Editoria. Narciso Feliciano Pelosini MAESTRO DOMENICO Edizioni Solfanelli
Narciso Feliciano Pelosini
MAESTRO DOMENICO
Edizioni Solfanelli
Vivere il Risorgimento non giorno per giorno, abituandosi alle novità, ma tutto d’un colpo, addormentandosi nel sereno Granducato di Toscana e risvegliandosi nel massonico Regno d’Italia, alla vigilia della presa di Roma. Questo capita al buon Maestro Domenico: e l’onesto falegname, da buon cattolico, non può che rimanerne sconvolto.
La Rivoluzione può non essere interamente sanguinaria: spesso riesce a raggiungere il proprio scopo attraverso una serie di piccoli atti, eventualmente supportati da qualche grande evento violento e sanguinario. Ciò è accaduto con la rivoluzione dei costumi (il ’68) e con la Rivoluzione italiana, più conosciuta come Risorgimento: l’atto violento (l’invasione garibaldina e la conseguente discesa dell’esercito piemontese) era stato preceduto, fu accompagnato e sarebbe stato seguito da una serie di azioni, di prese di posizione culturali, di mode, di battage propagandistico, di leggi che aveva contribuito a cambiare la mentalità della popolazione e che permise di far percepire una guerra di aggressione come una lotta popolare di liberazione. Manzoni stesso contrappose la Rivoluzione italiana a quella francese proprio sottolineandone la mancanza di eccessiva violenza. Solo mutamenti graduali accettabili dalla maggior parte della popolazione italiana.
Ma come sarebbe stata percepita se, anziché in dieci anni, i cambiamenti fossero stati imposti nel giro di una settimana? Un simile scenario viene immaginato dal romanzo Maestro Domenico: il sonno prodigioso del protagonista gli permette un giudizio più obbiettivo di quello dato dai suoi compaesani, “mitridatizzati” da uno stillicidio di innovazioni e quindi incapaci di percepirle nella loro reale complessiva portata.
Narciso Feliciano Pelosini (Fornacette di Calcinaia 9/06/1823 – Pistoia 9/07/1896), brillante avvocato, deputato dal 1882 al 1890 e quindi senatore del Regno, fu docente di Diritto penale all’Università di Firenze e Accademico della Crusca. Fortemente critico verso l’unificazione sabauda e sostenitore del “buon tempo antico” di leopoldina memoria, utilizzò la letteratura popolare per rappresentare in termini semplici e accessibili a tutti le disgrazie connesse al nuovo regime istituzionale in Toscana (come nel resto della Penisola). Il discorso che Pelosini compie sul Risorgimento può essere applicato al principio rivoluzionario in generale e quindi a tutte le sue espressioni concrete.
Narciso Feliciano Pelosini
MAESTRO DOMENICO
Presentazione di Gianandrea de Antonellis
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-43-0]
Pagg. 128 – ? 10,00