“ANIMATO INCONTRO DEI RAPPRESENTANTI DELLE CONTRADE E DEI QUARTIERI NEL RAGGIO DI AZIONE DELLA “ANTENNONA” A CHIETI”
-I cittadini delle zone interessate si lamentano soprattutto del fatto di essere stati lasciati all’oscuro riguardo al progetto e di non riuscire a sapere se ha le necessarie autorizzazioni o no –
Chieti – In questi giorni animato incontro dei rappresentanti delle contrade e dei quartieri che si trovano nel raggio di azione della “antennona” di Colle Arenazze di Chieti.
Essa incombe ormai sul territorio Teatino e sulla vallata, rovinando il panorama e visibile per decine di chilometri, sorge a ridosso delle case e di un istituto per Anziani.
Le centinaia di firmatari dell’esposto fatto qualche mese fa si chiedono che cosa stiano facendo la Procura e il Comune.
Tra questi se lo chiedono anche importanti associazioni e esponenti della cultura, imprenditoria e politica teatina.
Il danno per svalutazione delle proprietà e disagio sociale oltre che allarme per possibili problemi di salute, in assenza di qualsiasi notizia concreta, spingono i cittadini ad azioni legali che vanno dal ricorso al TAR alla “class action”, ma anche ad appelli Europei e alla mobilitazione con striscioni, manifesti e manifestazioni.
I cittadini si lamentano soprattutto della poca trasparenza e la totale mancanza d’informazione su questo progetto (sono stati infatti tenuti all’oscuro di tutto).
Vari enti pubblici e privati si sono offerti intanto di controllare le radiofrequenze emesse mentre i residenti e gli esercenti turistici (B&B e ristoranti) della zona vedono all’orizzonte un altro disastro, dopo le vicende di Villa Pini, nel mancato sviluppo della zona e si lamentano che le risorse ambientali ed archeologiche della zona non siano per niente tutelate e anzi lasciate nell’incuria e devastate.
Il nuovo clima politico aizza la fiamma della protesta e si prevede che presto scenderanno in campo le nuove forze riformiste recentemente vittoriose alle elezioni nazionali.
Si richiede anche una ferma e attiva presa di posizione alla Consulta Comunale per l’Ambiente e ad altri enti preposti alla tutela del territorio e della salute, che per ora sembrano freddini.
Resta il fatto che discariche abusive, dissesto del territorio e ora anche radiofrequenze falcidiano i residenti di Colle Arenazze, San Salvatore, Via Belvedere, Via Polce e sulla popolosa, ma priva di servizi, Tricalle.
I rappresentanti sono invece d’accordo che il territorio deve essere governato e lo sviluppo pianificato con rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali e culturali e non devastato dal primo che capita.
per il comitato:
prof. Francesco Stoppa e Prof. Ezio Burri