Pessimo inizio d’anno 2013 per i cittadini di Bellante
In prossimità della scadenza del contratto dell’Assoservice, ditta appaltatrice dell’accertamento dei tributi, prevista per il 12.01.2013, sono arrivati numerosi avvisi di accertamento relativi all’imposta ICI.
“Uniti si può” rileva che nella seduta di Giunta del 04.08.2012, presieduta dal sindaco, alla presenza degli assessori dott. Pasquale Liberatore e del prof. Ennio Chiavetta, veniva resa immediatamente esecutiva la Delibera n. 110, con la quale venivano determinati i valori delle aree fabbricabili ai fini dell’accertamento dell’ICI: 40 € a Bellante paese e 50 € a Bellante stazione.
La delibera di Giunta del 04.08.2012 è stata pubblicata all’Albo pretorio soltanto il 12.12.2012 e resa esecutiva dal 22.12 2012, giorno in cui la maggior parte degli accertamenti sono stati sottoscritti dal responsabile del servizio.
Ci chiediamo perché la delibera che era immediatamente eseguibile è stata pubblicata con 4 mesi e più di ritardo? Perché è stato fatto un atto di Giunta e non di Consiglio comunale? Si voleva impedire ai cittadini di ravvedersi? Come mai gli accertamenti sono stati emessi quasi tutti il primo giorno utile dell’esecutività della delibera? Forse perché in prossimità della scadenza del contratto prevista per il 12.01.2013, l’Assoservizi, ditta appaltatrice del recupero delle imposte, doveva garantirsi gli incassi stabiliti dal contratto con il Comune.
Rileviamo che nella delibera di Consiglio Comunale n. 52 del 29.11.2006, l’Amministrazione stabiliva un prezzo di cessione di 20 euro relativo ad un’area edificabile comunale di Bellante centro.
Visto che gli accertamenti hanno riguardato anche l’anno 2006, bisognava far riferimento a quel prezzo di vendita e cioè 20 euro anziché 40 al mq.? Tenuto conto, altresì, della crisi attuale e del crollo del mercato degli immobili, dell’edilizia e della compravendita dei terreni, solo a Bellante i prezzi sono raddoppiati.
Perché è stata resa retroattiva la delibera di Giunta dell’estate scorsa? Lo Statuto del contribuente (L.212/2000) prevede come regola la non retroattività della legge tributaria. Infatti, la retroattività della legge tributaria andrebbe contro la certezza del diritto e la correttezza nei rapporti tra fisco e contribuente.
La maggio parte degli accertamenti ha riguardato le aree edificabili vincolate da comparti, che da decenni non sono mai stati attivati. Infatti, la nuova variante al PRG doveva sancire la loro eliminazione.
A proposito a che punto siamo con l’approvazione alla nuova variante al PRG? Si è risolto il presunto conflitto tra la responsabile del settore urbanistico ed il progettista redattore del piano?
Invitiamo l’Amministrazione Comunale a ritirare tutti gli accertamenti con un atto di Consiglio Comunale, in cui noi di “Uniti si può”, come sempre, ci assumeremo le nostre responsabilità, sempre al fianco di tutti i cittadini. Chiediamo l’annullamento della delibera di Giunta anche perché i cittadini non hanno ricevuto le comunicazioni riguardanti la variazione urbanistica da agricola in edificabile.
Sollecitiamo l’Amministrazione a non rinnovare il contratto con Assoservizi.
Infine, ribadiamo di essere favorevoli affinché tutti paghino i tributi locali ma nel pieno rispetto del principio di uguaglianza di tutti i cittadini, nella trasparenza e nel rispetto dello Statuto del contribuente.
I consiglieri di “Uniti si può”:
prof. Flaviana Pavan, dott. Claudio Di Matteo, Giovanni Pompizii, Emidio Di Sabatino