Lettere

Giulianova. Caro Direttore……..vi segnalo il mio nuovo articolo “Le trappole della rete e i profili imbrattati” pubblicato su “L’Ottimista” n. 43.

Carissimi,

vi segnalo il mio nuovo articolo “Le trappole della rete e i profili imbrattati” pubblicato su “L’Ottimista” n. 43.

http://www.lottimista.com/vita-e-famiglia/1174-le-trappole-della-rete-e-i-profili-imbrattati.html

Proprio in questi giorni il mondo cristiano è stato scosso dall’attentato in Alessandria d’Egitto contro una Chiesa Copta, che ha causato 22 morti. Si tratta di odio contro i cristiani portato alle estreme conseguenze, una vera e propria violazione della libertà religiosa, concetto più che conosciuto e spesso “abusato” qui in Italia e negli altri Paesi occidentali, ma sconosciuto in quelli orientali.

La storia raccontata nell’articolo è realmente accaduta e dimostra come l’odio serpeggi tra di noi con modalità spesso velate, ma virulente. Modalità che non vengono punite, non vengono considerate pericolose… Un odio che si esprime sempre tramite un click, sia esso del mouse che di un detonatore, e che mira a privare le vittime della loro dignità di cristiani e della possibilità di professare liberamente la propria religione.

Di questo siamo tutti responsabili, perché rimaniamo indifferenti, pensiamo che la religione debba essere un fatto privato, mentre altri pubblicamente uccidono. Siamo responsabili ogni volta che mettiamo da parte la nostra fede e le nostre tradizioni in nome di un rispetto e di una libertà religiosa, che assomigliano sempre più a una sorta di prostituzione. Riappropriamoci del nostro sentire, della nostra fede in Gesù Cristo, di quei sentimenti che ci spingono ad andare in Chiesa e ringraziare Dio per tutto quello che ci ha dato.

Soprattutto… non ci vergogniamo di essere cristiani, perché c’è chi non si vergogna di spargere sangue innocente.

Un caro saluto

Ave Maria

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi

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