Alba Adriatica, 5 gennaio 2013 – Si dice che l’Epifania tutte le feste porta via, ma questo non prima di averci fatto trovare casualmente nella magica calza un documento rimasto fino ad ora tra le segrete stanze. Si tratta di una missiva riservata a firma dell’ex assessore Gabriele Viviani inviata al sindaco Franchino Giovannelli. Intanto su una questione la lettera fa piena luce: Viviani non ha soltanto riconsegnato le deleghe a suo tempo conferitegli (viabilità, ambiente, lavori pubblici e informatizzazione), ma ha sottolineato a chiare lettere di non voler più restare nell’Esecutivo dell’Amministrazione comunale di Alba Adriatica. Lo scritto rivela fatti e circostanze che, seppur noti agli addetti ai lavori, non erano mai stati ufficializzati attraverso un rapporto epistolare. Viviani parla apertamente di incomprensioni di carattere politico-amministrativo in riferimento alla conduzione sindacale del comune. Ma non solo. E’ esplicito il riferimento a qualche ormai ex collega di Giunta quando vengono sottolineate le frizioni cui Viviani ha dovuto far fronte e che in qualche modo hanno ostacolato nel tempo il lavoro che era stato chiamato a svolgere. Viviani, senza mezzi termini, ricorda a Giovannelli di non essere stato all’altezza, all’interno della lista Alba Democratica, di affrontare certi dissidi consolidatisi di anno in anno. Quelle mancate attenzioni da parte del sindaco sarebbero state alla base, secondo la lettera di Viviani, dello sfaldamento della coesione che era stata la carta vincente della coalizione e della maggioranza. Al sindaco Giovannelli, tra le altre cose, viene rimproverato di non aver saputo tirare le somme di una crisi sempre più incalzante. L’indecisione ed il tentennamento, secondo Viviani, avrebbero portato ad uno scollamento generale, anche tra gli stessi partiti alleati e vittoriosi alle amministrative del 2008. Viviani ricorda al sindaco Giovannelli che il Partito Democratico, di cui fanno parte entrambi, è praticamente isolato in città sotto il profilo politico. Questi i motivi, intuiti dai più, che hanno indotto l’ex assessore a riconsegnare le deleghe e lo dice lo stesso Viviani nella lettera inviata al sindaco che siamo riusciti ad intercettare. L’ex membro dell’esecutivo si rammarica del venir meno di un impegno sottoscritto quattro anni fa con gli alleati e con i cittadini. Un grido di dolore che ha un fondamento e che scaturisce soprattutto dall’aggravarsi del rapporto di fiducia tra le Istituzioni e la Città. Viviani carica sulle sue spalle una parte di responsabilità derivante dall’aver minimizzato o ignorato comportamenti ed episodi che, col senno di poi, perseguivano una logica. Viviani ricorda al sindaco di aver più volte rappresentato le difficoltà incontrate nei rapporti con i responsabili degli uffici e che le stesse non sono state mai prese nella giusta considerazione. Anzi si sarebbe fatto di tutto per remare contro e per sminuire la dignità e la competenza dell’ex assessore. Viviani chiude la lettera scrivendo la parola fine al fianco della esperienza amministrativa con il sindaco Giovannelli ribadendo con dolore l’epilogo triste della vicenda.
Alfonso Aloisi