992 che un Comune si deve dotare di un Piano di Emergenza per ogni situazione ma il Sindaco ha provveduto solo a una “pubblicazione”, in pratica un documento “morto”, oppure ha varato un Piano Comunale di Protezione Civile operativo, continuamente aggiornato da operatori che lavorano in una Sala operativa sulle 24 ore, con reperibilità dal sindaco – assessori – dirigenti e direttivi – diffuso ai cittadini quanto meno nel sito internet del Comune? Un sito dove il cittadino, in tempo reale, trova gli aggiornamenti:

  • sulle situazioni in atto che gli determinano interruzioni di pubblici servizi;
  • sui comportamenti da adottare e percorsi alternativi in caso di blocchi stradali per vari motivi;
  • sul numero e la qualifica del personale che il Sindaco ha messo in campo nelle ore precedenti, durante la crisi, dopo la crisi.

Vale ricordare che un Piano Comunale di Protezione Civile operativo deve essre oggetto di esercitazioni improvvise sul campo per testarne le valenze e le debolezze al fine di superarle con successivi aggiornamenti.

Vale ricordare che nel caso di ieri, i presunti appelli dei sindaci a utilizzare il servizio pubblico lasciando a casa il veicolo è una mera presa in giro perché per i trasporti pubblici treni, autobus urbani, autobus extra urbani, taxi, tramvia sono stati oggetti e soggetti di una interruzione di pubblico servizio. In pratica, il cittadino si è ritrovato in un ricorrente italico 8 settembre dove la crisi ha evidenziato in modo oggettivo le omissioni di chi è stato eletto e/o assunto, quindi, preposto e pagato, per dirigere. Preposti e pagati dalla collettività ma, al momento di una crisi prevedibile (dal 1992 il Dipartimento Protezione Civile ha elencato tutti i fattori di rischio in un territorio ai quali il Sindaco deve prepararsi e preparare) omettono o hanno omesso il loro compito. Questi soggetti si defilano, parlano di fatalità, cause imprevedibili, risorse inesistenti, si rifugiano nella “responsabilità generalizzata” per evitare sanzioni, confidano nell’assenza o lentezza della giustizia per farla franca o essere “puniti” dopo 5 o 9 anni dal fatto ricevendo uno “scappellotto”.

3)                                       Il governo deve varare una legge che preveda l’immediato blocco dei beni economici personali del Sindaco, Assessore, dirigenti e direttivi ove si accerti visivamente che il sito internet del Comune in tempo reale, NON consente al cittadino di trovare con una rapida percezione (lo spazio di un terzo della home page) quanto segue:

  1. gli aggiornamenti sulle situazioni in atto che determinano interruzione di pubblico servizio;
  2. le indicazioni sui comportamenti da adottare e i percorsi alternativi in caso di blocchi stradali in atto per vari motivi;
  3. i numeri di telefono ai quali chiedere informazioni e/o soccorso con indicati gli operatori in servizio;
  4. il numero e la qualifica del personale che il Sindaco ha messo in campo nelle ore precedenti, durante la crisi, dopo la crisi.

Solo in presenza di un tale Legge potremo attendere tranquillamente che la Giustizia faccia il suo corso, con i suoi tempi, sia in sede civile che in sede penale.

A tutti il compito di rilanciare questa richiesta al Governo e ai parlamentari, mettendoci in CC.  Sul sito www.viverelacitta.it e www.perlasicurezzastradale.org i documenti.

Pier Luigi Ciolli                                    Firenze, 18 dicembre 2010

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.