Roma. Si terrà domenica 17 Aprile 2011, a partire dalle ore 10,30 a Roma, presso l’Hotel Ateneo Garden Palace (Via dei Salentini, 3) la terza parte del percorso annuale relativo al Master in ‘Comunicazione Analogica Non Verbale’ dell’A.I.D.A. – Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche.

Si terrà domenica 17 Aprile 2011, a partire dalle ore 10,30 a Roma, presso l’Hotel Ateneo Garden Palace (Via dei Salentini, 3) la terza parte del percorso annuale relativo al Master in ‘Comunicazione Analogica Non Verbale’ dell’A.I.D.A. – Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche.

Per informazioni sui corsi e prenotazioni rivolgiti al Numero verde: 800.910.179
oppure visita il sito dell’A.I.D.A.:
A.I.D.A.-Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche.

I giornalisti interessati a conoscere  il metodo e  a scrivere un articolo sull’incontro, possono prenotarsi in via libera inviando una mail a: press@lanalogista.it indicando i propri dati e la testata giornalistica o network di riferimento

Master in ‘Comunicazione Analogica Non Verbale’
organizzato da:
A.I.D.A. – Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche

Dove:
Hotel Ateneo Garden Palace

Via dei Salentini , 3 – Roma

Quando:
domenica 17 Aprile
2011
a partire dalle ore 10.30 sino alle 18.30




Roseto degli Abruzzi. Laura De Berardinis, autrice del libro “Raccolgo conchiglie”, edito dalla Casa Editrice Ricerche&Redazioni di Damiani&Marram�, e pubblicato nella collana Le Lettere diretta da Simone Gambacorta, venerd� 8 aprile alle ore 18 � stata ospite della Citt� di Roseto e della Commissione Pari Opportunit�

Le Lettere diretta da Simone Gambacorta, venerd� 8 aprile alle ore 18 � stata ospite della Citt� di Roseto e della Commissione Pari Opportunit� che le hanno dedicato l�intera serata per la presentazione dell�opera prima.

Nei saloni della Villa Comunale sono intervenuti l�Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco Teresa Ginoble, Lucia Converti Presidente Commissione Pari Opportunit�, Simone Gambacorta, Mario De Bonis.

Ha moderato i lavori Luca Maggitti, giornalista.

La serata si � caratterizzata per i toni semplici e accattivanti dei relatori che hanno favorito, grazie anche all�interpretazione dei versi da parte di Mario De Bonis, la vicinanza del pubblico all�autrice.




Civitella del Tronto. XXIII INCONTRO DELLA FEDELISSIMA CIVITELLA DEL TRONTO 1861-2011: 150 anni di Rivoluzione italiana Civitella resiste ancora Civitella del Tronto venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 aprile 2011

XXIII INCONTRO DELLA FEDELISSIMA
CIVITELLA DEL TRONTO
1861-2011: 150 anni di Rivoluzione italiana
Civitella resiste ancora
Civitella del Tronto
venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 aprile 2011

PROGRAMMA

. Venerdì 15 aprile
Ore. 18.00 – S. Messa in rito romano antico
Ore 21.00 – Via Crucis con fiaccole per le vie del paese; al termine, benedizione dei partecipanti con la Croce

. Sabato 16 aprile
Ore 08.30 – S. Messa in rito romano antico
Ore 09.45 – Inizio dei lavori fino alle ore 13.00
Ore 15.30 – Ripresa dei lavori
Ore 17.00 – Pausa
Ore 17.30 – Ripresa dei lavori con gli interventi dei Legittimisti
Ore 19.30 – Termine dei lavori
Ore 20.00 – Porta Napoli: commemorazione sul luogo ove furono fucilati i martiri della “Fedelissima” Civitella del Tronto a cura del Raggruppamento Storico Militare

. Domenica 17 aprile
Ore 10.00 – Parata storico-militare dell’Esercito Borbonico nelle divise d’epoca e processione dei fedeli verso la Rocca
Ore 10.30 – Piazzaforte della “Fedelissima” Civitella del Tronto: alzabandiera a cura del Raggruppamento Storico Militare al suono dell’Inno Borbonico di Paisiello
Ore 10,45 – S. Messa solenne in rito romano antico celebrata dal M.R. don Giorgio Maffei, Cappellano dell’Anti 89, in memoria dei Caduti di Civitella e dei Martiri della Tradizione, nella Chiesa di S. Jacopo sulla Rocca. Benedizione e distribuzione dell’ulivo.
Ore 12.30 – Visita al Museo della Rocca
Ore 13.15 – Riunione conviviale e “Arrivederci al 2012”

PROGRAMMA PER LA GIORNATA DI SABATO

Breve saluto ai convegnisti di:
Pucci Cipriani – Direttore di “Controrivoluzione”; Alessandro Romano – Coordinatore Nazionale del Movimento Neoborbonico; Bruno Martelli – Delegato locale del Movimento Neoborbonico; Ascanio Ruschi – Portavoce della “Comunione Tradizionale”.

Prolusione al Convegno:
Massimo de Leonardis – Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali e Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

INTERVENTI
Massimo Viglione – Docente dell’Università Europea di Roma
Alfio Krancic – Giornalista e vignettista de “Il Giornale”
Roberto de Mattei – Docente dell’Università Europea di Roma e Direttore di “Radici Cristiane”
Gennaro De Crescenzo – Presidente del Movimento Neoborbonico
Marina Garrese – Giornalista – Editoriale “II Giglio”
Luciano Garibaldi – Giornalista e storico
Vincenzo Gulì – Vice Presidente del Movimento Neoborbonico
Elena Bianchini Braglia – Storica

Saranno inoltre presentati i volumi:
“Perché non festeggiamo l’Unità d’Italia” di Alessandro Romano e Guido Vignelli
“Malaunità” di Pino Aprile, Lorenzo Del Boca, Gigi Di Fiore, Ruggero Guarini, Lino Patruno e altri
“1861. Le due italie. Identità nazionale, unificazione, guerra civile” di Massimo Viglione

Il Convegno sarà presieduto dal Magistrato S.E. il dott. Carlo Alberto Agnoli, Presidente Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione e dall’avvocato Giovanni Tatoni.

I lavori del Convegno si terranno presso l’Hotel “Fortezza” di Civitella del Tronto (TE).

Per informazioni:
Alessandro Romano 330 556988
info@reteduesicilie.itcomitato@legittimisti.it
Ascanio Ruschi avv.ruschi@libero.it
Pucci Cipriani 333 9348056




GIULIANOVA – ROSETO. FURTI AI NEGOZI, i cc arrestano due ROM

GIULIANOVA – ROSETO

 

FURTI AI NEGOZI

I CC ARRESTANO DUE ROM

 

 

 

 

         Continua senza sosta l’azione di prevenzione e contrasto ai diversi fenomeni criminali, attuata dai militari della Compagnia Carabinieri di Giulianova agli ordini del Capitano Luigi Dellegrazie. Pochi giorni fa era stato evidenziato come il fenomeno della microcriminalità che si manifesta in Giulianova e nei paesi limitrofi, sia legata alla figura di giovani ROM del luogo. Nei giorni scorsi i militari hanno denunciato in stato di libertà alcuni di questi, di cui diversi minori, per furti effettuati in danno di esercizi pubblici, come nel caso del bar annesso al distributore di carburanti AGIP sito sulla SS.16 nord adriatica, per i due furti perpetrati presso il Bar VERTIGO di Giulianova, trovandoli in numerose occasioni a bordo di ciclomotori rubati. In più si sono verificati tre furti di autovetture Fiat Uno, che i militari hanno constatato essere facilmente manomesse al quadro di accensione dai giovani ROM. Questa notte si è verificato l’ennesimo episodio di un furto consumato in Giulianova e di uno tentato in Roseto degli Abruzzi. I Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato LEVAKOVIC Toni e LEVAKOVIC Daniel, rispettivamente di anni 20 e 19, entrambi di Giulianova, mentre L.A., minore degli anni 16 è stato segnalato in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria minorile dell’Aquila. I tre hanno dapprima asportato in Giulianova un’autovettura Fiat Uno, aperta mediante l’utilizzo di piccoli attrezzi per lo scasso e dopo una semplice manomissione del quadro elettrico, si sono recati  bordo della stessa in Roseto degli Abruzzi, dove giunti al “BAR.IT”, forzavano dapprima la porta d’ingresso e successivamente tentavano di impossessarsi del denaro contante contenuto all’interno degli apparecchi videopoker, venendo messi in fuga dall’azionamento del sistema di allarme sonoro. I Carabinieri, allertati dalla società di sicurezza cui il sistema di allarme è collegato, sono giunti rapidamente sul posto, intercettando l’autovettura con i tre fuggitivi che veniva bloccata dopo un breve inseguimento. I due arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Teramo, il minore è stato affidato ai genitori mentre l‘autovettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario.




Roseto degli Abruzzi. Festa del sociale: Rosa d’argento per Onlus e Volontariato

Festa del sociale:  Rosa d’argento  per Onlus e Volontariato

Taglio del nastro per due opere pubbliche

Roseto, 8 aprile 2011 – Una grande festa di primavera quella in programma per sabato 9 aprile in località Fonte dell’Olmo dove, a partire dalle ore 10,30 l’Amministrazione Comunale propone alla città una manifestazione duplice che vede da una parte l’inaugurazione di due opere pubbliche e dall’altra la consegna di un riconoscimento all’associazionismo ed al Volontariato.

La festa si aprirà con il taglio del nastro inaugurale della pista ciclo-pedonale realizzata a Roseto sud nell’ambito delle opere previste dal programma “Linea di sicurezza della costa teramana”.

A seguire sarà inaugurato il Laboratorio per l’inserimento lavorativo dei disabili, situato a fianco di Casa Rosa, che prevede la trasformazione di materie prime e prodotti alimentari.

La manifestazione proseguirà con uno spazio interamente dedicato alle cooperative sociali, alle associazioni onlus e al volontariato.

Una realtà che conta oltre trenta sigle e centinaia di soci, particolarmente vivace a attiva sul territorio in ambiti diversificati.

La festa di domani vuole proprio sottolineare la forza di questa realtà e l’importanza della rete che negli anni è stata costruita dall’Amministrazione comunale con il mondo dell’associazionismo. Ad ognuna delle oltre trenta associazioni del territorio sarà consegnata una rosa d’argento per sottolineare la grande valenza delle attività svolte nel segno della solidarietà.

Nel corso della cerimonia sono previsti i saluti del Sindaco Franco Di Bonaventura, del Vice Sindaco Teresa Ginoble e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Flaviano De Vincentiis.

Alla cerimonia sono stati invitati tutti i parroci delle  parrocchie di Roseto oltre a quelli di Morro D’Oro e Notaresco.




Italia. VINITALY 2011. MANZATO: VINI VENETI ORGOGLIO NAZIONALE. SOAVE E RECIOTO SOAVE MARCHIO DISTINTIVO

VINITALY 2011. MANZATO: VINI VENETI ORGOGLIO NAZIONALE. SOAVE E RECIOTO SOAVE MARCHIO DISTINTIVO

(AVN) – Verona 8 aprile 2011

“Assaporare il Veneto, respirarlo, sentirne l’anima profonda. Questa è l’atmosfera palpabile all’ingresso del Padiglione 4 del Vinitaly”. E’ il commento dell’assessore regionale Franco Manzato all’indomani dell’inaugurazione della 45° rassegna internazionale dei vini e dei distillati in corso alla Fiera di Verona. “Occasioni come questa ci danno la misura di quanto la nostra terra sia riconosciuta in modo evidente come leader in sapori, profumi e scenari dipinti intorno al mondo del vino – ha ricordato orgoglio l’assessore – dove il vino veneto costruisce una sfera di sfumature delicate che riportano alla tradizione, al piacere di assaggiare un calice di vino ottimo e al gusto di farlo in compagnia. Questo è il nostro Veneto: armonia e aggregazione che creano un connubio perfetto insieme alla qualità di prodotti d’eccellenza”.

“Realtà come il Soave e il Recioto di Soave, che è stata la prima DOCG del Veneto, sanno ben esprimere l’identità territoriale, culturale e produttiva tipiche della nostra regione”, ha ribadito Manzato. Con oltre 50 milioni di bottiglie di produzione annua, questi vini muovono una mole media di circa 200 milioni di euro. Sono cifre che evidenziano un prodotto selezionato con cura, conosciuto in Italia e all’estero ed apprezzato in entrambi.

Secondo i dati riportati dal Consorzio di Tutela, il trend positivo nell’export confermano un +20% solo verso gli Stati Uniti. E’ il risultato di 7 mila ettari vitati, lavorati da 3 mila produttori, disseminati sulle colline dell’Est veronese che presentano un aspetto bellissimo e quasi incontaminato anche sotto il profilo paesaggistico, segno di grande attenzione alla tutela del territorio nel perseguire obiettivi economici di sviluppo rurale.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




Teramo. CISL: In un momento di particolare difficoltà del mondo del lavoro, dove numerose aziende chiudono i battenti ed i lavoratori vengono licenziati e spesso anche quelli che lavorano non riescono ad arrivare a fine mese, alla Camera di Commercio di Teramo si provvede ad aumentare il numero dei dirigenti

In un momento di particolare difficoltà del mondo del lavoro, dove numerose aziende chiudono i battenti ed i lavoratori vengono licenziati e spesso anche quelli che lavorano non riescono ad arrivare a fine mese, alla Camera di Commercio di Teramo si provvede ad aumentare il numero dei dirigenti ed ai nuovi soggetti interessati si provvede ad elargire consistenti e sostanziosi aumenti di retribuzione passando dai € 35.000,00 erogati in aggiunta allo stipendio normalmente percepito ai € 50.000,00, sempre in aggiunta allo stipendio percepito, come se i € 35.000,00 precedentemente assegnati potevano sembrare esigui. La F.P. Cisl ha immediatamente contestato l’adozione di tale provvedimento, sia dal punto di vista formale che sostanziale, ed ha  invitato il Presidente ad intervenire. La vicenda è stata portata all’attenzione di tutti gli organismi camerali, Giunta, Consiglio, Collegio dei Revisori dei Conti, nonché del Prefetto di Teramo, del Ministero delle Attività Produttive e di Unioncamere. La segnalazione della FP CISL trae origine da numerosi pareri giurisprudenziali, compreso la Corte dei Conti e la stessa Unioncamere adita. Inoltre, la FP CISL ha sollevato una questione di legittimità dell’atto adottato, in quanto il Regolamento dell’Ente è in contrasto con la legge che regola la materia. Il tutto lascia esterrefatti in quanto per uno strumento così importante per la vita dell’Ente, come il Regolamento dei servizi e degli uffici, nessuno si sia preso l’iniziativa di adeguare il richiamato regolamento alla norma di legge. Sembra come che nell’Ente non ci sia la figura di un Segretario Generale, notoriamente preposto alla verifica della legittimità degli atti, ed invece tocchi ad un soggetto terzo come una organizzazione sindacale far evidenziare così macroscopiche mancanze. La FP CISL resta in attesa di notizie.

Il tutto con preghiera di integrale pubblicazione.

Lì 8 aprile 2011                                                                     IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                                                           Piero Angelozzi




Italia. VINI DEL VENETO A VINITALY 2011. LE DEGUSTAZIONI E GLI EVENTI DI DOMANI SABATO 9 APRILE

VINI DEL VENETO A VINITALY 2011. LE DEGUSTAZIONI E GLI EVENTI DI DOMANI SABATO 9 APRILE

(AVN) – Verona 8 aprile 2011

Si aprirà con il Prosecco Superiore Asolo DOCG e si chiuderà con l’Amarone della Valpolicella (ancora “solo” DOC, ma per poco), la giornata di assaggi di domani, sabato 9 aprile, allo stand istituzionale della Regione del Veneto a Vinitaly (Padiglione 4, settori E4 D4). “Due esempi straordinari di vini di territorio senza confronti – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato – e del resto tutti gli assaggi e le degustazioni nello spazio veneto alla Fiera di Verona sono un’occasione per assaporare l’identità territoriale, conoscere le opportunità della nostra terra, accostarsi ai suoi vini e all’ospitalità, anch’essa come il vino da primato nazionale, con oltre 60 milioni di presenze delle quali il 60 per cento straniere: su cinque turisti che soggiornano nella penisola, italiano o straniero che sia, almeno uno lo fa nel nostro Veneto”.

Le degustazioni di domani prenderanno il via alle 10, appunto con la presentazione dell’Asolo Prosecco DOCG, “il Superiore” dei cento orizzonti”, proposto dal Consorzio.

Alle 11, il CIRVE (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia di Conegliano) presenterà il “Manzoni Bianco, un grande vino nelle terre del Prosecco.

Alle 12, il Consorzio Bardolino presenterà “Il Chiaretto Spumante e il Chiarè”.

Alle 13, il Consorzio  Prosecco DOC proporrà “Prosecco: the taste of living”.

Alle 14, il Consorzio Breganze DOC farà assaggiare “La trilogia DOC del Vespaiolo: Spumante, Fermo e Torcolato”.

Alle 14,30 verrà presentato il progetto Pedemontana e colli veneti.

Alle 15 comincerà con il “Custoza, espressione corale di un territorio unico” il pomeriggio dei grandi vini bianchi veronesi, che proseguirà

alle 16 con “I grandi cru del Soave: clicca e bevi”.

Chiusura infine alle 17 con “L’amarone della Valpolicella  ed il suo territorio”

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




Italia. VINITALY 2011. DALLA VITE ANCHE ENERGIA E MOTORI PULITI

VINITALY 2011. DALLA VITE ANCHE ENERGIA E MOTORI PULITI

(AVN) – Verona 8 aprile 2011

La vite: non è solo vino, ma anche energia rinnovabile, distillati e motori diesel più puliti. La presenza istituzionale della Regione del Veneto a Vinitaly 2011 vuole ricordare anche queste altre molteplici funzioni assolutamente moderne, per una pianta che può essere considerata quasi un simbolo della civiltà e della storia mediterranea e occidentale.

Che le vinacce potessero essere la materia prima per quel distillato nazionale e veneto che si chiama grappa, è cosa nota da secoli. Cambiando nome al prodotto, per così dire, si produce bietanolo, segmento economico nel quale l’Italia attualmente occupa solo l’undicesimo posto della graduatoria tra i 17 paesi produttori europei con due impianti in funzione siti nelle province di Ravenna e Palermo, per una produzione stimata di 220.000 tonnellate. “Anche in Veneto stanno sorgendo due grandi impianti, nelle province di Venezia e Rovigo – ha ricordato l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte – nel contesto della riconversione delle filiere saccarifere del nord Italia. Ma si sta sperimentando anche un promettente utilizzo per i motori diesel, soprattutto di vecchie generazioni”. La Regione ha finanziato una ricerca applicata al trasporto urbano su autobus per verificare gli effetti dell’utilizzo di gasolio additivato con Magigas D7, bioetanolo additivato ad alcune molecole brevettate, che riesce a ridurre l’inquinamento dei motori più datati facendone diminuire l’inquinamento e di fatto rendendo ero 4 motori euro 2 ed euro 3, anche con un non indifferente risparmio nei consumi complessivi.

E’ invece molto diffuso l’utilizzo di biomasse di scarto provenienti dal vigneto per processi di cogenerazione. La filiera di valorizzazione dei sarmenti di potatura della vite consiste nella raccolta, cippatura, essiccazione e conversione energetica della biomassa mediante processo di combustione in caldaia per produzione di energia termica, o di gassificazione per produzione di energia elettrica.

Più in generale, per la regione Veneto viene stimata una quantità di residui agricoli pari a circa 220 mila, ottenibile da una superficie vitata di oltre 70 mila ettari per una resa di produzione in sarmenti pari a 2,9t/ha (dato stimato dal CESTAAT – Centro Studi Agricoltura Ambiente Territorio – e confermato dal SESIRCA – Servizio Sperimentazione Innovazione Ricerca Agricoltura), in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di quasi 5 mila famiglie.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




Giappone. DA HIROSHIMA A FUKUSHIMA

Chieti, 7 Aprile ’11, Giovedì, S. Ruffino – Anno XXXII n. 118 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>>                                                      Nazionale 


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli


 


Ap – Nucleare

DA HIROSHIMA A FUKUSHIMA

di Carlo Bordoni

Il terremoto dell’11 marzo in Giappone fa tornare con agghiacciante attualità la paura nucleare. Proprio nel paese che ha conosciuto, per primo, la capacità distruttiva della bomba atomica. L’incubo ora è la fusione del nucleo della centrale di Fukushima, la più danneggiata dal sisma. Una volta perso il controllo da parte dell’uomo, il nucleare può produrre un disastro di proporzioni immani.

L’uomo non si accontenta di trovare giustificazioni plausibili alle catastrofi naturali. Fa di più. Provoca catastrofi artificiali, più disa­strose di quelle naturali. Da Hiroshima e Nagasaki, dove sono state sganciate le prime bombe atomiche nel 1945, in poi.

Già Voltaire, nel suo Poème sur le désastre de Lisbonne aveva provato a sollevare l’uomo dalle responsabilità delle catastrofi, attribuendole non al caso, ma a un disegno supe­riore, perché il bene e il male sono parti inscindibili del mondo e parimenti necessarie. Si tratta di un ragionamento secondo il quale le catastrofi naturali sarebbero inviate dalla divinità per punire gli uomini per i loro peccati, ma non spiega il sacrificio degli innocenti, accomunati nel me­desimo destino assieme ai malvagi: una distinzione morale assai discutibile: qualcuno potrebbe obiettare che non esistono “innocenti” in senso assoluto, e che lo sguardo divino sa spingersi oltre nel tempo, oppure, al contrario, che nessuno è “colpevole”. Imputare al divino la responsabilità di una catastrofe significa comprenderla come realtà necessaria alla lo­gica dell’esistenza sulla terra, e sopratutto escludere il presupposto della “responsabilità” umana.

Ciò che non è imputabile al divino sono le catastrofi prodotte dall’uomo che, con palese ipocrisia, si definiscono “morali”, tra le quali si collocano i disastri colposi, altrettanto imprevedi­bili, come quello di Viareggio del 29 giugno 2009, o di Chernobyl dell’aprile 1986, che coinvolgono la tecnologia impiantata dall’uomo, ma che si presentano sotto la veste di un accadi­mento accidentale, il cui rischio di avve­rarsi è talmente basso da non essere preso in considerazione. Si definisce allora una “fatalità”, rendendola assimilabile a un fatto naturale. Perché il caso, quando sono state osservate tutte le prescrizioni previste dai protocolli della sicurezza – e, soprattutto, quando non c’è dolo – non può che essere ricondotto tra gli eventi “naturali” ineluttabili.

Avrà ragione Susan Neimann a individuare nel pensiero occidentale un qualche regresso, os­servando come oggi si tenda, più che in passato, a imputare alla natura gran parte delle responsabilità per ciò che accade nel mondo e che non riusciamo a impedire. Una probabile conseguenza della for­zata convivenza con la paura e della sua accettazione. Il che ci porta a riflettere che quando accadono eventi di una portata ben superiore alla comprensione umana, siano essi determinati dalla mal­vagità degli uomini, dall’errore colposo o da cause naturali, c’è la ten­denza a raccogliergli tutti sotto la comune categoria del “destino” o della “fatalità”: che ci sia o meno, dietro tutto questo, un dio crudele e vendicativo, una divinità complessa che distribuisce bene e male se­condo una ricetta ponderata, oppure un disegno casuale che colpisce senza senso, mietendo vittime innocenti assieme ai colpevoli, non ha importanza. L’importante è rimuovere la paura irrazionale e ricondurla a una forma conosciuta. Da una parte si giustificano le catastrofi naturali, imputandole a una volontà superiore che, a differenza dell’uomo, ne conosce le ragioni; dall’altra si riducono le catastrofi umane al rango di quelle naturali, per sottrarsi all’orrore e all’incredulità straziante del male. Così il cerchio si chiude in una perfetta simmetria.