Abruzzo

Il Lavoro prima di tutto PRESIDIO-MANIFESTAZIONE UIL ABRUZZO con delegazioni delle realtà industriali abruzzesi Mercoledì 1 dicembre 2010, Piazza Unione, Pescara

Il Lavoro prima di tutto

PRESIDIO-MANIFESTAZIONE UIL ABRUZZO

con delegazioni delle realtà industriali abruzzesi

Mercoledì 1 dicembre 2010, Piazza Unione, Pescara

AFFRONTARE LE CRISI INDUSTRIALI – VALORIZZARE LE ECCELLENZE

Sono oggi in piazza Unione, sotto la sede del Consiglio Regionale, rappresentanze delle realtà in crisi e delle aziende che stanno riprendendosi. L’Abruzzo è la settima regione industriale d’Italia: non basta l’industria per il rilancio dell’Abruzzo, ma non si può prescindere dall’industria, anche per far crescere un moderno settore terziario avanzato. Bisogna affrontare le crisi industriali (aziendali, settoriali e territoriali) e bisogna avere una politica industriale regionale per valorizzare le eccellenze: radicare i grandi gruppi industriali presenti in Abruzzo e favorire l’alleanza tra la grande e la piccola impresa, anche per allargare gli orizzonti delle Piccole e Medie Imprese.

Dei tanti problemi che l’Abruzzo ha, il lavoro deve essere considerato il primo e più importante. La differenza maggiore tra la recessione 2002-2004 e quella attuale, cominciata nel 2008, è che oggi il tasso di disoccupazione è tornato sopra la media nazionale. Nel 2009, l’Italia ha perso l’1,6% dei posti di lavoro, l’Abruzzo il 4,6%. Nel triennio 2008-2010, sono venuti a mancare in Abruzzo 33.000 posti di lavoro. Oltre 12.000 lavoratori sono in cassa integrazione.

La Uil Abruzzo ha monitorato 54 crisi, in aziende che occupano complessivamente 9.449 lavoratori. Ben 4.834 posti, più del 51%, sono a rischio o già perduti. A questi dati vanno aggiunti quelli dell’edilizia, che solo a Pescara vedono circa 1.200 posti a rischio tra Cassa Edile ed Edilcassa.

Le crisi appartengono ad almeno tre tipologie diverse:

a)- Gli strascichi delle vecchie crisi di deindustrializzazione, in diversi casi frutto di scelte sbagliate di politica industriale nazionale, che hanno colpito L’Aquila, la Valle Peligna, la Val Pescara;

b)- Le crisi da delocalizzazione e globalizzazione, che hanno colpito soprattutto il tessile-abbigliamento e Teramo, già diversi anni prima dell’attuale crisi);

c)- Le crisi derivate dal crollo della domanda, conseguenza della crisi mondiale in corso, prima finanziaria e poi generale: ha colpito soprattutto alcuni settori, come l’auto, ma ha anche aggravato molte crisi pre-esistenti. Da qualche mese, registriamo i primi segnali positivi di ripresa, soprattutto in parte della grande industria esportatrice (vedi Sevel). Ciò non ci deve però indurre a superficiali ottimismi perché ancora non torniamo ai livelli pre-crisi, né possiamo dimenticare che dal 2000 convivono in Abruzzo ottime prestazioni della grande impresa esportatrice e una situazione economica complessiva di stagnazione, quando non di recessione.

In Abruzzo si è, inoltre, ridotto il tasso di occupazione e di attività. La dimensione acuta del problema occupazionale dell’Abruzzo è, dunque, almeno tra i 45.000 e i 50.000 posti di lavoro, tra mancanti, perduti e a rischio.

Chiediamo:

L’istituzione immediata di una Tavolo Regionale Anti-Crisi, congiunto tra gli Assessorati alle Attività Produttive e al Lavoro, per porre fine al mancato governo delle crisi industriali e tenere insieme ammortizzatori sociali, Formazione, politiche attive del lavoro e politica industriale. Bisogna distinguere i singoli casi di crisi e approntare interventi adeguati. Ci sono crisi che possono essere affrontate a livello regionale e altre che richiedono la riapertura di un livello di confronto con il Governo. Ci sono crisi che possono essere trasformate in occasioni di sviluppo (ATR Colonnella è polo del carbonio; Merker di Tocco da Casauria; etc); altre che possono evolvere positivamente solo se si diversifica il prodotto e si riconverte (Trafilerie e Zincherie Celano; FIAMM-AB; Vasto Legno; Honeywell Atessa; Pantalonificio d’Abruzzo del Gruppo Canali, etc); altre ancora che richiedono l’intervento di nuovi imprenditori, nuove commesse e nuovi prodotti (Pierburg Val di Sangro; San Marco Atessa e Lanciano; La Perla Roseto; ABB Loreto; etc). Ci sono situazioni che richiedono lo sblocco degli investimenti di grandi soggetti nazionali, come Telecom nel caso degli appalti telefonici (Sirti, Ceit etc); altre, come Micron, in cui va fatta chiarezza su due fronti, quello dell’investimento privato del gruppo e quello degli investimenti pubblici. Ci sono le crisi storiche che rischiano di aggravare in misura intollerabile la situazione già pesantissima dell’area del sisma (Finmek Solution, TechnoLabs, Compel, etc) e nuove ulteriori crisi che peggiorano la situazione della Valle Peligna/Abruzzo Interno (Coca-Cola, che si aggiunge alla Campari;) e della Marsica (Santa Croce che si aggiunge alla Sadam). Ci sono, infine, crisi che restano tali quando invece ci sarebbero le condizioni per la reindustrializzazione, come nel caso dell’Accordo di Programma Quadro IN.TE., che potrebbe occupare 300 lavoratori e i cui contenuti sono stato confermati da un gran numero di imprese aderenti nonostante il venir meno delle risorse pubbliche: è inaccettabile che la Regione sia in grave ritardo nell’approvazione del piano di dismissione, propedeutico alla realizzazione del progetto.

Lo sblocco delle risorse nazionali per lo sviluppo (FAS, MASTER PLAN, ZONA FRANCA, INFRASTRUTTURE), il recupero di un’unitarietà della programmazione, la fine del conflitto tra ricostruzione e sviluppo, il ripristino dell’aggiuntività delle risorse della programmazione 2007-2013, la correzione dell’eccessiva frammentazione degli interventi. È tanto che ne parliamo, ora è necessario agire, a partire da una richiesta d’incontro con il Governo, con il coinvolgimento delle Istituzioni regionali, l’unità delle forze politiche regionali e la partecipazione delle parti sociali, che chiediamo che il Presidente Chiodi faccia partire quanto prima.

Il monitoraggio sistematico, condiviso dal Governo regionale con le parti sociali, sulla spesa dei Fondi Strutturali 2007-2013.

L’avvio del confronto tra la Regione e i grandi gruppi, a cominciare da Fiat/Sevel, Finmeccanica (Thales Alenia Space, Selex Com, Telespazio), Micron, per un potenziamento dei loro investimenti e dei loro indotti in Abruzzo. Con Fiat va affrontato quanto prima il tema delle ricadute positive sull’Abruzzo di Fabbrica Italia, a partire dalla Magneti Marelli di Sulmona. Oltre a questi colossi, l’Abruzzo dispone di un numero significativo di grandi imprese, come FATER, DAYCO, PILKINGTON, HONDA, BRIONI, DELVERDE, DE CECCO, TOTO, WALTER TOSTO, etc, da considerare risorse preziose da consolidare e con cui costruire ulteriori sviluppi. Per impostare la politica industriale regionale, è però indispensabile sbloccare le risorse nazionali per lo sviluppo, per finanziare i programmi per Automotive, Agro-Alimentare, ICT, Chimica, Bonifiche Industriali, Edilizia Sostenibile, Energie Rinnovabili, etc.

Politiche coordinate e con obbiettivi precisi per le aree di crisi: Valle Peligna e Abruzzo Interno; area del cratere sismico; Val Vibrata; Val Pescara/Chieti Scalo-Bussi: anche queste politiche richiedono lo sblocco di Master Plan e FAS.

Un pacchetto-Lavoro, di incentivo all’occupazione stabile (secondo il modello positivo del programma dell’Assessorato al Lavoro “Lavorare in Abruzzo”, potenziandolo anche utilizzando ulteriori risorse da FSE e – una volta sbloccato – FAS) e di riduzione del divario tra domanda e offerta di lavoro, affidando alle parti sociali il monitoraggio della nuova domanda di lavoro e realizzando tempestivamente una Formazione adeguata.

Chiediamo alle Istituzioni, alla Giunta Regionale, al Consiglio Regionale, che si produca uno sforzo unitario per indurre il Governo Nazionale a rispondere positivamente alle istanze della VERTENZA ABRUZZO e ci sia un’azione incisiva a livello regionale di sostegno allo sviluppo, come chiesto da tutte le parti sociali, organizzazioni rappresentative del Lavoro e dell’Impresa. Apprezziamo l’impegno assicurato dal segretario nazionale PD Bersani sui temi della Vertenza Abruzzo e la proposta fatta dal Presidente Chiodi di lavorare per un Patto Sociale, che può essere un’occasione importante, ma non può basarsi solo sulla lotta al debito, ma avere chiari e forti obbiettivi di sviluppo e occupazione.

1 dicembre 2010 UIL ABRUZZO

CASSA INTEGRAZIONE IN ABRUZZO

ANDAMENTO MENSILE DAL 1 GENNAIO 2008 AD OTTOBRE 2010

MESI

ABRUZZO

INCIDENZA MEDIA MENSILE LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE SU OCCUPAZONE DIPENDENTE

CIG ORDINARIA

CIG STRAORDINARIA

CIG DEROGA

CIG TOTALE

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

Gen.

282.341

2.130.803

989.333

479.455

272.067

775.755

42.454

53.751

339.653

804.250

2.456.621

2.104.741

MEDIA MENSILE LAVORATORI INTERESSATI DALLA CASSA INTEGRAZIONE

16.247

Feb.

164.252

1.285.396

453.957

122.576

221.472

351.715

81.844

55.111

536.569

368.672

1.561.979

1.342.241

Mar.

265.020

1.012.317

1.330.736

65.408

625.110

1.746.452

30.637

47.222

1.094.195

361.065

1.684.649

4.171.383

Apr.

178.537

2.528.236

1.452.378

108.790

932.954

1.888.712

8.732

75.286

444.403

296.059

3.536.476

3.785.493

Mag.

225.454

3.166.329

1.043.633

109.462

277.052

1.637.636

26.658

36.412

448.502

361.574

3.479.793

3.129.771

Giu.

216.349

2.896.094

606.228

43.378

265.151

695.196

5.334

293.027

843.485

265.061

3.454.272

2.144.909

Lug.

137.236

1.621.795

434.143

101.272

242.835

817.929

5.928

1.151.476

363.570

244.436

3.016.106

1.615.642

Ago.

25.306

1.046.174

431.578

187.446

410.042

1.886.637

37.520

761.704

422.761

250.272

2.217.920

2.740.976

Set.

362.291

2.149.593

1.548.443

206.886

801.584

1.788.492

81.461

508.476

1.170.180

650.638

3.459.653

4.507.115

Ott.

215.828

1.860.526

468.768

263.021

795.574

908.079

73.799

1.180.100

700.462

552.648

3.836.200

2.077.309

Nov.

261.583

1.900.399

757.880

993.394

46.237

967.547

1.065.700

3.861.340

Dic.

943.069

2.105.824

173.720

210.861

27.146

453.433

1.143.935

2.770.118

TOT.

3.277.266

23.703.486

8.759.197

2.619.294

6.048.096

12.496.603

467.750

5.583.545

6.363.780

6.364.310

35.335.127

27.619.580

4,6%

MESI

L’AQUILA

INCIDENZA MEDIA MENSILE LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE SU OCCUPAZONE DIPENDENTE

CIG ORDINARIA

CIG STRAORDINARIA

CIG DEROGA

CIG TOTALE

MEDIA MENSILE LAVORATORI INTERESSATI DALLA CASSA INTEGRAZIONE

3.963

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

Gen.

8.577

858.175

58.262

364.000

23.406

136.765

19.006

2.474

247.869

391.583

884.055

442.896

Feb.

37.181

129.182

44.232

50.976

4.729

79.337

65.414

19.967

358.469

153.571

153.878

482.038

Mar.

55.060

172.817

362.045

3.362

300.224

129.483

1.296

8.244

465.537

59.718

481.285

957.065

Apr.

34.028

39.829

370.597

1.176

317.351

200.787

126

64.588

253.904

35.330

421.768

825.288

Mag.

20.692

652.143

120.284

52.872

19.820

79.547

21.648

11.115

270.302

95.212

683.078

470.133

Giu.

54.306

1.088.067

78.610

31.870

67.635

63.000

4.788

269.827

188.112

90.964

1.425.529

329.722

Lug.

27.776

264.646

74.313

1.704

40.927

111.445

0

1.135.386

261.088

29.480

1.440.959

446.846

Ago.

25.306

552.824

277.015

61.672

30.959

197.612

264

740.394

259.469

87.242

1.324.177

734.096

Set.

18.792

447.500

810.373

102.798

194.120

242.740

56.516

469.019

333.998

178.106

1.110.639

1.387.111

Ott.

0

5.747

129.096

206.474

329.582

274.368

16.088

1.057.269

258.543

222.562

1.392.598

662.007

Nov.

71.236

404.557

752.096

703.335

5.382

858.487

828.714

1.966.379

Dic.

91.496

225.839

132.000

75.260

4.586

358.213

228.082

659.312

TOT.

444.450

4.841.326

2.324.827

1.761.000

2.107.348

1.515.084

195.114

4.994.983

2.897.291

2.400.564

11.943.657

6.737.202

5,0%


MESI

CHIETI

INCIDENZA MEDIA MENSILE LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE SU OCCUPAZONE DIPENDENTE

CIG ORDINARIA

CIG STRAORDINARIA

CIG DEROGA

CIG TOTALE

MEDIA MENSILE LAVORATORI INTERESSATI DALLA CASSA INTEGRAZIONE

4.291

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

Gen.

187.567

924.658

488.411

1.319

122.035

356.538

13.558

27.040

38.017

202.444

1.073.733

882.966

Feb.

77.599

905.883

157.861

8.188

54.545

91.606

13.622

7.584

12.512

99.409

968.012

261.979

Mar.

118.333

507.402

412.628

0

81.554

97.917

1.557

3.666

363.127

119.890

592.622

873.672

Apr.

70.476

1.476.933

731.065

0

57.664

136.907

0

2.326

58.688

70.476

1.536.923

926.660

Mag.

111.234

1.489.575

610.009

0

204.608

206.455

954

5.477

77.706

112.188

1.699.660

894.170

Giu.

78.888

618.330

203.568

6.236

40.300

110.492

546

6.894

378.138

85.670

665.524

692.198

Lug.

42.600

1.149.202

163.413

34.024

31.514

309.207

0

0

56.441

76.624

1.180.716

529.061

Ago.

0

443.743

120.082

0

44.672

375.930

1.836

0

23.553

1.836

488.415

519.565

Set.

262.522

680.094

309.772

53.304

156.008

315.452

1.905

0

457.612

317.731

836.102

1.082.836

Ott.

132.904

463.333

179.876

0

144.750

112.809

5.281

11.834

338.875

138.185

619.917

631.560

Nov.

80.728

858.240

0

113.397

6.318

12.252

87.046

983.889

Dic.

814.195

1.523.660

13.752

19.842

5.236

19.725

833.183

1.563.227

TOT.

1.977.046

11.041.053

3.376.685

116.823

1.070.889

2.113.313

50.813

96.798

1.804.669

2.144.682

12.208.740

7.294.667

4,0%

MESI

PESCARA

CIG ORDINARIA

CIG STRAORDINARIA

CIG DEROGA

CIG TOTALE

MEDIA MENSILE LAVORATORI INTERESSATI DALLA CASSA INTEGRAZIONE

1.598

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

Gen.

11.855

23.089

84.687

66.560

41.382

0

9.890

0

10.883

88.305

64.471

95.570

Feb.

15.662

46.884

79.060

8.856

7.784

56.188

2.808

10.152

68.457

27.326

64.820

203.705

Mar.

46.959

73.217

58.460

15.808

16.435

16.640

26.014

15.580

170.469

88.781

105.232

245.569

Apr.

33.267

58.801

100.446

0

38.303

45.140

7.956

0

55.789

41.223

97.104

201.375

Mag.

21.551

110.192

94.020

0

5.008

12.664

4.056

18.460

49.112

25.607

133.660

155.796

Giu.

20.266

141.076

223.225

0

36.339

37.568

0

15.274

181.687

20.266

192.689

442.480

Lug.

19.010

30.703

38.804

0

87.084

107.572

5.928

16.090

29.093

24.938

133.877

175.469

Ago.

0

49.607

34.481

5.304

64.448

85.976

2.808

12.574

23.126

8.112

126.629

143.583

Set.

34.912

109.264

169.770

47.888

15.621

284.960

7.056

25.429

295.438

89.856

150.314

750.168

Ott.

24.230

477.274

79.161

10.572

210.336

173.683

30.200

81.530

50.605

65.002

769.140

303.449

Nov.

25.622

114.939

0

93.864

13.440

47.108

39.062

255.911

Dic.

28.006

52.199

0

65.351

0

40.131

28.006

157.681

TOT.

281.340

1.287.245

962.114

154.988

681.955

820.391

110.156

282.328

934.659

546.484

2.251.528

2.717.164

2,0%

MESI

TERAMO

INCIDENZA MEDIA MENSILE LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE SU OCCUPAZONE DIPENDENTE

CIG ORDINARIA

CIG STRAORDINARIA

CIG DEROGA

CIG TOTALE

MEDIA MENSILE LAVORATORI INTERESSATI DALLA CASSA INTEGRAZIONE

6.394

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

Gen.

74.342

324.881

357.973

47.576

85.244

282.452

0

24.237

42.884

121.918

434.362

683.309

Feb.

33.810

203.447

172.804

54.556

154.414

124.584

0.

17.408

97.131

88.366

375.269

394.519

Mar.

44.668

258.881

497.603

46.238

226.897

1.502.412

1.770

19.732

95.062

92.676

505.510

2.095.077

Apr.

40.766

952.673

250.270

107.614

519.636

1.505.878

650

8.372

76.022

149.030

1.480.681

1.832.170

Mag.

71.977

914.419

219.320

56.590

47.616

1.338.970

0

1.360

51.382

128.567

963.395

1.609.672

Giu.

62.889

1.048.621

100.825

5.272

120.877

484.136

0

1.032

95.548

68.161

1.170.530

680.509

Lug.

47.850

177.244

157.613

65.544

83.310

289.705

0

0

16.948

113.394

260.554

464.266

Ago.

0

0

0

120.470

269.963

1.227.119

32.612

8.736

116.613

153.082

278.699

1.343.732

Set.

46.065

912.735

258.528

2.896

435.835

945.340

15.984

14.028

83.132

64.945

1.362.598

1.287.000

Ott.

58.694

914.172

80.635

45.975

110.906

347.219

22.230

29.467

52.439

126.899

1.054.545

480.293

Nov.

83.997

522.663

5.784

82.798

21.097

49.700

110.878

655.161

Dic.

9.372

304.126

27.968

50.408

17.324

35.364

54.664

389.898

TOT.

574.430

6.533.862

2.095.571

586.483

2.187.904

8.047.815

111.667

209.436

727.161

1.272.580

8.931.202

10.870.547

7,7%

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