Cultura & Società

Pescara. Trabbuccos” il concerto dei fratelli del ja

Trabbuccos” il concerto dei fratelli del jazz

Manuel Trabucco al sax e Angelo Trabucco alle tastiere  regaleranno  al pubblico dei “Sabato in concerto jazz”, sabato 26 gennaio a Pescara, momenti di grande musica.

PESCARA, 24 GENNAIO. Trabucco, un cognome che in abruzzo potrebbe essere sostituito con la parola musica. Manuel, sassofonista, Angelo, pianista.

Le loro note sono richiestissime. Come strumentisti, infatti, i “Trabuccos”  suonano in tantissime formazioni e big band.

Manuel il più giovane si distingue come precoce talento, a soli 19 anni vince una borsa di studio al Berklee College of music di Boston e soltanto tre anni più tardi rappresenta l’Italia all’European Jazz School di Hassen (Germania). Le tastiere di Angelo, invece, sono ormai presenti in maniera fissa sul palco dei grandi nomi, Bob Mintzer, Fabrizio Bosso, Peter Erskine, Antonella Ruggiero, solo per citarne alcuni.

Saranno loro i protagonisti il 26 gennaio, presso la “Maison des Arts” in corso Umberto 83 a Pescara (ore 18, ingresso libero con ingresso consentito dalle 17.30 e fino ad esaurimento posti), dell’ormai classico appuntamento del “Sabato in concerto jazz”, rassegna della fondazione Pescarabruzzo, organizzato dall’associazione Archivi Sonori con la direzione artistica di Maurizio Rolli.

Una serie di concerti che ha già stupito per qualità è presenze. Tutti gli appuntamenti hanno fatto registrare, infatti, il tutto esaurito, con lunghissimi ed entusiasti applausi in chiusura. Non ha fatto eccezione il live del 12 gennaio, il fisarmonicista Simone Zanchini ed il sassofonista Stefano Cocco Cantini hanno faticato e non poco, per lasciare il palco. Dopo più di un’ora di grande musica, nemmeno al termine di un doppio bis, il pubblico voleva  lasciarli andare via.

Ed il concentro di Manuel ed Angelo Trabucco non si sottrarrà a questa regola, anche perche’ questa volta, gli artisti regaleranno brani inediti di loro composizione. Un motivo in più per tenerli incollati ai loro strumenti il più  a lungo possibile con gli applausi.

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