ARIT condannata a risarcire i lavoratori
Ennesima vittoria dei lavoratori.
Il Giudice del Lavoro di Teramo, dott. Santini, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno in favore dei lavoratori dell’Agenzia Regionale per l’Informatica e la Telematica con sede a Tortoreto che, dopo aver superato il concorso pubblico, non sono stati assunti dall’Ente con contratto a tempo indeterminato, bensì con contratto a tempo determinato della durata di un anno.
Per ciascuno dei lavoratori vincitori del concorso e non ancora assunti, l’A.R.I.T. dovrà pagare un risarcimento pari a venti mensilità del trattamento retributivo globale di fatto, oltre a interessi, rivalutazione monetaria e spese legali.
Si tratta di somme ingenti – più di 400mila euro – che l’ARIT deve sborsare per risarcire gli 8 lavoratori che hanno fatto ricorso. A questi, è facile immaginare che si potranno aggiungere i ricorsi degli altri 12 lavoratori vincitori di concorso pubblico che subiscono lo stesso trattamento e che potrebbero decidere, ora, di agire legalmente.
Il difensore dei lavoratori, avvocato Lorena Di Giambattista, auspica una conclusione transattiva della vicenda.
La FP CGIL lancia l’allarme per i conti pubblici: l’esecuzione della sentenza nei termini risarcitori esporrà l’A.R.I.T. al pagamento di centinaia di migliaia di euro e ciò oltre a rappresentare l’ennesimo spreco a danno dei cittadini potrebbe determinare la riduzione di personale precario altamente qualificato che svolge attività essenziali per il funzionamento dell’Agenzia.
La FP CGIL di Teramo nell’informare l’Agenzia che si opporrà a quest’ultima ipotesi con tutte le sue forze, si associa all’auspicio dell’avvocato e si augura prevalgano il buon senso e la responsabilità nella gestione di questa partita per il bene dei cittadini e dei lavoratori che hanno da poco avuto, tra l’altro, la proroga dei loro contratti di lavoro per un altro anno.