Roma, 27 Aprile 2012
AFGHANISTAN/ DI STANISLAO (IDV): MONTI NON HA LA PERCEZIONE DELLA
REALTA’, VENGA IN AULA.
“Monti, dopo le sue dichiarazioni circa la partecipazione dell’Italia
alla missione in Afghanistan anche dopo il 2014, ha dimostrato di non
avere alcuna percezione della realtà e di ciò che quotidianamente
accade in quel paese e di cosa c’è in ballo.” Lo dichiara Augusto Di
Stanislao capogruppo IDV in Commissione Difesa. “Un livello di
minaccia tra i più elevati per i soldati italiani, mezzi e strumenti
precari e inadeguati, un sostegno e una preparazione psico-fisica
inesistenti, gli aiuti per la cooperazione allo sviluppo lasciati
all’ultimo posto quasi fossero superflui e che dire dell’Afghanistan,
il Paese più corrotto al mondo, secondo solo alla Somalia dove gente
comune sopravvive a fatica. Non si tengono più in piedi le
giustificazioni del Governo e non ci sono sufficienti obiettivi
raggiunti che possano fornire concrete motivazioni Al vertice NATO di
Chicago, il prossimo maggio si discuterà se a partire dal 2014, per i
successivi dieci anni, la comunità internazionale consegnerà
annualmente 4.100 milioni di dollari (4 miliardi e 100 milioni) alle
forze nazionali di sicurezza afghana, polizia ed esercito, per
mantenere 230.000 effettivi, ma probabilmente non basteranno. Il
Ministro della Difesa afgano ha chiesto almeno 6.000 milioni e 320.000
uomini. Occorre un impegno costruttivo internazionale che richiede un
focus sulle riforme politiche e la governance, la creazione di
processi politici inclusivi e trasparenti e la difesa dei diritti
umani e delle libertà fondamentali, accanto alle attuali sforzi per
rafforzare le forze di sicurezza afghane, espandere la economia e
migliorare le relazioni regionali. La stabilizzazione e ricostruzione
dell’Afghanistan è complessa e complicata: non ci sono soluzioni
rapide, e quello che sembra essere una soluzione in un campo può
causare ulteriori perturbazioni e la frammentazione in un altro. Una
storia infinità, ma che ci auguriamo giunga presto ad un lieto fine.
Monti prima di esternare decisioni venga in parlamento a riferire
prima del vertice di Chicago.”