A Santa Maria a Monte (Pisa) rinvenuta una scultura in marmo del XII secolo

A Santa Maria a Monte (Pisa) rinvenuta una scultura in marmo del XII secolo

raffigurante una figura femminile attribuibile a Biduino,

uno dei più importanti scultori europei del Medioevo

Grazie all’attività di valorizzazione che il Centro Studi Umanistici dell’Abbazia di S. Savino, diretto dal saggista Luca Nannipieri, sta svolgendo sul territorio di Santa Maria a Monte (Pisa), di concerto con il Comune, è recentemente emersa una preziosa opera, la cui importanza travalica i limiti del territorio: si tratta di una scultura in marmo del XII secolo, attribuibile a Biduino, uno dei più importanti scultori del Medioevo, le cui opere oltre a fregiare cattedrali come il duomo di Pisa o la Torre pendente, sono conservate al Metropolitan Museum of Art di Manhattan. Per quanto mutila della parte superiore, la scultura di Santa Maria a Monte è alta circa un metro e rappresenta una figura femminile molto ben scolpita che regge con la destra un cartiglio srotolato e siede su un trono riccamente lavorato.

La scoperta è stata effettuata in un vano di deposito del comune dove la statua era stata depositata in precedenza; appare ancora misterioso il momento dell’ingresso del manufatto nel palazzo comunale e la sua provenienza.

Gli scopritori sono gli archeologi Renato Guerrucci Lorenzo Bacci. Secondo gli studiosi potrebbe trattarsi di una figura seduta di Madonna con Bambinoprima immagine di culto originariamente venerata nella antica pieve di Santa Maria a Monte (attuale Parco Archeologico) e Guerrucci avanza l’ipotesi che possa essere uscita dalle mani di maestro Biduino, tra i più importanti scultori europei del secolo XII.

Se questa ipotesi venisse confermata si tratterebbe di una scoperta di grande valore in quanto le opere di maestro Biduino sono pochissime e tutte importanti per comprendere l’evoluzione della storia dell’arte nel momento di passaggio fra la scultura pienamente medievale e i primi accenni di rinnovamento, che poi porteranno al Rinascimento attraverso lo studio delle sculture romane.

Si attribuisce la figura ad una Madonna sulla scorta del mantello che avvolge il corpo e delle scarpe a punta, che sono tipiche della iconografia mariana nella scultura di Biduino. Confronti possono essere fatti con la Madonna in trono, sempre attribuita allo stesso artista, conservata presso Villa Guinigi a Lucca: pur nelle differenze formali, la statua rinvenuta a Santa Maria a Monte presenta molte caratteristiche di somiglianza, al punto da ritenere l’opere pisana un lavoro giovanile mentre quella lucchese un lavoro più tardo e maturo. Concludono Guerrucci e Bacci che la presenza del cartiglio sulla mano destra rende l’interpretazione più problematica e aperta agli studi.

“Se confermata questa ipotesi – dice il sindaco, David Turini – la statua ritrovata nel nostro deposito potrebbe rappresentare il primo nucleo del futuro museo del territorio, attualmente in costruzione nei pressi del parco archeologico della Rocca. Parco archeologico che ormai è prossimo all’apertura e che rappresenterà un elemento fondamentale per la valorizzazione del centro storico”.