Abruzzo

Abruzzo. WWF: Il bracconaggio dilaga nella regione dei parchi

Il bracconaggio dilaga nella regione dei parchi

 

Il WWF plaude alla recente azione condotta dal Corpo Forestale nella Marsica

 

Grazie anche alla disponibilità mostrata dal Sostituto Procuratore Guido Cocco gli uomini del Corpo Forestale dell’ Ispettorato di Avezzano e del comando di Tagliacozzo hanno scoperto ad Aielli una vera e propria attività criminosa a danno della fauna selvatica che ha portato all’ arresto di alcune persone da tempo sospettate di bracconaggio.

Il WWF Abruzzo da anni ha ripetutamente denunciato il dilagare del fenomeno anche all’ interno dei parchi e questa riuscita operazione dimostra ulteriormente che non  si tratta di casi isolati o sporadici imputabili ad individui “anarcoidi” con pochi scrupoli ma di un vero e proprio business fuori da ogni regola sia venatoria che fiscale e sanitaria.

Oltre alla uccisione e brutale decapitazione di Cervi e Caprioli maschi per ottenere trofei da rivendere sul mercato a molte centinaia di euro,  nelle aree interne o contigue ai parchi oramai esiste un vero e proprio mercato clandestino della carne di Cinghiale, Cervo e Capriolo  che rifornisce soprattutto alcuni ristoratori.

Anche nel caso di Aielli gli agenti della forestale hanno trovato congelatori pieni di quintali di carne che di certo non erano stati conservati ed analizzati dai competenti servizi veterinari né  erano destinati all’ autoconsumo!

Il mercato clandestino della carne muove evidenti enormi interessi economici e conseguentemente spinge dei veri e propri delinquenti ad usare allo scopo ogni mezzo anche illecito  come dimostrano i sequestri di armi di precisione non regolamentari, puntatori da guerra laser, visori notturni all’ infrarosso, lacci di acciaio ecc. con enorme rischi anche  per l’incolumità pubblica.

Non si può dimenticare infatti che negli ultimi anni in Abruzzo sono morte ben 4 persone per “incidenti di bracconaggio” all’ interno dei parchi.

Per il WWF è necessaria un’ azione capillare e coordinata tra le forze dell’ ordine che veda la collaborazione anche dell’ arma dei carabinieri e della guardia di finanza viste le implicazioni di pubblica sicurezza, sanitarie e fiscali, mentre le guardie provinciali e della forestale dovrebbero essere meglio impegnate in questo campo evitando di destinarle a dubbie operazioni di polizia stradale o di carattere solo burocratico-amministrativo che le distolgono dalla loro originaria vocazione.

Il WWF chiede in particolare un’ operazione costante di controllo, soprattutto da parte della Guardia di Finanza, della origine della carne di animali selvatici usata dai ristoratori ed agriturismi.

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