Abruzzo

Abruzzo. Edilizia, il 2012 anno nero per le imprese abruzzesi

Edilizia, il 2012 anno nero per le imprese abruzzesi

Cna Costruzioni: Abruzzo fanalino di coda nel pubblico e nel privato, persi centinaia di milioni

PESCARA – Un bollettino di guerra, che da tre anni disegna in Abruzzo un mercato dell’edilizia ormai desertificato, provocando una drammatica moria di aziende. La tratteggia il responsabile regionale di Cna Costruzioni, Federico Scardecchia, che snocciola dati inquietanti sul mercato abruzzese delle costruzioni: «Nel 2012, rispetto al già deficitario 2011, abbiamo assistito a un crollo verticale delle gare per gli appalti pubblici, tanto nel numero – 335 contro 409, con una caduta  del 13,2% – che negli importi: con appena 243 milioni di euro contro 538, ovvero -54,8%».  «I dati – aggiunge – appaiono ancora più gravi se confrontati con la tendenza generale del nostro Paese, dove il numero delle gare scende del 3,8% e gli importi calano del 21,7%. In Abruzzo, infatti, esiste l’aggravante rappresentata dal sisma: dopo i primi interventi, peraltro gestiti in minima parte dalle imprese locali, tarda ad avviarsi l’opera di ricostruzione più massiccia, vanificando una straordinaria opportunità per il tessuto imprenditoriale abruzzese».

A detta di Cna Costruzioni, se il settore pubblico va male, quello privato non se la passa certo meglio: nel 2012 l’Abruzzo ha perso il 40% di volume del costruito “non residenziale” e il 13% del “residenziale”: un record negativo nazionale, che pone la regione nella posizione peggiore rispetto al resto d’Italia. In nessun’altra, infatti, la perdita raggiunge  il 40% nel “non residenziale”: in Liguria e Friuli, ad esempio, le perdite con percentuali analoghe all’Abruzzo, maturate in questo campo, vengono compensate nell’area “residenziale”.

«Tre anni di crisi profonda – dice ancora Scardecchia – stanno fiaccando la resistenza del nostro tessuto imprenditoriale, nonostante il ruolo attivo esercitato dai confidi di fronte alla chiusura da parte del sistema bancario: dopo aver ridotto struttura e disponibilità finanziarie, molte piccole aziende sono vicino al punto di non ritorno. E neppure interventi apprezzabili come i bonus fiscali relativi a ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche hanno aiutato la ripresa».

Di possibile ripresa, le proiezioni parlano per la seconda metà del 2014: ma in questo arco di tempo, sostiene l’associazione delle piccole imprese edili della Cna, diventeranno vincenti le aziende in grado di fornire un elevato standard qualitativo nel processo di costruzione e gestione dell’immobile. Un campo, quest’ultimo, in cui Cna Costruzioni Abruzzo sta promuovendo contratti di rete finalizzati alla realizzazione di un offerta tecnico-realizzativa e finanziaria nel settore della riqualificazione energetica delle abitazioni, mettendo insieme le diverse professionalità coinvolte.

18/1/2013

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