I pensionati autonomi ai candidati: confronto vero sui problemi della Terza età
Cambi denuncia: insufficiente una azione di governo fondata solo sui tagli
PESCARA – Sei punti per misurare la distanza che passa tra le promesse elettorali e la reale condizione dei pensionati italiani. Sono quelli che propone il Cupla (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) alla riflessione delle forze politiche e dei candidati alle prossime elezioni politiche. Salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni; equità tra le categorie; recupero dell’evasione/elusione; ampliamento delle esclusioni di fasce sociali disagiate dal pagamento dell’Imu; razionalizzazione della spesa sanitaria; rifinanziamento dei fondi nazionali di carattere socio-assistenziale: sono questi i punti che i pensionati del Cupla (una sigla che raggruppa ben 8 associazioni d’impresa italiane espressione del mondo produttivo, ed in particolare di agricoltura, artigianato e commercio) pongono all’ordine del giorno del confronto pre-elettorale, ed in particolare all’attenzione dei futuri parlamentari abruzzesi.
«Un’azione di governo basata essenzialmente sul risparmio delle risorse – denuncia il coordinatore regionale del Cupla, Franco Cambi – non può calarsi nella realtà delle famiglie, degli svantaggiati, degli anziani, dei più poveri, dei giovani. Perché finora è stato penalizzato il ruolo indispensabile di riequilibrio delle opportunità e delle tutele assistenziali e previdenziali che uno Stato moderno deve offrire a tutti i suoi cittadini». A detta di Cambi, «premesse indispensabili per svolgere questo ruolo sono la eliminazione dei privilegi esistenti e la realizzazione di politiche efficaci per l’invecchiamento attivo in materia di volontariato e associazionismo in ambito sociale, culturale, ambientale e formativo nei settori dell’artigianato, commercio, agricoltura».
13/2/2013