Lettere

Carissimi, con immensa soddisfazione anche oggi metto online la rivista cristiana Voci dell’Anima

Carissimi,

con immensa soddisfazione anche oggi metto online la rivista cristiana Voci dell’Anima. La trovate come di consueto nella sezione Voci dell’Anima del sito http://www.mooncity.it – sezione anno 2010/2011. Siamo al numero 44 che vede l’ingresso di due nuovi collaboratori. Lo scultore Cosimo Allera e la pittrice Daniela Dian. Il primo nasce a Gioia Tauro il 22 Maggio del 1962. “Domina nell’arte scultorea di Cosimo Allere una realtà nostalgica ma virile dove il pianto viene soffocato dalla speranza. C’è, infatti, nell’animo dell’artista una ricerca e una invocazione a uscire dalla quotidianità condannata all’egoismo, per un esigente impegno sociale dove la forza del discorso umanitario si impone nell’assieme della cultura plasmando il freddo ferro di una armonia poetica non indifferente. Questa è la voce e la forza di Cosimo Allera, scultore in ferro”.

Della seconda vi segnalo il sito http://www.danieladian.com/, dove potete trovare notizie su di lei e tutte le sue opere. Su questa rivista inaugura una sezione speciale dedicata al Cantico dei Cantici, stupenda opera incentrata sull’amore umano, visto come dono di Dio.

E ora veniamo al tema di questo editoriale: la dignità della donna, sul quale ho avuto modo di riflettere in questo mese. Innanzitutto cosa si intende per dignità? Credo che molti oggi la vedano coincidere con la libertà di decidere per se stessi quello che si ritiene giusto. Nel caso della donna, però, non ci accorgiamo di venire continuamente imboccati e soprattutto del fatto che lei non decide mai. Ha l’illusione di farlo, ma di fatto non è così. Voglio concentrarmi su due eventi, uno virtuale, l’altro reale.

Il primo mi arriva con questo messaggio su Facebook: “Quest’anno, a sostegno della campagna contro il cancro alla mammella, è stato proposto a noi donne di utilizzare FB per dare maggiore coscienza a questa malattia. Unisciti a noi per dare sostegno a questa azione. L’anno passato fu scelto come tema il colore del reggiseno e ciò fece sì che gli uomini si chiedessero come mai su Facebook comparissero tanti colori. Quest’anno si è scelto come tema la nostra situazione sentimentale. Per cui scegli la seguente bibita: *Tequila: sono single; *Rum: sono una donna “touch and go”; *Champagne: sono una donna impegnata (fidanzata); *Redbull: ho una relazione; *Cerveja: sono sposata; *Vodka: sono “altro”; *Sprite: non riesco ad incontrare l’uomo giusto; *Whisky: sono una donna semplice che ha solo voglia di “festeggiare”; *Liquore: voglio restare single; *Gin: voglio sposarmi.

Ora, tutto ciò che devi fare è scrivere la risposta nel tuo “stato” di FB (non rispondere a questo messaggio). Poi copia e incolla questo messaggio ed invialo alle tue amiche di FB come messaggio personale. Il gioco del reggiseno arrivò ai giornali!!! Dimostriamo ancora una volta la forza delle donne…”. Esprimo il mio personale pensiero: mi dispiace molto constatare come in una società libera, civilizzata e moderna come la nostra si riesca ancora ad associare la donna solo al reggiseno, che naturalmente rimanda alla grandezza del seno e, dunque, alle sue misure. Oppure agli alcolici, della serie donna ubriaca più disponibile? Ma dai… Sono entrambe delle associazioni che fanno gli uomini e torna il punto di vista maschilista. Te credo che il gioco del reggiseno arrivò ai giornali… parliamo di indumenti intimi femminili e tutte le telecamere puntate sulla nuova idiozia del “presunto” vero potere femminile. Coraggio donne, apriamo gli occhi… Se mettiamo insieme tutti gli stati, ne viene fuori uno mastodontico e agghiacciante che non corrisponde appieno alla vera natura femminile, forse nemmeno ci si avvicina, ma esprime bene il modo in cui la società presenta le donne di oggi. Mi chiedo perché non sono stati messi stati tipo: “sono felicemente sposata“, oppure “Ho trovato la mia strada“, “Voglio mettermi seriamente alla prova in campo sentimentale“, “Voglio aprirmi alla tenerezza dell’amore coniugale“. Forse che essi non “sposano” l’ideale femminile? A voi l’ardua sentenza…

Il secondo evento è quello della recente manifestazione per la dignità della donna. Anche qui esprimo il mio pensiero: la trovo una manifestazione decisamente inutile e strumentalizzante. Penso che lo sbaglio più grande sia proprio quello di vedere incarnata in una sola persona tutti i mali dell’Italia e anche quelli del mondo (tanto ci manca poco). Si sta colpevolizzando una persona sola, la si sta attaccando da più parti tranne l’unica che io, personalmente, ma spero anche altri vorrebbero sentire davvero: le grandi questioni che riguardano tutti noi. I programmi politici. A me non me ne importa niente della vita privata del premier e sono scioccata dal modo in cui questa opposizione strumentalizza tutto, ma proprio tutto, per portare giù Berlusconi e quindi il governo attuale, sperando che ci beviamo la favola che ci risolveranno tutti i guai? Ma dove?? Se non hanno nemmeno la decenza di essere vera opposizione e portare in campo argomenti validi. Ultima cosa adesso si mettono a fare i moralisti a indire manifestazioni per la dignità della donna… Naturalmente è colpa di Berlusconi se la dignità della donna viene calpestata. Non mi sento minimamente offesa dal (presunto) comportamento sessuale del premier, quanto dalla costante mercificazione che la tv e i nuovi mezzi di comunicazione fanno della donna e del suo corpo e noi solo ora ci mettiamo a parlare?? Solo ora siamo stanche di sedere e seno che vengono mostrate senza alcun pudore, di ragazze oche, di showgirl e veline diventate il mito irraggiungibile delle ragazze di oggi??? Di film basati tutti su un’unica cosa… Basta guardare i programmi e i vari giochi televisivi per capire che cosa si pensa realmente della donna. Se vogliamo cambiare le cose, se le vogliamo cambiare davvero, prima dobbiamo cambiare il nostro cuore e la nostra testa, chiederci se le moderne libertà ci fanno davvero bene, chiederci di cosa le donne abbiano veramente bisogno.

Mi piace l’atteggiamento di Gesù in questo, che davanti a tutti gli accusatori che oggi sono quelli che mercificano la donna, la tratta con la dignità che Dio stesso gli ha donato. Tanti pensano che la Chiesa abbia paura delle donne o non dia loro sufficiente dignità, quando è vero esattamente il contrario. È questa società a fare della donna ciò che non è, a scegliere come si deve vestire, come deve parlare e cosa deve pensare… La vera libertà e dignità della donna sta nella vocazione che Dio le ha dato.

Buona lettura

Ave Maria

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi

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