SCHETTINO, LA SFINGE E REMIDA AL CONTRARIO.
Pierfurby ha abbandonato la nave!
Dopo l’ingloriosa fine dell’UDC, cosa che avevamo abbondantemente pronosticato, cosa aspettarsi?
Quanto meno l’assunzione di qualche responsabilità.
Invece Casini, dopo avere candidato parenti, amici suoi e che potessero tornare utili, ha dichiarato “chiusa” la stagione del partito!
Una fine ingloriosa per chi aspirava ad essere il primo cittadino della Repubblica, quasi diventare Presidente del Senato fosse un ripiego.
Beato lui che continuerà a dimorare in Parioli.
Difronte allo tsunami, resta ineffabile il coordinatore provinciale di Teramo Di Sabatino (che, ormai coordina solo sé stesso), il quale continua a proporsi, non si sa dove né con chi, nuovo potenziale consigliere regionale.
Di lui ricorderemo le tante castronerie politiche commesse, non ultima quello di commissariare il partito a Giulianova spedendo in transumanza l’ex Sindaco di Cortino (a proposito, chi l’ha visto ?) dopo che tutti se n’erano andati.
Sul punto una sola osservazione.
Di Sabatino ha avuto il coraggio di dilapidare uno dei pochi patrimoni politici costruiti i Provincia, insieme a Silvi, Martinsicuro (qui la scelta è stata sciagurata!), finanche a Teramo dove è riuscito a litigare con i due consiglieri comunali e con lo stesso zio!
Qualche tempo addietro, quando gli fu chiesto di dirimere la pantomima tra il gruppo UDC e l’incomprensibile presenza nel direttivo provinciale del partito del Signor Gianfranco Francioni, nei saloni dell’Europa disse: “Di Francioni non me ne frega niente, ma se si va alle elezioni non lo posso cacciare perché mi porta i voti”.
Alla faccia della coerenza e dell’onestà intellettuale.
Capito perché ce ne siamo andati ?
Fa tenerezza il Di Sabatino quando, tramando in occulto alle spalle dell’ottimo assessore Recchiuti, si è ritrovato a fare una rapidissima marcia indietro allorquando Gatti ha chiesto la sua testa!
Insomma, basta “buhhh” e si mette paura!
A lui, comunque senza rancore, facciamo tanti auguri sperando che riesca a trovar casa e voti. Sarà dura dopo i risultati di Teramo, percentuale inferiore anche a quella del candidato di Giulianova.
Di quest’ultimo, conoscendo le sue “performance” osserviamo solo come per lui sia arrivato l’ennesima conferma di essere un Re Mida al contrario.
Ovunque egli passi si sente forte e chiaro l’effetto Attila.
Tutto è sterminato!
Anche per lui un pensiero gentile!
Che tenerezza quando ha dovuto rivolgersi all’assessore Cameli, invocando aiuto e comprensione, dopo avere dileggiato lei medesima ed il proprio genitore.
Lui ed i suoi amici!
Ma il rifiuto è stato netto, di tutti!
Cosa che lui ha cercato di confondere con pavidità.
In verità era solo desiderio di non incrociarlo !