Il Comune di San Giovanni teatino dice no al cemento selvaggio.
Il Comune di San Giovanni teatino dice no al cemento selvaggio.
WWF e Italia Nostra: esempio da seguire, al contrario di Francavilla al
Mare e Montesilvano.
Ieri pomeriggio il Consiglio Comunale di San Giovanni teatino ha deciso,
all’unanimità, di non applicare la pessima legge regionale che
favorisce
la moltiplicazione delle cubature a scapito dell’ambiente.
La legge regionale, recependo uno degli ultimi decreti del Governo
Berlusconi, ha ulteriormente aggravato l’impatto sull’ambiente di
questa
normativa nazionale permettendo premi di cubatura fino al 50% in più di
quanto previsto dai Piani Regolatori. Tali Piani di solito sono già
ampliamente sovradimensionati rispetto alle esigenze della popolazione
e, infatti, sono migliaia gli alloggi vuoti e/o invenduti nell’area
metropolitana. La legge regionale dava la possibilità ai comuni di non
applicare queste nuove regole pro-cemento (tranne le facilitazioni
contenute in quelle nazionali che purtroppo restano obbligatorie su
tutto il territorio italiano). Francavilla al Mare e Montesilvano si
sono allineate alla legge regionale, al contrario della saggia scelta
del Comune di San Giovanni teatino.
WWF e Italia Nostra plaudono a questa importante decisione che deve
essere presa ad esempio dagli altri comuni abruzzesi. La
riqualificazione del costruito non si fa aumentando le previsioni
edificatorie in tutto il territorio comunale o in gran parte di esso.
Anche sotto l’aspetto economico il peso del cemento è controproducente.
Il consumo selvaggio del suolo e l’urbanizzazione di vaste aree porta
più danni che vantaggi, considerati i costi per la collettività di
alluvioni, servizi da dare ai cittadini (basti pensare alla mobilità e
alla depurazione) e perdita di turisti a causa di un paesaggio ormai
severamente danneggiato.