Il saggista Luca Nannipieri sul quotidiano Europa: “Matteo Renzi si è detto colpito da Nelson Mandela, ma cosa accadrebbe a Firenze se Renzi avesse la stessa radicalità di visione di Mandela? Walter Veltroni si ispirava spesso a Martin Luther King, ma cosa sarebbe accaduto al PD se Veltroni avesse seguito concretamente la stessa sovversiva novità di valori che ha portato Luther King a scuotere dalle fondamenta la società americana? Proclamare un valore o testimoniarlo. La differenza è sempre stata enorme” Una riflessione sull’ultimo libro di Massimo Cacciari su Francesco d’Assisi
Il saggista Luca Nannipieri sul quotidiano Europa, riflettendo sull’ultimo libro di Massimo Cacciari “Doppio ritratto, San Francesco tra Dante e Giotto” (Adelphi): <<Gesù di Nazareth non è stato capito nel suo aspetto eversivo nemmeno dai suoi primi seguaci. Secondo l’antropologa Ida Magli, “è l’unico che ha tentato un’opera impossibile: cambiare totalmente, capovolgere la cultura in cui è nato, affrontandola nel suo focus, nel suo centro, distruggendone le strutture portanti, negandone tutti i valori essenziali”. Cristo è una figura insuperata perché la radicalità dei suoi gesti non è mai stata seguita pienamente neppure dai suoi primi fedeli. Duemila anni di cristianesimo sono anche duemila anni di tradimento del suo messaggio. La stessa sorte è accaduta a Francesco d’Assisi. Secondo Cacciari, San Francesco ha testimoniato con la sua vita un modo di concepire il rapporto con il mondo, fin allora impensato se non da Cristo e mai più seguito dopo di lui. Il libro di Cacciari si ferma al santo d’Assisi e ai due sommi artisti, ma sono chiari i possibili rimandi al nostro tempo.
Matteo Renzi si è detto colpito da Nelson Mandela, ma cosa accadrebbe a Firenze se Renzi avesse la stessa radicalità di visione che ha dimostrato Mandela? Walter Veltroni si ispirava spesso a Martin Luther King, ma cosa sarebbe accaduto al PD se Veltroni avesse seguito concretamente la stessa sovversiva novità di valori che ha portato Luther King a scuotere dalle fondamenta la società americana? Tutti noi sentiamo la forza catalizzante di questi uomini, ma invece di uguagliarla, la adattiamo, smussandone l’atto eversivo, attenuandone il radicalismo. Li citiamo, li rappresentiamo come miti, ma non vogliamo essere come loro. Barcellona è sorta sul mito di sant’Eulalia, una ragazza di tredici anni, a cui nel 303 d. C. fu imposto di rinnegare di essere cristiana; lei rifiutò e la rinchiusero in un barile di vetri e chiodi e la fecero rotolare; poi le asportarono i seni, e dopo il suo ennesimo rifiuto, la inchiodarono su una croce. Adesso il suo corpo è nella cattedrale, ma quanti da allora possono dirsi a lei uguali? Quanti hanno amato la forza “disordinante” di don Milani e della scuola di Barbiana? Eppure anche i suoi stessi allievi non hanno saputo rigenerare l’audacia del suo messaggio. Don Pietro Cesena, nel piacentino, assieme ad un gruppo di persone, ripropone oggi stesso un’idea di comunità che ritorna alle origini della parola evangelica, ma ciò che riceve, nella cattolica città di Piacenza, è spesso il silenzio, la diffidenza. Proclamare un valore o testimoniarlo. La differenza è sempre stata enorme>>.