Lettere

DIFENDIAMO L’ITALIA!

DIFENDIAMO L’ITALIA!

Dopo le baggianate durate mesi, finalmente, meglio tardi che mai, un nostro rappresentante, non eletto, prende posizione contro l’ignominia perpetrata nei confronti dell’Italia intera, nelle persone di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Il sequestro della nave, l’incarcerazione dei due appartenenti al Battaglione San Marco, un preteso giudizio in forza di leggi di un Paese straniero per eventi avvenuti in acque internazionali, …. Con l’Italia costretta, o fatta costringere da rappresentanti non eletti, ad “elemosinare” permessi, giudizi, appelli ad una corte straniera, non titolata né abilitata ad intervenire su fatti avvenuti in acque internazionali.

FINALMENTE qualcuno si è svegliato ed ha ribadito l’autorità e la dignità dell’Italia intera.

L’India, nella veste della c.d. corte suprema, ha interdetto il libero movimento del nostro Ambasciatore. Questo è un atto al pari di una invasione armata. Oltre alle violazioni dei trattati internazionali, come quello di Vienna su tutti.

Noi chiediamo a gran voce all’odierno governo, o a quello che verrà, se verrà, di reagire con fermezza di fronte all’ennesima aggressione ricevuta dall’India. Il nostro Presidente della Repubblica, oltre ad essere Presidente del CSM, è il Presidente del Consiglio Supremo della Difesa, invece di affermare che la situazione è difficile, di esprimere un pensiero, o di chiedere se qualcun altro oltre a mettere qualche striscione ha delle idee, aspettiamo di conoscerle, avrebbe dovuto intervenire subito, senza permettere l’approdo della Enrica Lexie in acque territoriali Indiane, senza subire i ricatti e le richieste di danaro per le famiglie dei c.d. pescatori o la garanzia bancaria richiesta per il Capitano e l’equipaggio della stessa nave.

Non si possono ammettere simili persecuzioni nei confronti di Italiani e di rappresentanti dell’Italia all’estero, senza reazioni di alcun genere. Chi rispetterà più l’Italia e l’Italiano all’estero?

All’inizio della carcerazione dei nostri marò, molti erano pronti ad andare a riprenderli. Che l’attuale governo, o quello che verrà, e i nostri Parlamentari eletti, non costringano il Popolo Italiano, già duramente provato, a difendersi da solo. Se vi sono delle Istituzioni, che queste funzionino, veramente e per ogni Italiano, sia sul suolo Patrio, come all’estero.

Il rischio dell’abbandono dei diritti, delle libertà e della dignità del Popolo da parte dei propri rappresentanti, si chiama anarchia. Non facciamo che sia la goccia che fa traboccare il vaso.

In tutto questo, la NATO che fa?

Stefano Flajani

Segretario Cantone Abruzzo

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