Abruzzo

Chieti. Sindaco Di Primio – Nota – Premio Nazionale Agenda Rossa a Chieti

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, ha partecipato presso il Supercinema di Chieti alla cerimonia del “Premio Nazionale Agenda Rossa”, manifestazione che si prefigge l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e della lotta alle mafie fra gli studenti degli istituti d’istruzione superiore della provincia di Chieti e che per questa quarta edizione ha visto fra i suoi premiati: il dott. Leonardo Guarnotta, presidente del Tribunale di Palermo, amico e collega di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone; Andrea Cisternino della Lega Internazionale per la Protezione degli Animali, impegnato nel contrasto alle zoomafie; Nicola Trifuoggi, ex Procuratore della Repubblica di Pescara; Luca Abete, inviato della trasmissione “Striscia la Notizia”; Giorgio Fornoni, giornalista della trasmissione “Report”; Ester Castano, giornalista bersagliata da minacce ed intimidazioni per aver fatto luce sulla corruzione e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’hinterland di Milano; Alfonso De Pietro, cantautore già premiato a “Musica Contro Le Mafie”; i Bandabardò, band fra le più amate dai giovani.

La celebrazione di un gemellaggio tra il Premio Nazionale Agenda Rossa e il Comune di Cancello ed Arnone (Caserta), situato nei territori cari a Don Peppe Diana, ha offerto poi l’occasione per un ricordo dell’opera umana del sacerdote simbolo della lotta alla camorra, ucciso a Casal Di Principe il 19 marzo 1994.

«Costruire insieme quella cultura della legalità a cui molti anelano – ha dichiarato il Sindaco Di Primio nel corso della cerimonia – deve essere il monito a cui tutti dobbiamo fare riferimento.

Il ricordo delle immagini delle stragi di mafia le abbiamo tutte noi ancora impresse in mente,  da quelle immagini è nato in noi il desiderio di fare di più, di essere in qualche modo una goccia nel mare della legalità: gli oceani, infatti, non nascono da soli ma sono le piccole gocce che contribuiscono a renderli tali.

Falcone diceva che “si muore generalmente perché si è soli”, se tutti noi saremo capaci di creare un cordone di legalità e di eticità – ha proseguito il Sindaco – credo che nessuno mai potrà più sentirsi solo.

Negare l’esistenza delle mafie vuol dire lasciare campo libero alla loro esistenza, ciò che possiamo continuare a fare, dunque, è non dimenticare e sopratutto ricordare ai più giovani che sconfiggere la mafia si può ma dobbiamo farlo insieme.»

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