Abruzzo. Quale federalismo? Gli amministratori locali si incontrano per gestire insieme le responsabilità
Quale federalismo?
Gli amministratori locali si incontrano per gestire insieme le responsabilità
A Ripa Teatina una tavola rotonda con gli onorevoli Galletti e Legnini
per far fronte comune ai prossimi cambiamenti
Un momento di condivisione per discutere e capire meglio quale direzione dovranno intraprendere le amministrazioni locali. È questo l’obiettivo della tavola rotonda organizzata dal Comune di Ripa Teatina e incentrata sulle novità introdotte dalla recente legge sul federalismo locale.
All’evento, in programma venerdi 15 aprile alle 17.30 presso i locali Kubò a Fondovalle Alento, interverranno tra gli altri Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, Mauro Petrucci e Ignazio Rucci, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Ripa Teatina, Silvio Bellano, segretario regionale circoli Liberal, Gian Luca Galletti, vicepresidente del gruppo Unione di Centro alla Camera, Giovanni Legnini, membro della V Commissione Permanente (Bilancio), Silvia Scozzese, responsabile Finanza locale Anci e Ebron D’Aristotile, docente della facoltà di Economia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
“Quale federalismo?” il quesito al centro del dibattito, nato con lo scopo di condividere esigenze e problematiche dei governi locali per capire insieme come organizzare la macchina amministrativa in vista dei futuri cambiamenti.
“Siamo partiti otto anni fa con la costituzione dell’Unione dei Comuni, – spiegano meglio Petrucci e Rucci – un primo passo per migliorare i servizi e razionalizzare le spese a fronte di esigenze comuni. Bisogna, però, spingersi ancora più avanti e amministrare insieme le nuove responsabilità per migliorare la gestione delle risorse pubbliche”.
Il riferimento è alle difficoltà economiche a cui attualmente le amministrazioni locali sono costrette a far fronte a causa dell’abolizione dell’Ici. “Saremo chiamati ad attuare dei cambiamenti – continua il sindaco di Ripa Teatina – e questo dovrà essere in qualche modo pianificato in bilancio. Inoltre, il federalismo presuppone anche un mutamento culturale e, dunque, la preparazione della cittadinanza. Per assicurare un reale miglioramento dobbiamo lavorare insieme, altrimenti non sarà possibile raggiungere alcun risultato”.