SUCCESSO DI PUBBLICO A TERAMO: LA SCRITTRICE CHIARA AMIRANTE
HA PRESENTATO “SOLO L’AMORE RESTA”
IL RICAVATO DESTINATO AL PROGETTO “CITTADELLA CIELO” DI FROSINONE
Domenica 27 gennaio, nella sala polifunzionale della Provincia a Teramo, la scrittrice Chiara Amirante, fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti ha presentato la sua autobiografia “Solo l’amore resta” uscita il 23 ottobre 2012 e già alla sesta ristampa. Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto al progetto ‘Cittadella Cielo’ di Frosinone.
Di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, la scrittrice romana ha testimoniato la sua esperienza di vita che l’ha portata ad essere la donna che è oggi: un’adolescente serena poi, improvvisamente, una grave malattia e un’inspiegabile guarigione. Da qui la scoperta della sua esistenza, una vera e propria chiamata per dedicarsi ai ragazzi di strada, al “popolo della notte”, alle vite segnate dall’emarginazione, droghe, solitudine.
Nasce così la comunità “Nuovi Orizzonti” che, in breve tempo, diventa un’articolata realtà di diverse comunità, in Italia e nel mondo, impegnate a portare la rivoluzione dell’amore, come la definisce Chiara, una forza capace di fare miracoli. In tutto il mondo sono centinaia le sedi della comunità, circa un milione le persone che vengono raggiunte annualmente.
Chiara Amirante, la prima volta a Teramo…
Sì, la prima volta e sono stata molto contenta di venire qui perché c’è un gruppo molto unito della comunità Nuovi Orizzonti.
In prospettiva crede si possa aprire una sede della Comunità a Teramo?
Speriamo, noi siamo in ascolto di quello che il “Grande Capo” di volta in volta ci suggerisce, lasciamo che sia Lui ad aprirci le vie; dove è possibile si cerca di andare.
Parlando della sua autobiografia, di fronte alla sofferenza umana di cui è stata testimone, com’è possibile trovare la gioia?
Il segreto della gioia ce lo ha donato colui che ci ha creato, per cui è stata un po’ la scoperta della mia vita. C’è una frase del Vangelo in cui Gesù stesso ci dice qual è il segreto della sua gioia: “Rimanete nel mio amore, vi dico queste cose perché la mia gioia sia piena. Amatevi come io vi ho amato”. E avendo sperimentato che vivendo queste parole, la gioia fiorisce nel cuore e resiste alle prove più dolorose della vita, è nato questo desiderio di condividere la gioia di Cristo risorto con tante persone: prende avvio l’esperienza di Nuovi Orizzonti, questo andare in strada di notte a cercare giovani in situazioni estreme, tossicodipendenza, alcolismo, carcere, AIDS…E poi, andando con loro – uomini e donne, risorti dalla sofferenza e testimoni di una rinascita – nelle scuole e scoprire giovani, cosiddetti normali, pervasi da tanta solitudine e depressione. Ne scaturisce tutto un impegno nella prevenzione, sensibilizzazione e evangelizzazione.
La sua guarigione è stata per lei un segno della provvidenza e qualcosa di inspiegabile dal punto di vista medico. Di segni, poi, ne sono seguiti altri…..
La mia guarigione è stata la firma, perché la mia malattia era incurabile: avevo perso otto decimi di vista ed era la cecità assicurata, quindi avevo fatto una semplice preghiera. Subito dopo, la guarigione improvvisa e totale – da meno otto decimi a più dieci decimi; è una di quelle risposte che non ti lascia ombra di dubbio: è Lui ad averti risposto. Anche perché, tutti i luminari mi avevano detto che non c’era possibilità di guarigione. Poi, di segni, è stato un continuo: sei una ragazzina, in pochi anni riesci a mettere su, confidando nella Provvidenza, 174 centri di accoglienza 5 Cittadelle Cielo, quasi 300 mila cavalieri della luce….E’ chiaro che non potrei mai aver raggiunto quella che sono, unicamente con le mie forze.
La sua è una fede frutto di grande slancio ma anche di razionalità. In un passaggio del suo libro lei scrive: “Tutto passa, l’amore resta. Alla fine della vita sono soltanto due le domande che giungeranno puntuali e implacabili: ho amato? sono stato amato?”.
Secondo me, questa è stata una luce indelebile, si è impressa nel mio cuore proprio in un momento in cui degli amici, che avevano bevuto, stavano precipitando in un burrone. Mi sembrava morte sicura. In quell’attimo, ho avuto un feedback di tutta la mia vita; ho sentito da una parte il dolore di aver avuto troppo poco tempo per amare, e dall’altro questa certezza che restava solo l’amore: tutto passa, solo l’amore resta mi si è inciso nel cuore. E da quel momento, ho sentito la responsabilità di vivere ogni attimo nell’amore. Gesù ci ha insegnato che solo l’amore ci permette di vivere la vita in pienezza, questo dono prezioso. E lì, appreso l’insegnamento, questa meravigliosa scoperta: non solo l’amore fa fiorire questa gioia piena, ma fa anche miracoli.
Teramo, 29-01-13
Foto di Giulio Bagnoli