Abruzzo. Coldiretti impresa pesca: <>

Coldiretti impresa pesca: <<NIENTE FERMO ESTIVO>>
DOPO L’ALLARME VONGOLARE, LA RICHIESTA DI EVITARE IL BLOCCO DI LUGLIO,
AGOSTO E SETTEMBRE PER AIUTARE IL SETTORE ITTICO

C’è MARE MOSSO per la pesca abruzzese, che vive momenti di allarme in questi
giorni. Dopo la manifestazione che si è svolta ieri a Pineto da parte dei
vongolari associati a Coldiretti Impresa pesca contro l’istituzione
dell’area marina di Torre del Cerrano – che secondo gli addetti ai lavori
potrebbe segnare la fine della pesca delle vongole in Abruzzo con devastanti
conseguenze sul settore ittico già fortemente provato – l’attenzione ritorna
su una problematica spinosa e particolarmente sentita: il fermo biologico
estivo che, al termine del blocco imposto alle marinerie pescaresi dal
mancato dragaggio del porto, peserà inevitabilmente su un settore fortemente
provato da mesi di mancato reddito. In proposito, per evidenziare nuovamente
la condizione di difficoltà vissuta dal settore, il presidente nazionale di
Coldiretti Impresa Pesca Tonino Giardini, ha consegnato alla Direzione Pesca
e Acquacoltura del Ministero alle politiche agricole e forestali una
richiesta scritta (in allegato) di <<esclusione dal blocco
dell’attività di
pesca della prossima estate>>. <<E’ corale richiesta da parte
degli
operatori di evitare il blocco della pesca per il fermo biologico tra
luglio, agosto e settembre>> spiega il coordinatore regionale di
Impresa
Pesca Mauro Del Ponte <<una sospensione che, per chi si è fermato per
14
mesi, sarebbe solo una beffa e un danno irreparabile>>. <<Da
maggio 2012 ad
oggi>> è scritto sulla nota <<le imbarcazioni non hanno ripreso
il mare ma
neppure il termine della fine dei lavori di dragaggio potrà essere mantenuto
così che l’inattività di questi scafi, in attesa dei lavori di scavo, dovrà
prolungarsi per altri due mesi fino a fine aprile>> è scritto sulla
nota
<<con tutta probabilità questo segmento di flotta, i cui armatori
hanno da
tempo depositato i documenti di navigazione in capitaneria potrebbe
riprendere l’attività nel maggio 2013 con l’approssimarsi
dell’estate>>.
<<E’ impensabile>> aggiunge Del Ponte <<che le barche si
fermino ancora dopo
appena un mesi di attività>>. Soddisfazione per la nota, accompagnata
da
grande preoccupazione per la situazione, è stata espressa dai pescatori
aderenti all’organizzazione con a capo Coldiretti. <<L’ulteriore
fermo delle
imbarcazioni potrebbe inoltre gravare sulla sicurezza dell’avamporto>>
commenta Mimmo Grosso, pescatore pescarese <<è necessario pertanto
rimettere
in mare al più presto i pescherecci e ritornare allo stato di normalità. E’
passato già troppo tempo e siamo stanchi di una situazione ormai diventata
insostenibile>>.