Abruzzo. La Regione Abruzzo svenduta a Trenitalia. Il contrato di servizio 2009-2014 è penalizzante per i cittadini. Il Pd presente una legge per ridurre la sanzione sui biglietti dei treni.
La Regione Abruzzo svenduta a Trenitalia. Il contrato di servizio 2009-2014 è penalizzante per i cittadini. Il Pd presente una legge per ridurre la sanzione sui biglietti dei treni.
Il contratto di servizio 2009-2014 che la Regione Abruzzo ha stipulato con Trenitalia è un vero disastro. E’ questa in sintesi la denuncia che il Gruppo regionale del Pd ha illustrato nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Presenti il Segretario regionale Silvio Paolucci, il capogruppo in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro, i consiglieri regionali Claudio Ruffini, Giovanni D’Amico e Giuseppe Di Pangrazio, Catia Manfrè ed Aurelio Giammorretti in rappresentanza del gruppo di lavoro sui trasporti che il Gruppo consiliare del Pd ha istituito per studiare il contratto di servizio con Trenitalia.
“Carte alla mano abbiamo dimostrato chiaramente la svendita della Regione Abruzzo nei confronti di Trenitalia” dice il capogruppo D’Alessandro “rispetto ai contratti firmati dalle altre regioni quello dell’Abruzzo è penalizzante sia in termini di investimenti che di sistema sanzionatorio”.
Dati eloquenti che D’Alessandro ha sintetizzato così:
- INVESTIMENTI:mentre le Marche a fronte di un investimento regionale di 8,4 mln di euro avranno indietro investimenti da Trenitalia per 100 milioni di euro, l’Abruzzo ne dovrà impegnare 16 di milioni di euro per averne indietro 32 milioni di euro da Trenitalia.
- SANZIONI AI TRENI SOPPRESSI: In Abruzzo Trenitalia ha una franchigia dello 0,8% ( che corrisponde alla soppressione di circa a 400 treni ) che può sopprimere per responsabilità della stessa Trenitalia ottenendo ugualmente il corrispettivo, e senza pagare sanzioni. Se vengono soppressi 399 treni, Trenitalia viene addirittura premiata.Nelle Marche la franchigia per i treni soppressi è dello 0,3% . Per ogni punto % di scostamento in più rispetto alla franchigia dello 0,8 in Abruzzo si paga una penale di 1.000 euro, mentre nelle Marche (che ha una franchigia di 0,3) si applica una sanzione di 33.000 € .
- 3. SISTEMA PREMIANTE: In Abruzzo Trenitalia può ottenere un premio se migliora gli standard concordati nel campo della puntualità; è previsto che l’88% dei treni deve arrivare con un ritardo massimo di 5 minuti, il 96% deve arrivare con un ritardo massimo di 15 minuti. Nelle Marche Trenitalia può ottenere un premio nel campo della puntualità: è previsto che il 96% dei treni deve arrivare con un ritardo massimo di 5 minuti.Il 98% deve arrivare con un ritardo massimo di 15 minuti. In sintesi nelle Marche è molto esteso il campo sanzionatorio per varie inadempienze contrattuali ed inefficienze del servizio. In Abruzzo al contrario è più esteso il sistema premiante.
Secondo D’Alessandro , il Presidente Chiodi non può dire di non sapere nulla di questa cosa perché lo schema di contratto è stato approvato dalla giunta regionale. Perché nessuno ha controllato le condizioni di questo contratto?Perchè è stato firmato un contratto scandaloso rispetto a quello firmato dalla vicina regione Marche? Sono questi gli interrogativi che D’Alessandro ha rivolto al Presidente della Regione Chiodi.
“E’ la dimostrazione chiara che Trenitalia ha una scarsa considerazione dell’Abruzzo e che il potere contrattuale della Regione è quasi inesistente” aggiunge Claudio Ruffini.
Trenitalia considera la nostra Regione come un peso ed i vertici non fanno che parlare di noi come dei “rami secchi” da tagliare perché poco convenienti. La regione Abruzzo ha inoltre conosciuto nell’arco di 20 anni l’avvicendarsi di ben 12 dirigenti FS nella Direzione di Pescara. Uno quasi ogni anno e mezzo con scarse possibilità di conoscere i problemi delle ferrovie e di fare per esse progetti di sviluppo.
“Perché non spostare i nostri interessi verso il ferro affidando alla Sangritana alcuni servizi in house?” chiede Ruffini. Potremmo avere maggiori servizi a costi minori.
Ruffini ha inoltre presentato la proposta di legge di iniziativa del Gruppo Pd per rivedere il sistema sanzionatorio dei biglietti a bordo dei treni.
“In Abruzzo è prevista la penalità fino a 200 euro ai viaggiatori che chiedono il biglietto sul treno perché impossibilitati ad acquistarlo a terra mentre in diverse regioni si paga solamente una maggiorazione di 5 euro. La nostra proposta di legge vuole tutelare soprattutto i pendolari” spiega Ruffini.
La legge del Pd prevede anche che la maggiorazione sui biglietti non è dovuta per i viaggiatori che salgono da località sprovviste contemporaneamente di biglietteria, di emettitrici self-service attive e funzionanti e di punti vendita a terra, purchè l’utente provveda ad avvisare all’atto della salita il personale incaricato.