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Ap – Lettera dall’Australia
Per i musulmani in Italia, “dàmose ‘na mossa”
di Filippo Giannini
Il Primo Ministro dell’Australia, John Howard, inviò alle popolazioni musulmane residenti nello Stato il messaggio che di seguito riportiamo, e dato che è una comunicazione di civiltà e di preveggenza, lo giro agli italiani affinché abbiano modo di riflettere.
«Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Svaria Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l’Australia, questo allo scopo di prevenire ed evitare eventuali attacchi terroristici.
«GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
«Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
«La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
«La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte della nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
«Questo è il NOSTRO PAESE, LA NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà: IL DIRITTO DI ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE.
«Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati.»
Ora, cari italiani, avete riflettuto? Dato che siete tanto, tanto intelligenti, saprete più degli australiani che le mire di Allah e Maometto sono quelle di islamizzare il Continente Europeo, passando per l’Italia. Avrete già visto (me l’auguro) come sono stati staccati i Crocifissi e le icone religiose cristiane, davano fastidio, dicono i figli del Profeta.
Volete morire islamici? Così, da inginocchiarvi a San Pietro con il retro al cielo e la fronte in terra orientata alla Mecca? Tira aria brutta, aria della Mecca…
Jonh Howard si è mosso e, dal mio punto di vista, si è mosso bene. Ma gli australiani non hanno una classe politica con i cosiddetti atrofizzati, come è quella italica.
Dato che chi scrive queste note non aspira a morire islamico, ma terminare l’esperienza terrena da Cristiano Cattolico Romano (anche se con molti dubbi), allora vi dico: “dàmose ‘na mossa”.