Un Tavolo Tecnico per il Parco marino |
Si tratta di una iniziativa del Ministero dell’Amnbiente per risolvere il problema della pesca abusiva
Il Ministero dell’Ambiente ha dato indicazioni precise sul percorso da seguire per risolvere le problematiche legate al settore della pesca in relazione all’Area Marina Protetta Torre del Cerrano: prima un Tavolo Tecnico di livello nazionale e poi sperimentazioni effettuate fuori, in ogni caso, dai confini del Parco marino e seguite dall’ISPRA– Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca sull’Ambiente.
“Si esprime vivo apprezzamento per l’attività profusa – ha scritto il 6 febbraio scorso il Direttore Generale Renato GRIMALDI– da codesto ente gestore e dalla Capitaneria per garantire la legalità e il rispetto delle regole all’interno dell’Area Marina Protetta” riferendosi alla “pesca abusiva delle vongole ed al clamore assunto dalla vicenda in questione sulla stampa locale“.
La Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente si è attivata dopo gli episodi di pesca abusiva registratasi nello scorso mese di dicembre ed oltre ad effettuare le dovute verifiche del caso ha voluto avere riscontri diretti dal Consorzio di Gestione dell’AMP Torre del Cerrano per capire come muoversi al riguardo, nella preoccupazione, tra l’altro che il comportamento dei vongolari potesse comportare conseguenze a livelli superiori essendo l’AMP ricompresa in un Sito di Interesse Comunitario.
Ieri, 7 febbraio, al Ministero di via Cristoforo Colombo si è parlato, allora, di pesca e di Parchi marini. Il Presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, Avv. Benigno D’ORAZIO ha proposto, tra le altre cose, l’istituzione di un Tavolo Tecnico che si occupi delle problematiche che vede coinvolto il parco marino nei vari settori della pesca ed in particolare per ciò che concerne la raccolta delle vongole. La proposta è stata pienamente accolta dal Ministero e si è stabilito che, insieme all’ISPRA, il Tavolo veda coinvolti anche i partner scientifici locali, come l’Università di Teramo e l’Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise, oltre alla Federpesca nazionale ed eventuali istituti di ricerca del settore, sempre di livello nazionale, quali ad esempio il CIRSPE della Federcoopesca o lo stesso UNIMAR che li raccoglie tutti. La sede del Tavolo Tecnico è individuata presso la sede dell’Area Marina Protetta a Torre Cerrano e sarà coordinato dalla stessa AMP Torre del Cerrano.
“E’ un riconoscimento alla correttezza del lavoro svolto già in passato dal nostro Consorzio – dichiara il Presidente D’ORAZIO – dato che già due anni fa eravamo arrivati a questo livello di condivisione con il Ministero dell’Ambiente e solo il non aver voluto accettare una strategia comune, tra l’altro concordata e scritta, da parte del Co.Ge.Vo. ha ritardato così tanto i tempi di attuazione“. L’accordo Quadro approvato dall’Assemblea del Consorzio nel febbraio 2011 riportava, infatti, già regolati da un protocollo, tutte le strategie che ora saranno oggetto di confronto e approfondimento da parte del Tavolo Tecnico: studio di sistemi di pesca meno impattanti, integrazione con il settore del pesca turismo, valorizzazione del prodotto lungo la filiera commerciale, interventi di compensazione ambientale e controllo, etc.
Sul finire dell’incontro di Roma il Ministero ha voluto chiarire, anche alla presenza dei rappresentanti del RAM-Reparto Ambientale Marino della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto, che supporterà con mezzi e ulteriori attrezzature, tra cui la video sorveglianza, chi opera nel controllo del comparto pesca delle vongole nel teramano ed ha anche specificato che nessun passo in avanti da parte del Tavolo Tecnico sarà pensabile se il Co.Ge.Vo. non tornerà a svolgere al più presto le proprie attività nel pieno rispetto della legalità da parte dei propri iscritti.
Ulteriori informazioni su www.torredelcerrano.it oppure allo 085.949.23.22