Il PDL di Teramo non comprende come il PD, che, quale forza politica dovrebbe dare esempio, possa definire “una mera contestazione verbale”, la vera e propria aggressione subita dal Sindaco la sera del 10-01-2011. Questo è l’ultimo atto di violenza in ordine temporale perpetrato ai danni del primo cittadino, che ha la stessa natura delle azioni vandaliche sul patrimonio pubblico da parte di chi non accetta il confronto democratico.
A smentire quanto affermato dai partiti del centro sinistra ci sono le testimonianze di tanti cittadini che l’altra sera pensavano di assistere ad una pacifica riunione con l’Amministrazione, e si sono ritrovate invece, coinvolti loro malgrado, in una aggressione nei confronti delle Istituzioni.
E’ scandaloso, quindi, che il maggior partito di opposizione si renda complice di tali atti vergognosi, giustificando e sminuendo vere e proprie azioni di violenza.
Non basta richiamare la Costituzione per esserne garanti, bisogna soprattutto saperne applicare i diritti fondamentali.
La Costituzione è veramente vilipesa quando i cittadini non sono liberi di passeggiare per la loro città senza rischiare di trovarsi coinvolti in risse fra fazioni opposte.
La Costituzione non è applicata laddove un Sindaco non può incontrare serenamente i cittadini, né laddove le Istituzioni non possono democraticamente decidere senza essere violentemente aggredite.
Per questo il PDL è convinto che la politica debba necessariamente fare in modo che i diritti tutelati dalla nostra Carta Costituzionale siano effettivamente garantiti.