Lettere

Val Vibrata. L’incredibile vicenda di un nostro lettore con il servizio elettrico

Val Vibrata. L’incredibile vicenda di un nostro lettore con il servizio elettrico

Riceviamo e Pubblichiamo

Preg.ma ENEL Distribuzione S.P.A.

Via Ombrone, 2

00198 Roma

e

ENEL Distribuzione S.P.A.

Casella Postale 5555

85100 Potenza

Oggetto: formale messa in mora;

il sottoscritto Stefano Flajani, avente codice fiscale XXXXXXXXXXXXXX, cliente di ENEL servizio elettrico S.P.A., con numero cliente XXX XXX XXX – potenza impegnata 15 KW – 380 Volt, e numero cliente XXX XXX XXX – potenza impegnata 3 KW – 220 Volt,

PREMESSO

– Che tre famiglie, anche con bambini piccoli, dimorano negli immobili serviti dalla corrente di cui ai numeri cliente sopra scritti. In una famiglia vi è una persona anziana affetta da malattia degenerativa;

– Che in data venerdì 10 febbraio 2012 è mancata la fornitura elettrica ad ambedue i contatori;

– Che, prontamente, il Sottoscritto segnalava il guasto al numero 803500, specificando la causa del guasto: dovuta alla contemporanea rottura di numero tre pali della linea con conseguente “corto circuito” per il contatto dei fili scoperti;

– Che, quotidianamente, chiamava il numero 803500 poiché l’ENEL non interveniva;

– Che in data 12/02/2012 alle ore 21:30 circa, il Sottoscritto riceveva una chiamata dal numero +390858024XXX in cui una persona, identificandosi come “l’ENEL”, preannunciava un intervento l’indomani mattina;

– Che in data 13/02/2012 alle ore 10:00 circa, il Sottoscritto riceveva una chiamata dal numero +390871292XXX in cui una persona, identificandosi come “l’ENEL”, diceva che l’intervento di ripristino non era possibile perché le forniture risultavano “cessate”;

– Che in data 13/02/2012 alle ore 13:00 circa, due/tre persone dell’ENEL si recavano sul posto a constatare ciò che veniva segnalato da tre giorni all’operatore del 803500: che la linea era interrotta per lo “scapitozzamento” dei tre pali e relativo “corto” dovuto dal toccarsi dei fili scoperti. Il personale ENEL intervenuto affermava che sarebbe intervenuta “l’impresa” e che per il giorno dopo sarebbe stata ripristinata la corrente;

– Che in data 14/02/2012 alle ore 14:00 circa, il Sottoscritto riceveva una chiamata dal numero +390858024XXX in cui una persona, questa volta identificandosi con il nome di “XXXXX dell’ENEL”, comunicava l’impossibilità di ripristino della linea elettrica nella sua ubicazione. Il Sottoscritto rispondeva che non era assolutamente un problema “spostare” o creare una nuova linea, purché il ripristino della fornitura avvenisse il più presto possibile;

– Che l’impresa è intervenuta solo in data 15/02/2012;

– Che in solo sei ore di lavoro, l’impresa intervenuta “COGET”, creava una nuova linea elettrica con la posa di nuovi pali e nuovi fili;

– Che alle ore 15:30 circa del 15/02, l’impresa chiedeva di scollegare il gruppo elettrogeno che stava alimentando, temporaneamente, le utenze, per poter “ridare corrente” ENEL;

– Che alle ore 16:00 circa del 15/02 interveniva personale dell’ENEL (presumibilmente sig. XXXXXXXX) munito di autovettura FIAT DOBLO’ targato XXXXXX, che bloccava il ripristino di corrente in atto;

– Che solo alle 17:30 circa, al Sottoscritto veniva comunicato che il perdurare della mancata fornitura di corrente era stata decisa per effettuare il cambio dei contatori. Intervento non urgente, né necessario per la sicurezza delle persone, che ben avrebbe potuto essere effettuato anche la mattina seguente;

– Che alle rimostranze del Sottoscritto sul fatto che una attività di “routine”, quale il cambio dei contatori, ben poteva essere effettuata in condizioni “normali”, e che l’ENEL stava “profittando” di lavori di “urgenza” per effettuare un’operazione che ben poteva essere realizzata in altra data, senza colpire e far subìre al Sottoscritto, come alle altre famiglie dimoranti, ulteriori disagi e danni esistenziali, stante anche l’assoluta e completa mancanza di corrente per il “distacco” del gruppo elettrogeno. Le affermazioni dei due “tecnici” ENEL sulla necessità, assoluta ed inderogabile, di sostituzione dei contatori, hanno costretto gli operai della COGET a lavorare in condizioni estremamente disagiate per il ghiaccio, la neve, al buio e seri rischi per la loro incolumità. Si ripete che la nuova linea era già terminata alle ore 15:00. Gli ulteriori lavori sono stati “ordinati” dai due “tecnici” ENEL al solo fine di sostituire i contatori. Se non ci fosse stata la piena consapevolezza ed umanità degli operai COGET nel considerare le famiglie coinvolte come esseri umani, queste avrebbero passato un’altra notte da incubo;

– Che senza assoluta risposta alle reiterate richieste di conoscere i nomi del personale dell’ENEL intervenuto sulla proprietà del Sottoscritto – personale che aveva interrotto il ripristino di corrente; dopo che il sig. XXXXXXX, contattato al numero +390858024XXX, invitava il Sottoscritto a chiamare il numero +390858024XXX; dopo che al precedente numero rispondeva una segreteria telefonica e che al successivo tentativo di contattare il sig. XXXXX nessuno rispondeva; dopo che il sig. XXXXXXXX era costantemente al cellulare, arrivava sul posto, alle ore 18:00 circa, tal sig. XXXXXXX, indicatomi quale “responsabile” ed ideatore della incresciosa situazione in atto;

– Che il sig. XXXXXX si “prodigava” in spiegazioni del tutto inattendibili, anche in contrasto con quanto mi era stato detto in precedenza dall’altro personale ENEL intervenuto; dopo che la situazione dell’emergenza era stata risolta, completamente, già alle ore 15:00; dopo che mi era stato detto che era necessario cambiare l’intera “presa”; dopo che, al contrario di quanto affermato, veniva cambiato solo un filo, venivano rimossi i contatori ed installati dei nuovi. Il tutto si è concluso alle ore 18:30 circa del giorno 15/02/2012. Ovvero oltre tre ore dopo di quando si sarebbe riavuto la fornitura di corrente;

– Si precisa che la fornitura di corrente si è avuta solo grazie alla abnegazione del personale della COGET, in quanto il personale ENEL faceva di tutto per procrastinare, ulteriormente, il riallaccio;

– Che l’interruzione della fornitura elettrica si è protratta cinque giorni, ovvero circa 116 ore, e che a causa di ciò, tutte le riserve alimentari surgelate, provenienti da propri allevamenti (a terra) e produzioni agricole, sono “andate a male”. Si precisa che il Sottoscritto è in possesso di: numero 1 surgelatore con capienza di 500 litri circa; numero 1 surgelatore con capienza di 150 litri circa; numero 1 surgelatore con capienza di 200 litri circa; numero 1 surgelatore a sette cassetti. Tutti visibili, presenti e funzionanti;

Questi, in grande linea, i fatti. Senza dilungarsi su tutte le illazioni, sin dal 13/02, esternate dal personale dell’ENEL intervenuto, in merito a: “possibili furti di corrente”; “possibile presenza di contatori in funzione non registrati”; che il Sottoscritto avrebbe compiuto azioni da “impedire agli operai di lavorare”, e via dicendo.

Il Sottoscritto aveva chiesto, reiteratamente: la possibilità di by-passare il tratto interrotto con una linea provvisoria (eventualità possibile stante la realtà di una linea di campagna ubicata completamente su terreni di proprietà del Sottoscritto); la possibilità di avere un gruppo elettrogeno; la possibilità che l’ENEL fornisse del gasolio per il generatore reperito successivamente dal Sottoscritto. Nulla è stato mai fatto o risposto in merito.

Oltre alla carenza di educazione e rispetto per la dignità dell’essere umano, cui sono state vittime le tre famiglie da parte del personale ENEL, le stesse famiglie sono state danneggiate, oltremodo, dal perdurare di una situazione di emergenza dovuta da cavillosità e assenza di professionalità dell’ENEL. L’impresa COGET, in solo sei ore di lavoro ha risolto l’emergenza, ma è stata impedita al ripristino della corrente per un intervento che ben si poteva effettuare il giorno seguente. Nessuna giustificazione “accampata” dal personale ENEL è meritevole di considerazione in quanto plurime e divergenti tra loro, tra cui: fili che dovevano essere sostituiti, poi lasciati quelli esistenti; pali che avrebbero dovuto essere sostituiti, poi giudicati idonei; lavori definiti a “regola d’arte”, ma con necessità di ulteriori lavori. Preciso che ogni “tecnico” o “responsabile” aveva la propria idea di “lavoro a regola d’arte” non collimante con quella degli altri.

Per tutto quanto sopra premesso, il Sottoscritto con la presente, pone in

MORA

L’ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A. per il risarcimento dei danni arrecati al Sottoscritto come di seguito specificati:

  1. numero cliente XXX XXX XXX – potenza impegnata 3 KW – 220 Volt: danni materiali, patrimoniali, esistenziali e rimborso forfettario pari ad € 5.000,00;
  2. numero cliente XXX XXX XXX – potenza impegnata 15 KW – 380 Volt: danni materiali, patrimoniali, esistenziali e rimborso forfettario pari ad € 5.000,00.

Il tutto anche per evitare aggravi di spese e reiterazione di danni per l’eventuale instaurazione di contenzioso legale.

La presente messa in mora è valida 15 giorni dal ricevimento della presente. In caso di mancato riscontro, il Sottoscritto sarà costretto ad adire le vie legali per ottenere il giusto ed equo indennizzo, con l’aggravio delle spese legali e dei successivi danni arrecati.

Distinti saluti.

Ascoli Piceno – Madrid, lì 20/02/2012

Stefano Flajani

Patrocinatore legale – Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno

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