MARTINSICURO: ARABO E CINESE INSEGNATI AGLI ITALIANI
PER LA LORO INTEGRAZIONE
Leggo sul Corriere Adriatico del 19/02/2013: «Molti bambini stranieri (specie cinesi ed arabi) fanno difficoltà a relazionarsi con i loro coetanei perché capiscono o parlano a fatica l’italiano.». Allora cosa si inventano? I giovani alunni (Italiani) « … saranno impegnati nello studio di cinese e arabo, …».
Invece di far studiare l’Italiano agli stranieri, facciamo studiare l’arabo ed il cinese ai nostri figli. PERCHÉ? Per far INTEGRARE I NOSTRI FIGLI NELLA LORO PATRIA?
Il falso perbenismo, la falsa morale dell’accoglienza ci stanno facendo rinnegare anche la nostra lingua.
L’Italia è degli Italiani, no di immigrati che non capiscono o parlano a fatica la lingua del Paese che li ospita (più o meno regolarmente).
L’Italia è un Paese con una magnifica tradizione, abbassarci a considerare noi stessi dei barbari e ignorare la nostra eredità culturale e linguistica, è un insulto al Paese, a noi stessi e a tutte quelle persone che sono morte combattendo, lavorando e sputando sangue per fare della nostra Italia quel Paese che oggi insegna ai propri figli lingue straniere per integrarli a casa loro.
Dove andremo a finire? Arriveremo al punto che chiederemo il permesso agli stranieri di stare a casa nostra!
In qualunque Paese del mondo, gli immigrati devono conoscere la lingua E LA STORIA del Paese che li ospita. In qualunque Paese del mondo, l’immigrato ospitato deve rispettare le leggi del Paese che li ospita. In qualunque Paese del mondo, l’immigrato è un ospite …
IN ITALIA NO!
In Italia viene permesso di portare coltelli perché in uso alla LORO CULTURA.
In Italia è permesso drogarsi perché fa parte della LORO RELIGIONE.
In Italia permetteremo di gonfiare di botte le mogli perché in uso NEL LORO PAESE?
Permetteremo di far chiudere le nostre Chiese perché DA LORO non ci sono? O il prossimo che ammazzerà un Sacerdote Cattolico avrà le attenuanti perché A CASA SUA li ammazzano?
Basta con il falso perbenismo e false morali. Basta con l’usare il Popolo Italiano come servo per le banche, per i politicanti, per questa Europa, per gli immigrati.
Che l’Italia torni agli Italiani senza alcun tipo di servilismo.
Che l’Italia torni ad avere la DIGNITA’, IL DECORO, IL RISPETTO E L’ONORE che le competono.
Per far ciò non occorre una nuova classe politica, è necessario che ogni Italiano si spogli delle riserve mentali inculcate a forza da una classe, più o meno dirigente, e si ri-appropri del suo onore e della sua dignità, per essere rispettato da chiunque. Sia sul territorio patrio, come all’estero.
Quale rispetto avremo se non riconosceremo i nostri diritti a casa nostra? Quale dignità può avere l’Italiano, e l’Italia, con Massimiliano e Salvatore, DUE AUTENTICI FIGLI D’ITALIA, ancora in prigione in un paese straniero? E contro tutte le norme di Diritto Internazionale.
Invece di usare risorse per studiare due lingue straniere completamente a noi aliene, non è meglio investire più risorse per insegnare l’Italiano agli Stranieri? Domani che faranno, la carta di identità in cinese? O avremmo certificati di nascita in arabo?
MA PER FAVORE … se non vi sta bene essere Italiani, se non vi sta bene insegnare l’Italiano, se vi sta bene diventare succubi di culture, lingue e popolazioni straniere, ve ne potete anche andare via dall’Italia.
Stefano Flajani
Segretario Cantone Abruzzo