Abruzzo. Alle Candidate e ai Candidati abruzzesi per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati di tutte le forze politiche
Pescara, giovedì 7 febbraio 2013, ore 10.30 – Caffè Letterario, via delle Caserme, 22
Alle Candidate e ai Candidati abruzzesi per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati di tutte le forze politiche
Mountain Wilderness chiede di tutelare, valorizzare le montagne d’Abruzzo e sostenere le economie delle genti che vivono ed operano in armonia con il sistema vivente delle Terre alte, nella prossima legislatura 2013-2017.
L’Abruzzo è noto nel mondo per le sue montagne, le più elevate dell’Appennino e per essere la regione più verde d’Europa con il 33% di territorio protetto con i suoi tre parchi nazionali appenninici: d’Abruzzo, Maiella, Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Regionale Velino-Sirente.
In queste aree protette sopravvivono animali straordinari, unici, che sono ancora considerati in pericolo di estinzione quali l’orso bruno marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, l’aquila reale, l’arvicola delle nevi e tante altre specie.
Volontà politiche e istituzionali a livello nazionale, regionale, provinciale e locale vogliono trasformare e ridurre gli spazi di vita di questi animali.
Questo immenso patrimonio genetico di biodiversità animale e vegetale è stato poco valorizzato dalla politica dominante, nonostante l’istituzione dei parchi
Le nostre montagne, con il proprio carico di creature, chiedono alla politica e alle istituzioni la pace.
MW chiede a ciascun candidato/a un impegno serio e coerente per fare delle nostre montagne il motore dell’economia sostenibile, fiore all’occhiello del futuro di un Abruzzo moderno, all’avanguardia in Italia e in Europa nella strategia di conservazione e di gestione della natura, in grado di dare benessere ai giovani montanari e, di riflesso, all’intera comunità regionale e nazionale.
Occorre far uscire presto dalla povertà economica le popolazioni di montagna e percorrere la strada che MW indica con il progetto concreto denominato “Facciamo pace con le montagne“.
Pace con le montagne significa:
Impegni nazionali
- Impegno verso la revisione della Legge Quadro nazionale sulle Aree Protette (L. N. 394/91) con la priorità della conservazione della biodiversità, patrimonio comune del Paese. Prima di una riforma della Legge quadro si valutino con attenzione i punti di forza e debolezza nella gestione delle nostre aree naturali protette e si apra un dibattito forte con tutti gli attori attraverso la convocazione della Conferenza Nazionale sulle Aree protette. No alla cancellazione (annunciata in qualche Proposta di Legge per l’eliminazione degli Enti pubblici inutili) o alla trasformazione degli Enti autonomi in succursali del Ministero dell’Ambiente (soluzione più volte auspicata negli ultimi mesi del 2012 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) .
- Reintroduzione nei Parchi Nazionali della figura del Guardiaparco. Invitiamo a guardare oltre il normale ruolo del sorvegliante, e offrire così nuove opportunità di impegno leggendo nel “custode della natura” non solo il vigilante in divisa, ma sopratutto un operatore e formatore di cultura da inserire nei percorsi scolastici, nel settore del turismo, nella gestione della sicurezza del territorio, da offrire come valore di conoscenze dettagliate alla Protezione Civile.
- NO al declassamento del camoscio d’Abruzzo, dall’Appendice I all’Appendice II della Convenzione di Washington, proposto dalla Danimarca per conto dell’Unione Europea (Italia compresa) da ratificare a Bangkok dal 3 al 14 marzo 2013. La cancellazione del camoscio dal suddetto Allegato I della Convenzione di Washington che ha assicurato, fino ad oggi, la sua massima tutela renderebbe incerto il futuro di questa peculiarità della fauna abruzzese ed italiana;
- Moratoria per l’istallazione di pale eoliche in aree montane, sia di pregio naturalistico e paesaggistico, sia classificate come Aree Protette (“aree protette” si intendono tutte le aree protette incluse nella Lista Ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e tutte le aree facenti parte della Rete Natura 2000, ovvero i Siti di Interesse Comunitario (SIC – Direttiva Comunitaria 92/43/CE) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS – Direttiva Comunitaria 79/409/CE)
- Tutela e ampliamento delle aree di vita dell’orso marsicano, del camoscio d’Abruzzo e dell’aquila reale attraverso la chiusura di strade e sterrate inutili e dannose;
- Applicare immediatamente e rigorosamente un Deflusso Minimo Vitale (DMV) alle sorgenti in modo più vantaggioso per la tutela della biodiversità rispetto a quanto fatto dalla Regione allo scopo di riattivare i corsi fluviali (oggi morti), per garantire l’accesso all’acqua alle specie faunistiche e avifaunistiche;
- Finanziare gli enti acquedottistici per la realizzazione di un sistema duale ( come in Germania ) allo scopo di utilizzare le acque in uscita dagli impianti depurativi per l’irrigazione in agricoltura e nell’industria;
- Finanziare sistemi fitodepurativi ( non energivori) delle acque nere nei comuni, nelle frazioni, nelle case sparse, nei rifugi e negli alberghi di media e alta quota delle aree protette per la tutela delle acque sotterranee e delle sorgenti;
- Riconoscere il ruolo del pastore e del contadino di montagna quale presidio del territorio per la tutela dei suoli, per l’offerta dei prodotti tipici e sani e per la custodia delle aree protette;
- Prevedere incentivi per le attività economiche sostenibili in montagna di operatori singoli e associati;
- Impegno per l’aumento consistente delle risorse finanziarie per le Aree protette nazionali e regionali.
- Piano straordinario per la manutenzione delle strade all’interno dei parchi;
- Piano straordinario per la segnaletica della rete sentieristica dei quattro parchi;
- Piano per la forestazione ambientale delle terre abbandonate dall’esodo dei montanari per la difesa idrogeologica delle stesse;
- Piano per la forestazione alimentare umana ed animale (meleti, pereti, mandorleti, pescheti);
- Piano per il recupero in chiave antisismica dei centri storici delle aree protette montane ;
- Piano per il recupero delle stinzie, delle capanne, dei rifugi per pastori abbandonati e delle masserie nelle in funzione di punti ristoro e punti di osservazione per la ricerca scientifica collegati alla rete escursionistica;
- Impegno per il rilancio della RETE INFEA – sparita dalle ultime finanziarie dello Stato
- Impegno verso la modifica del codice della strada per un controllo sull’utilizzo delle motoslitte. Ormai da troppo tempo la motoslitta è un veicolo a motore che non trova regolamentazione nella legislazione nazionale, questo avviene nonostante il suo utilizzo sia sempre più diffuso, nonostante la potenza e la perfezione tecnologica del veicolo e dei motori. Il mezzo è ormai utilizzato in tutti gli ambiti montani, nelle aree sciistiche (soccorso alpino, rifornimento ai rifugi, lavoro sulle aree sciabili, trasporto persone). E’ quindi urgente che la motoslitta sia riconosciuta, dal Codice della Strada innanzi tutto, come veicolo a tutti gli effetti: un motoveicolo dotato di targa, con obbligo di assicurazione e di patente per la guida.
- Bonifica dei siti contaminati;
- NO alle esercitazioni militari nelle aree protette.
Impegni regionali
- Tutelare le foreste appenniniche, polmoni dell’Abruzzo, impedendone il taglio al servizio delle centrali a biomasse previste in Abruzzo;
- Istituzione di un Centro Studi dei Parchi e della Biodiversità in collaborazione con le Università ed i Parchi d’Abruzzo spostando le attività didattiche negli edifici all’interno dei centri storici;
- Finanziamento del progetto interdisciplinare pilota “Ecomuseo-ecoterritorio” di Valle d’Angri e Val Tavo (Parco Gran Sasso e Monti della Laga);
- No alla soppressione del treno più alto dell’Appennino Sulmona – Isernia;
- Appoggio al programma di Mountain Wilderness Abruzzo di riconoscimento da parte dell’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” delle montagne d’Abruzzo.(Gran Sasso, Majella, Monti della Laga, Monti della Marsica, Monti Sirente e Velino) un unicum di storia , natura e cultura da tutelare per il mondo intero.
L’approvazione di questo programma impegna il futuro Parlamento a considerare il ruolo strategico dell’Abruzzo nella tutela della biodiversità al servizio della comunità nazionale per il grande contributo relativo alla riduzione di CO2 in applicazione del Protocollo di Kyoto 2. La svolta dinamica di gestione dei parchi in chiave sostenibile produrrà cantieri in ogni settore, dall’edilizia al turismo, al recupero di attività tradizionali e di agricoltura naturale ed alla custodia e gestione delle aree protette da parte dei montanari nativi e residenti. Si tratta di una grande opportunità di portata storica per i giovani laureati e diplomati delle aree interne.
Le candidate e i candidati sono invitati a sottoscrivere il loro impegno per questo progetto strategico e sostenibile per il futuro moderno della regione Abruzzo.
Massimo Fraticelli Marano Mario Viola
Direttivo Nazionale MW Responsabile MW Abruzzo