Editoria. Henry James, L’HOLBEIN DI LADY BELDONALD, Edizioni Solfanelli

Henry James, L’HOLBEIN DI LADY BELDONALD, Edizioni Solfanelli

L’anziana, anonima dama di compagnia di una Lady americana inserita nell’alta società londinese viene improvvisamente “scoperta” dagli artisti dei salotti à la page come incarna-zione vivente di un quadro di Holbein. Per una stagione, come un effimero fenomeno di costume, la donna vive un inaspettato “successo di bellezza” proprio al tramonto della propria vita, scatenando peraltro invidie e gelosie, a partire dalla propria protettrice. Il piccolo, bizzarro caso aneddotico si fa dramma e muta infine in tragedia.

Ma, come spesso accade in Henry James, la trama è solo un pretesto per una descrizio-ne corrosiva, impietosa dell’ambiente della upper class a cavallo tra Ottocento e Novecento. Alla disgregazione di un ordine sociale e di una visione del mondo, che di lì a poco sfocerà nel primo conflitto mondiale, fa da specchio la scrittura jamesiana, tortuosa nel voler riprodurre la totale soggettività del punto di vista dei personaggi nel loro affrontare la “realtà”.

Nato da una ricca famiglia di intellettuali, fratello del filosofo e psicologo William James e della scrittrice Alice James, Henry James (New York, 1843 – Londra, 1916) è stato uno scrittore, commediografo e critico letterario. Dopo frequenti viaggi in molti paesi europei in gioventù (che fornirono molto materiale ai suoi romanzi), James nel 1876 si trasferì in Inghilterra, pur ritornando in America più volte fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, dopo il quale prese definitivamente la cittadinanza britannica.

Tra le sue opere più celebri: Daisy Miller (1878), Ritratto di signora (1881), Il carteggio Aspern (1888), Che cosa sapeva Maisie (1897), Il giro di vite (1898), La bestia nella giungla (1903). Tra il 1907 e il 1909 le sue opere furono pubblicate a New York in un’edizione in ventiquattro volumi contenenti importanti Prefazioni scritte dall’autore.

Henry James

L’HOLBEIN DI LADY BELDONALD

Traduzione e Presentazione di Sandro Naglia

Edizioni Solfanelli

[ISBN-978-88-7497-719-2]

Pagg. 64 – € 7,00

Ordini




Giulianova. ATLETIC CLUB GIULIANOVA Società di Lotta – Società di Solidarietà “UN MOMENTO D’INCONTRO”

ATLETIC CLUB GIULIANOVA

Società di Lotta – Società di Solidarietà     “UN MOMENTO D’INCONTRO”

L’anno  2011 ,appena iniziato ha portato grandi risultati all’Atletic Club Giulianova in campo sportivo ,ma non di meno sarà nel campo della Solidarietà.

Il giorno 17 aprile 2011, alle ore 10,00 la società scende in piazza per la Solidarietà,infatti  propone

“Un momento di Incontro”, un evento che è già al secondo anno, divenuto importante anche perché vedrà l’impegno  del Sindaco Francesco Mastromauro .che  porterà Uova di Pasqua da consegnare  personalmente a “bambini speciali”

Durante questo evento di solidarietà si catturerà l’attenzione del Sindaco  affinchè   ponga un’ attenzione concreta non solo al disagio che i piccoli vivono quotidianamente, ma anche a quello delle famiglie che ,avranno in questa occasione  un momento di vissuto interessante

Si vivrà un momento  particolare senza convenzione,ma con la convinzione di fare felici queste persone , in particolar modo i piccoli in prossimità delle  feste Pasquali

Un piccolo evento nel panorama sociale della Città, un impegno che dovrebbe essere per tutti e che rappresenta per il Sindaco e il suo staff  un momento di particolare soddisfazione e  di impegno sociale,un fattore culturale adatto a sostenere la solidarietà

Saranno consegnati cesti e altri doni preparati dallo staff  tutto dell’Atletic Club Giulianova

IL Presidente Damiana Maria Pinna




Pescara. SEL: Anche il circolo Sel di Pescara aderisce alla fiaccolata in ricordo di Vittorio Arrigoni

Sinistra Ecologia Libertà – Circolo di Pescara

Anche il circolo Sel di Pescara aderisce alla fiaccolata in ricordo di Vittorio Arrigoni che si terrà questa sera alle ore 21 presso il Ponte del Mare. Ad organizzare l’iniziativa diverse associazione per i diritti umani e partiti. Vittorio era fermamente impegnato nella difesa delle popolazioni di Gaza contro i soprusi e le ingiustizie quotidiane che milioni di persone sono tutt’ora costrette a subire. Era un vero portatore di pace e nel suo ricordo chiediamo a tutta la comunità internazionale di porre come primo punto dell’agenda politica internazionale la questione Israelo-Palestinese. Per arrivare, finalmente, a due stati per due popoli.

Daniele Licheri
Segretario circolo Sel Pescara




Abruzzo. LABORATORI ANALISI PRIVATI INSIEME PER LA “RIORGANIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE”

LABORATORI ANALISI PRIVATI INSIEME PER LA “RIORGANIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE”

ASSOLAB SANITA’ di Confindustria Abruzzo accetta la sfida contenuta nel Decreto 11/2011 del 29 Marzo scorso inerente la Riorganizzazione della rete dei laboratori privati siglata dal Presidente della Regione Abruzzo – Gianni Chiodi – in qualità di Commissario ad acta, lo scorso 29 Marzo, pur nella consapevolezza delle incognite che gravano sul futuro delle imprese del settore.

ASSOLAB SANITA’ si è fatta parte attiva nell’attuazione di tale processo di riforma, è ha dato il via proprio ieri, 14 Aprile, unitamente ai costituendi consorzi del settore, ad un momento di confronto al fine di esaminare congiuntamente il nuovo modello organizzativo che prevede la realizzazione di nuovi presidi “core-lab” che seguiranno la fase analitica del processo di erogazione delle prestazioni diagnostiche e una rete di “punti prelievo” dove svolgere attività pre e post analitica.

Ci si aspetta da parte del Presidente Chiodi e del Subcommissario Baraldi un atteggiamento collaborativo ed il sostegno necessario in questa difficile fase di transizione che apre, ad oggi, la rete dei laboratori privati ad un futuro incognito.

A tal fine ASSOLAB SANITA’ ha presentato in Regione una nota contenente richieste di chiarimenti inerente l’iter procedurale previsto nel Decreto e delle proposte per la realizzazione del nuovo modello organizzativo, compatibilmente alle esigenze e necessità delle imprese.

Tra le priorità:  il pagamento degli arretrati – per alcuni Laboratori fermo al 2007 –  che rappresenta la condizione prioritaria per la realizzazione del nuovo modello organizzativo in relazione agli ingenti investimenti tecnologici necessari per la diagnostica di laboratorio; ulteriori fondi per la realizzazione di quanto previsto dal processo di riforma; dare certezza della durata degli accordi contrattuali fra Consorzi e Regione Abruzzo per un periodo non inferiore a 3-5 anni garantendo in tal modo la possibilità di progettare adeguati investimenti con tempi di ammortamento congrui.

ASSOLAB SANITA’ ha formulato richiesta di un incontro urgente in Regione al fine di intraprendere un confronto costruttivo sulla questione, per la realizzazione di un modello sanitario moderno, innovativo e competitivo che possa rappresentare anche un’opportunità di crescita per le imprese del settore.

67100 L’Aquila  Loc. Campo di Pile




Teramo. «Le Virtù teramane? Si fanno così» Un comitato di esperti e ristoratori fornisce teoria e pratica del piatto tradizionale.

«Le Virtù teramane? Si fanno così»

Un comitato di esperti e ristoratori fornisce teoria e pratica del piatto tradizionale.

Oltre venti ristoratori della provincia propongono l’antica ricetta durante tutto il mese di maggio.

Fave e piselli per i legumi freschi; fagioli e lenticchie tra i legumi secchi; verdure fresche di stagione come bietola, indivia, lattuga, borragine, cicoria e spinaci; carne di manzo macinata, pasta mista di grano duro; ed erbe aromatiche. Sono i principali ingredienti di questo piatto, che per tradizione si prepara nella città di Teramo il I maggio, stabiliti da un disciplinare sottoscritto dal neo costituito Comitato “Le Virtù teramane”.

Dodici esperti del settore hanno stilato un rigido elenco di ingredienti e di modalità di ricerca e preparazione, che attualmente è al vaglio della Regione per la sua registrazione nell’Atlante dei prodotti tradizionali Abruzzo, in modo da ottenere una unica linea guida, imprescindibile e insindacabile, per le “vere Virtù teramane”.

Il comitato è formato da antropologi, ricercatori storici ed esperti della cucina antica teramana (Alessandra Gasparroni, Daniela Di Ferdinando e Rosita Di Antonio) e capisaldi della ristorazione tradizionale (lo stesso Marcello Schillaci ed Elio e Paolo Pompa), così come rappresentanti della Camera di Commercio (Alfiero Barnabei) e dell’A.r.s.s.a. (Marco Cipolletti e Gabriele Costantini) di Teramo, della stampa (Roberto Pelillo), e degli organi di controllo (il difensore civico regionale Giuliano Grossi e il dirigente del Servizio igiene degli Alimenti e della nutrizione della Asl di Teramo Tommaso Migale).

Sulla base di questo disciplinare, gli oltre venti ristoratori che da oggi si fregiano del marchio “Qui si fanno le vere Virtù della tradizione teramana” si impegnano, per la prima volta, a proporre nel loro locale, in ogni fine settimana del prossimo mese di maggio, questo piatto storico. È consigliata la prenotazione.

«Dopo varie ricerche, sia personali sia del Comitato – racconta Marcello Schillaci, già presidente dell’Associazione Ristoratori Teramani dentro le mura (Art) e promotore del Comitato – abbiamo stabilito che l’origine di questa ricetta non solo è strettamente teramana, ma addirittura cittadina, per via della diffusione a Teramo degli orti di famiglia. L’unica pasta un po’ diversa dalle altre era quella verde, perché impastata con gli spinaci. Tortellini ed agnolotti, oggi usati in alcune “varianti sul tema”, non hanno a che vedere con il piatto originale, e tantomeno il parmigiano».

Alla luce di studi più accurati e di esame di altre fonti, il comitato ha inoltre confermato che nell’antica Roma, proprio il 1° maggio, i Romani usavano consumare le loro “Virtutes”.

Con preghiera di diffusione.

L’ufficio stampa del Comitato – Cristina Mosca – Modiv snc – tel 328/9379969 – crimosca@gmail.com

Qui saranno preparate e servite le vere Virtù teramane nei fine settimana di maggio:

La Cantina di Porta Romana (C.so Porta Romana, 105 – Teramo – tel. 0861.252257)

Ristorante Duomo (Via Irelli, 27 – Teramo – tel. 0861.241774)

Capolinea (Viale Francesco Crispi, 30 – Teramo – tel. 0861.415416)

Da Catia (Via Porta Carrese, 18 – Teramo – tel. 0861.240394)

Antico Cantinone (Via Ciotti, 5 – Teramo – tel. 0861.250881)

I Carati di Bacco (Via Duca Aosta – Teramo – tel. 0861.243019)

Il Fortino (C.da Specola – Teramo – tel. 0861.241835, 320.0530251)

Ristorante Pizzeria Italia (C.da Specola, 70 – Teramo – tel. 0861.246136)

Zunica 1880 (P.zza Filippi Pepe – Civitella del Tronto – tel. 0861.91319)

Ristorante 3 Archi (C.da Piane Vomano – tel. 085.898140)

La Stazione (Via Gammarana, 8 – Teramo – tel. 0861.417528, 393.7282535)

Borgo Spoltino (C.da Selva Alta – Mosciano Sant’Angelo (TE) – tel. 085.8071021)

La Resistenza (Viale della Resistenza, 33 – Teramo – tel. 0861.415422)

Accipicchia (Via Sauro, 55 – Teramo – tel. 327.5825438, 328.3252620)

La Buca dei Sapori (Via Coste S. Agostino – Teramo – tel. 0861.220590)

New Galadhrim (Via Madonna del Riparo – Teramo – tel. 0861.252290)

Da Mauro (Via Cesare Battisti, 69 – Teramo – tel. 0861.240010)

Fattoria Fabiocchi ( Via Nazionale, 62  – Teramo – tel. 0861.328228)

Ristorante I Tigli (Viale Mazzini, 18  – Teramo – tel. 0861.241043)

Corte dei Tini (Strada statale 81 – Villa Vomano – tel. 0861.329848)

Ristorante Chez Roberto (C.da Scapriano Basso – Teramo – tel. 0861.286945)

Villa Nerina (Fraz. Miano – Teramo – tel. 0861.327144)

Cibaria (Via De Albentiis – Teramo – tel. 0861.250255)




L’Aquila. Consorziamo? I dubbi di un terremotato del centro storico dell’Aquila

Consorziamo? I dubbi di un terremotato del centro storico dell’Aquila

di Giuseppe Alesii *

L’AQUILA – “Consorziamo ?” chiede ammiccante l’avvenente signorina in sottoveste nella pubblicità di una nota marca di tonno in scatola. Si parva licet …, in questi giorni molti proprietari di immobili nel centro storico dell’Aquila raggruppati in aggregati, ovvero unità di minimo intervento per la ricostruzione, si trovano di fronte alla richiesta di aderire ai consorzi obbligatori. Questi istituti, di diritto privato, sono una forma di organizzazione dei proprietari in vista di un intervento unitario sui loro immobili considerati come un’unica struttura che non può essere restaurata separatamente per singolo edificio. Pur avendo chiesto lumi per vie ufficiali, non ho ancora, al momento della stesura della presente, rinvenuto alcun chiarimento su quelli che mi sembrano dei punti critici di questo strumento giuridico.

Il primo punto è l’effettiva responsabilità limitata dei consorziati rispetto ai costi della

ricostruzione. In sintesi, lo scopo del consorzio è di “svolgere in forma unitaria le attività necessarie ad assicurare la realizzazione degli interventi … ammessi a contributo”. Sembrerebbe,

quindi, di primo acchito, che gli interventi sono solo quelli ammessi a contributo. Tuttavia, si richiede al consorziato di versare una quota al fondo consortile, parametrata ai metri quadri di

superficie lorda posseduta. Tale fondo consortile è “vincolato alle finalità connesse agli interventi

sugli immobili ammessi a contributo”.

Non è chiaro, quindi, quale sia il ruolo del fondo consortile. Non è escluso dalle proposizioni normative del decreto che tale fondo possa essere usato per supplire alle carenze del “contributo” – questa è l’espressione usata nel decreto – per la ricostruzione. In questo modo, i conferimenti al fondo consortile diverrebbero il canale attraverso il quale il peculio personale degli aquilani più depauperati dal sisma viene escusso per contribuire alla ricostruzione. In questa prospettiva, quando nell’ambito di un consorzio si avessero notevoli disparità di censo tra i consorziati, sarebbe molto facile da parte dei più facoltosi mettere in difficoltà i meno abbienti, obbligandoli a conferimenti al fondo consortile sempre più onerosi, che li portino, anche per mezzo di esecuzioni immobiliari, a rinunciare al proprio immobile in tutto o in parte.

Anche volendo riconoscere al fondo consortile un ruolo di semplice fondo-cassa per le spese di

gestione delle procedure organizzative del consorzio, si creerebbero delle notevoli disparità di trattamento tra le varie modalità con le quali è amministrato il contributo per la ricostruzione. Ad

esempio, per esperienza personale, un amministratore di condominio non chiede quote condominiali per svolgere le pratiche per l’accesso al contributo alla ricostruzione, essendo le spese che affronta già ricomprese nel compenso che riceverà una volta terminati i lavori.

Un secondo punto critico è la figura del presidente del consorzio. In primo luogo, sarebbe

opportuno che venissero chiariti quali sono i requisiti di professionalità ed esperienza pregressa

richiesti per poter ricoprire la carica in questione. Quest’ordine di considerazioni si lega anche al

fatto che se il presidente non è in grado di tenere la contabilità del consorzio non debba poter addebitare ai consorziati, attraverso i conferimenti al fondo consortile, gli onorari di professionisti

chiamati alla stesura della rendicontazione. In conclusione, si dovrebbe evitare che la carica di presidente del consorzio divenga un sine cura retribuito al netto delle spese di organizzazione a

carico dei consorziati che premia più le capacità inter-relazionali che le professionalità di chi lo ricopre. In secondo luogo, sarebbe opportuno chiarire in quale modo il presidente del consorzio

matura il diritto a ricevere il compenso. Infatti, l’opera di ricostruzione sarà lunga, sicuramente

superiore ai 6 anni previsti come periodo massimo per ricoprire la carica.

Si pone quindi il problema di come parametrare il compenso in caso di una decadenza anticipata rispetto al completamento dell’opera. In terzo luogo, sarebbero opportuni dei chiarimenti in tema di incompatibilità rispetto ad altri ruoli nell’ambito della ricostruzione. Ad esempio, sarebbero da

escludere dalla carica in parola, soggetti che avessero rapporti di parentela con l’impresa o lo studio

di progettazione. Seguendo lo stesso ragionamento, anche le figure dei revisori dei conti dovrebbero essere scelte tra professionisti terzi, anche rispetto alle stesse proprietà aggregate.

Un terzo ed ultimo punto critico è relativo all’autonomia di porzioni di aggregato ovvero

partizioni subalterne di aggregato. Malgrado il Comune abbia accettato alcune partizioni di

grandi aggregati, coincidenti con l’isolato stesso, e le stesse ordinanze riconoscano la possibilità di

suddividere un aggregato in più partizioni subalterne, nulla è previsto nello schema di statuto riguardo l’articolazione di un consorzio rispetto a tali fattispecie. Il governo di un aggregato/consorzio, suddiviso in partizioni subalterne e/o in porzioni di aggregato è molto diverso

da quanto previsto dallo schema tipo di statuto allegato al decreto e dovrebbe tendere a dare flessibilità alla gestione delle singole partizioni, in risposta a una varietà di fattispecie architettoniche e strutturali, che non sarebbero trattate adeguatamente in un aggregato consorzio

unitario.

Di fronte a questo elenco non esaustivo di criticità nell’istituto del consorzio, la metafora del terremotato-tonno appare sempre più appropriata. Come il tonno è portato nella tonnara fino alla

camera della morte, così il terremotato viene portato alla completa rovina da successivi e onerosi

conferimenti al fondo consortile, per pagare non solo pesanti spese di gestione del consorzio necessarie a supplire alle incompetenze di un improvvisato presidente, ma anche i costi di ricostruzione che non sono coperti dal contributo statale. “Consorziamo ?” Che la mattanza abbia inizio…

*Giuseppe Alesii è Professore associato di Finanza Aziendale presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi dell’Aquila. Le opinioni espresse in questo articolo sono affatto personali e non rispecchiano assolutamente posizioni ufficiali di Univaq sui temi della ricostruzione.




Teramo. Marted� 19 aprile 2011, ore 19 Sala Conferenze Hotel Abruzzi Viale Mazzini – TERAMO Presentazione del libro “LE MAZZARELLE” di Giuseppe Di Domenicantonio (Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011) ——————————————————————————– Interverranno per lo Slow Food Condotta Pretuziana Teramo Luigi Ponziani e Giorgio Chiarini Alla presentazione seguir� una Cena Slow Food a base di mazzarelle e carni di agnello presso l’attiguo Ristorante “I Tigli” IL LIBRO GIUSEPPE DI DOMENICANTONIO LE MAZZARELLE a cura di Slow Food, Pretuziana Teramo Mazzar�lle f. pl. �involtini sfritti di fegato, cuore e polmone d�agnello con aglio fresco, prezzemolo e maggiorana; il tutto avvolto in una foglia di lattuga e legato dalle budelline di agnello�. Cos� il Prof. Ernesto Giammarco � noto glottologo ed abruzzesista � annota nel suo Dizionario Abruzzese e Molisano del 1969. Un volumetto dall’elegante veste editoriale che presenta al meglio, col saggio del Prof. Giuseppe Di Domenicantonio, uno dei piatti principi della gastronomia teramana. Un piatto antico, rituale, tipico delle festivit� pasquali in tutto il Teramano, dove la tradizione per la buona tavola si tramanda ancora oggi. Il volume � realizzato in collaborazione con Slow Food, Pretuziana Teramo. Lo scritto � qui proposto in seconda edizione leggermente aggiornata, facendo seguito alla precedente edizione della casa editrice teramana Interlinea del 1995. LA SCHEDA GIUSEPPE DI DOMENICANTONIO LE MAZZARELLE a cura di Slow Food, Pretuziana Teramo Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011 32 pagine – ISBN 978-88-88925-43-1 “de re coquinaria” (2) Prezzo: � 8.00 ——————————————————————————– Ricerche&Redazioni_Giacinto Damiani editore Via Francesco Franchi, 25 64100 Teramo Italia T F +39.0861.219242 C +39.348.2643221 skypename: giacintodamiani info@ricercheeredazioni.com www.ricercheeredazioni.com

Marted� 19 aprile 2011, ore 19
Sala Conferenze Hotel Abruzzi
Viale Mazzini – TERAMO

Presentazione del libro
“LE MAZZARELLE”
di Giuseppe Di Domenicantonio
(Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011)


Interverranno per lo Slow Food Condotta Pretuziana Teramo

Luigi Ponziani e Giorgio Chiarini


Alla presentazione seguir� una Cena Slow Food

a base di mazzarelle e carni di agnello

presso l’attiguo Ristorante “I Tigli”


IL LIBRO

GIUSEPPE DI DOMENICANTONIO
LE MAZZARELLE
a cura di Slow Food, Pretuziana Teramo

Mazzar�lle f. pl. �involtini sfritti di fegato, cuore e polmone d�agnello con aglio fresco, prezzemolo e maggiorana; il tutto avvolto in una foglia di lattuga e legato dalle budelline di agnello�. Cos� il Prof. Ernesto Giammarco � noto glottologo ed abruzzesista � annota nel suo Dizionario Abruzzese e Molisano del 1969.

Un volumetto dall’elegante veste editoriale che presenta al meglio, col saggio del Prof. Giuseppe Di Domenicantonio, uno dei piatti principi della gastronomia teramana. Un piatto antico, rituale, tipico delle festivit� pasquali in tutto il Teramano, dove la tradizione per la buona tavola si tramanda ancora oggi. Il volume � realizzato in collaborazione con Slow Food, Pretuziana Teramo.

Lo scritto � qui proposto in seconda edizione leggermente aggiornata, facendo seguito alla precedente edizione della casa editrice teramana Interlinea del 1995.


LA SCHEDA

GIUSEPPE DI DOMENICANTONIO
LE MAZZARELLE
a cura di Slow Food, Pretuziana Teramo
Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011
32 pagine – ISBN 978-88-88925-43-1
“de re coquinaria” (2) Prezzo: � 8.00


Ricerche&Redazioni_Giacinto Damiani editore
Via Francesco Franchi, 25
64100  Teramo  Italia
T F +39.0861.219242
C    +39.348.2643221
skypename: giacintodamiani
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Teramo. il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi l’assessore agli Eventi Guido Campana gli organizzatori della manifestazione presenteranno agli organi di informazione l’edizione 2011 della “Maratonina Pretuziana”

Martedì prossimo, 19 aprile, alle ore 10,30,

nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale

– piazza Orsini

il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi

l’assessore agli Eventi Guido Campana

gli organizzatori della manifestazione

presenteranno agli organi di informazione l’edizione 2011

della “Maratonina Pretuziana”

in programma Domenica 1° Maggio

Sarà presente il maratoneta Stefano Baldini,

medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene del 2004




Teramo. Lunedì prossimo, alle 10.30, conferenza stampa per la presentazione del nuovo calendario della Raccolta Differenziata

Lunedì prossimo, alle 10.30,  conferenza stampa

per la presentazione del nuovo calendario

della Raccolta Differenziata

Lunedì prossimo, 18 aprile 2011, verrà presentato agli organi di informazione il nuovo calendario della Raccolta Differenziata.

Il Sindaco Maurizio Brucchi e il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Teramo Ambiente Spa, Raimondo Micheli, incontreranno i giornalisti alle ore 10.30, nella Sala Consiliare del Municipio.

La nuova calendarizzazione è finalizzata a migliorare e ottimizzare il servizio, sempre in riferimento al progetto sintetizzato nello slogan “Uniti per l’Ambiente, facciamo la differenza”.

Nel corso della conferenza stampa verranno anche illustrati gli obiettivi individuati per l’anno in corso.




Teramo. “A scuola d’impresa” con la Provincia di Teramo Centinaia di studenti delle scuole superiori coinvolti nei laboratori promossi dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale in collaborazione con i Centri per l’impiego

“A scuola d’impresa” con la Provincia di Teramo

Centinaia di studenti delle scuole superiori coinvolti nei laboratori promossi dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale in collaborazione con i Centri per l’impiego

Un drive-in per gli amanti del cinema all’aperto, una ditta specializzata nell’installazione di pannelli fotovoltaici, un bed & breakfast, una lavanderia a gettoni, una macelleria di carne biologica, un servizio di “tate a domicilio”, un centro benessere e, per finire, persino un’agenzia di servizi funebri in grado di fornire qualsiasi tipo di servizio (anche il catering) ai parenti della persona defunta.

Sono alcune delle idee più interessanti ed originali nate dagli studenti coinvolti nel progetto “A scuola d’impresa”, realizzato dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale della Provincia in collaborazione con i Centri per l’impiego.

Hanno partecipato ai laboratori, che si possono considerare parte integrante del più ampio progetto “Creo” nato alcuni anni fa, gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori Itc “Comi”, istituto per geometri “Forti” e “Pascal” di Teramo, istituto superiore “Peano-Rosa” di Nereto, Iti di Sant’Egidio. Finora, tra il capoluogo e la Val Vibrata (qui peraltro il Centro per l’impiego di Nereto ha proposto agli studenti degli istituti tecnici anche un percorso formativo finalizzato a simulare colloqui di lavoro), sono stati coinvolti nella realizzazione del business plan 245 ragazzi.

Già conclusosi in Val Vibrata, dove è prevista la consegna degli attestati il 20 aprile, nel corso di una cerimonia che si terrà nella sede dell’istituto “Peano-Rosa” di Nereto, il progetto proseguirà oltre che a Teramo anche a Giulianova, presso l’istituto professionale per l’industria e l’artigianato “Pagliaccetti”, l’istituto alberghiero “Crocetti” e l’Iti “Cerulli” (in totale sono 146 gli alunni coinvolti), ed a Roseto ed Atri, rispettivamente presso gli istituti comprensivi “Moretti” e “Zoli” (114 alunni).

A svolgere i laboratori del progetto “A scuola d’impresa” sono gli esperti di mercato del lavoro Salvatore Scappucci (Teramo), Luigina Ciarrocchi (Nereto), Anna Breggia (Giulianova) e Luca Bucciarelli (Roseto).

“L’originalità delle idee sviluppate dagli studenti – è il commento dell’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale, Eva Guardiani – è da premiare al pari del loro impegno nel seguire i laboratori. Crediamo molto in questo progetto che, a volte, può essere un primo passo per la realizzazione di una vera e propria attività lavorativa”.

Teramo, 15 aprile 2011