Cultura & Società

vorrei segnalarvi il mio ultimo articolo pubblicato su “L’Ottimista” n. 53: “Cos’ha da dire Dante all’uomo moderno?”

Carissimi,

vorrei segnalarvi il mio ultimo articolo pubblicato su “L’Ottimista” n. 53: “Cos’ha da dire Dante all’uomo moderno?” http://www.lottimista.com/cultura/spettacoli/musica/1424-cosha-da-dire-dire-dante-alluomo-moderno.html

Questo articolo mi è stato ispirato dalla visione della “Divina Commedia – L’Opera” di Marco Frisina, uno spettacolo teatrale davvero monumentale di cui consiglio caldamente la visione.

Messaggio del 18 marzo 2011 ( Mirjana )

Cari figli! Io sono con voi nel nome dell’Amore più grande, nel nome del buon Dio che si è avvicinato a voi attraverso mio Figlio e vi ha dimostrato il vero amore. Io desidero guidarvi sulla via di Dio. Desidero insegnarvi il vero amore, che gli altri lo vedano in voi, che voi lo vediate negli altri, che siate fratelli a loro e che gli altri vedano in voi il fratello misericordioso. Figli miei, non abbiate paura ad aprirmi i vostri cuori. Io con amore materno vi dimostrerò che cosa aspetto da ciascuno di voi, che cosa aspetto dai miei apostoli. Incamminatevi con Me. Vi ringrazio.

Carissimi,

vorrei iniziare dalle ultime battute di questo bellissimo messaggio della Madonna da Medjugorje: Incamminatevi con me. Intanto si tratta di un invito, rivolto però da una madre preoccupata ai suoi figli. E che sia preoccupata non deve stupirci, perché basta vedere cosa accade nel mondo. Desidero insegnarvi il vero amore. È sufficiente? Imparare il vero amore e riversarlo su questo mondo malato, è sufficiente? Secondo me sì, tanto non c’è molto altro che si possa fare. Tutte le strategie umane, anche le più sofisticate si stanno dimostrando inefficaci, perché si tende ad andare sempre verso lo stesso grande errore del passato: la guerra. La vogliamo davvero? Davvero pensiamo sia la soluzione ai nostri problemi? No… Che gli altri vedano in voi il fratello misericordioso, forse è questo che vogliamo: vincere la guerra con la misericordia. Ma questa ce la può insegnare solo Gesù, che in nome della Misericordia si è fatto crocifiggere. È da Gesù che la Madonna ci vuole portare. Che stiamo aspettando?

Ave Maria

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi


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One Comment

  1. Giovangualberto Ceri

    Rendo nota a tutti gli esegeti di Dante questa mia lettera.
    Caro FRANCO DE PASCALE,
    stamattina, VENERDÌ 25 MARZO 2011, stavo pensando che quest’anno il Natalis Solis invicti dei tempi di Giulio Cesare, il 25 dicembre, cioè la NATIVITA’ di Cristo, cade di DOMENICA, nel giorno del Sole, proprio come vuole Dante per la Nascita di Cristo. Lo indica in chiusura della Quaestio de aqua et de terra. Perché non ricordarlo? Per il suo Calendario Antico Fiorentino, purtroppo non menzionato nemmeno dal “Manuale di Cronologia” di ADRIANO CAPPELLI (ma ci sarà un motivo!), Cristo si era simbolicamente Incarnato (concepimento) il Venerdì 25 marzo del 1° anno dopo Cristo del nostro computo storico, ed era poi nato, ovviamente, la successiva Domenica 25 dicembre del 1° anno dopo Cristo del nostro computo storico. Era poi morto, simbolicamente, trentaquattro anni esatti dopo essere stato concepito, e perciò era morto in Croce, versando il suo prezioso sangue per la nostra salvezza (TE DEUM, 22), il Venerdì 25 marzo dell’anno 35 d.C. e risorto la Domenica 27 marzo del 35 d.C. del nostro computo storico. Questo indica solennemente e strategicamente Dante nella Quaestio, anche se nel silenzio esegetico generale da parte dei Dantisti. Perché? Io credo perché andando avanti su questa strada si arriva a dover porre il viaggio della Divina Commedia nella primavera dell’anno 1301 del nostro computo storico, e non più nella primavera dell’anno 1300 come quasi tutti gli esegeti sostengono. Conseguentemente il viaggio dantesco sarebbe fuori del periodo del Giubileo di papa Bonifacio VIII e quindi anche fuori da tutti i giubilei indetti nei secoli dalla Chiesa. Cfr. YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA.
    Insomma anche quest’anno siamo: Sole (Natalis Solis invicti dei tempi di Giulio Cesare ), più Sole (dies Solis, dies Dominis, dies Hominis, dies dierum): quello della Domenica 25 dicembre 2011. Chi sa quanta energia liturgico-spirituale, almeno per Dante!!! Ma ci sarebbe anche una ENERGIA LAICA da sfruttare che i laici non riescono però a sfruttare per una specie di miopia ontologico-vissuta.
    Ho cercato di riferire del fenomeno a Lino Pertile, a Villa i TATTI, ma era già partito per Harvard. Ho telefonato a Giulio Andreotti, Presidente della Casa di Dante in Roma, ma il vice-direttore mi ha detto che lui, ormai, lì, capita di rado e semmai di fare domanda scritta se voglio relazionare sull’argomento. Ma per me, fare domanda scritta, significa distrarmi dai miei pensieri, e non di riferirne: sicché e troppo complicato, o dispendioso per me, e non credo che lo farò.
    Con un saluto.
    Giovangualberto Ceri.

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