Tortoreto. DISCARICA, IL SINDACO CHIEDERA’ IL CONTO AL COMUNE DI GIULIANOVA
DISCARICA, IL SINDACO CHIEDERA’ IL CONTO AL COMUNE DI GIULIANOVA
“Tortoreto non ha avuto il giusto ristoro e all’ente dovranno rifondersi i costi necessari alle operazioni di chiusura”
“La nostra è una maggioranza coesa nella consapevolezza che in questo ente c’è molto da chiarire sulla gestione presente e passata e non solo per il caso Saccuti – dice il sindaco Generos Monti . Come pure si ritiene di dover fare chiarezza e rimettere in discussione la discarica comunale così come si sta facendo con il Villaggio del Salinello per il presunto diritto di avere un’area comunale e come per il Prusst di piazza Matteotti con la ditta Di Gennaro. Il Comune di Tortoreto si trova oggi a dover adeguare, bonificare e chiudere la discarica del Salinello per i rifiuti ammassati provenienti dal comune di Giulianova. Lo stesso, quindi, dovrà essere chiamato a rifondere i costi necessari alle operazioni. Chi in precedenza ha amministrato deve spiegare perché non venne rispettata la delibera di consiglio fatta negli anni Novanta in cui si stabiliva la reciprocità (ristoro economico o possibilità per Tortoreto di scaricare i rifiuti nella discarica giuliese). Dagli atti risulta che la transazione fu chiusa con un accordo economico sottostimato rispetto al quantitativo di immondizia ospitata. Parliamo di qualche centinaia di migliaia di lire a fronte di miliardi dovuti. A ciò aggiungo che l’area espropriata dall’amministrazione comunale per la discarica costò 650milioni di vecchie lire”. Il sindaco Monti poi risponde sulla presunta spaccatura che il caso Saccuti avrebbe provocato a destra e a sinistra. “Io non so se sia così. Certo è che questa maggioranza è unita, solida e lo è ancor più oggi. Lo ha dimostrato nella convocazione del consiglio comunale per la costituzione della commissione speciale d’indagine presieduta dal capogruppo di minoranza Rolando Papiri, dalla costituzione della commissione d’indagine amministrativa presieduta dal direttore generale dell’ente. L’amministrazione ha anche provveduto a dare indirizzo alla segreteria per la nomina del legale a tutela dell’ente e dei cittadini sul caso della ragioneria, sia sotto il profilo civile che penale.”.
In risposta all’articolo del quotidiano “La Città” (Destra e sinistra spaccati sul caso Saccuti), l’assessore delegate all’Anagrafe Alessandra Richi precisa. Nel passaggio dell’articolo in cui si dice “preoccupanti analogie con il caso Saccuti” mi preme replicare come di seguito. “E di tutta evidenza che dietro un computer vi sia un operatore, ma da qui ad accostare l’accaduto verificatosi nel settore anagrafe al caso Saccuti é davvero superficiale, indebito ed a dir poco improprio. Ancora una volta si vuole generare nell’opinione pubblica una tendenziosa confusione fra fatti, condotte e persone al solo fine di gettare discredito che offende l’intelligenza di chi legge e chi onestamente si impegna per il bene comune. Mi auguro che il confronto politico torni a vertere su un serio contraddittorio in ordine a contenuti reali e tematiche sostanziali che forse possono, a lungo andare, suscitare maggiore interesse e di sicuro più utili all’intero paese. Questo é quanto mi sento di dire, fortemente delusa dal livello scaduto delle invettive ed illazioni lanciate”