Cultura & Società

Chieti. Sindaco Di Primio – Nota – Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in occasione della “Giornata della Memoria” istituita dal Parlamento Italiano con la legge 20 luglio 2000, n. 211, in ricordo delle vittime dell’Olocausto, consegna agli organi d’informazione il seguente messaggio.

«La celebrazione del Giorno della Memoria è il momento in cui tutti, ogni anno, siamo chiamati a riflettere e ricordare, perché mai più accada, ciò che si è compiuto nell’Europa del ventesimo secolo: il genocidio, la sofferenza e la furia distruttrice sopportata dal popolo ebraico e da quanti sono stati perseguitati dal nazifascismo.

Un momento della storia capace di sovvertire quella cultura della pace, del rispetto per i popoli e degli esseri umani che oggi, nella nostra Europa democratica, madre della carta dei diritti umani, appare follia e abominio.

Il dovere di interrogarci oggi sull’Olocausto, ancora a distanza di 68 anni, dunque, non può che essere un contributo al ricordo della demolizione dell’ essere umano e della soppressione di ogni suo diritto civile.

Se lo studio della fredda storia, con il carico delle interpretazioni politiche e le ricostruzioni accademiche, è da sempre strumento a servizio degli individui, nonché tentativo supremo di mettere ordine in quello che è “il passato”, la “memoria”, il vissuto sociale, non può che essere magma di sensazioni e di emozioni e quindi racconto di un’ umanità in un tempo che non è più passato ma “testimonianza del presente” e ponte per il futuro, sopratutto nei confronti delle nuove generazioni.

Ed è proprio a loro, ai giovani, che si rivolge il mio messaggio: siate “memoria collettiva” e abbracciate il futuro con l’orgoglio di avere come fondamenti della nostra Costituzione i principi degli articoli 2, 3, 8, 10 e 11, figli degli ideali di fratellanza e rispetto e legittime “memorie costituzionali” di questa nostra Italia.

Partiamo dalla Costituzione, dalla sua “memoria”, fondamento della Repubblica Italiana, per abbracciare il “Giorno della Memoria”, fondamento di dolore e di assoluto storico basato sulla “differenza” e la “discriminazione” degli esseri umani, per commemorare e non dimenticare ciò che è stato, per ricordare perché non accada più, per condannare la violenza, per imparare dagli errori e tramandare alle generazioni che verranno il rispetto dei diritti umani universali.»

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