Italia. M5S, Europa. Pagano (Era): Grillo faccia gli interessi dei cittadini, non dei colonizzatori e chieda la lingua federale.
M5S, Europa. Pagano (Era): Grillo faccia gli interessi dei cittadini, non dei colonizzatori e chieda la lingua federale.
Dopo il trionfo alle urne, il Movimento 5 stelle sembra mostrare un atteggiamento più positivo e concreto nei confronti dell’Europa. Durante il Dialogo italo-tedesco sul futuro dell’Europa, organizzato al Quirinale dal Movimento europeo dei due Paesi, la coordinatrice per il M5S del “tavolo di discussione sulla questione europea”, Giusy Campo, ha specificato che «Grillo non è contro l’Europa ma contro l’Europa come è oggi, lontana dagli interessi dei cittadini».
«Su questo siamo d’accordo: l’Europa deve finalmente realizzare lo spirito democratico del Manifesto di Ventotene, che finora ha abbandonato per un oligopolio dei più forti», commenta Giorgio Pagano, Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto.
«Proprio in questi giorni, il 4 e 5 marzo, abbiamo assistito al lancio ufficiale della Grande coalizione per il lavoro digitale in occasione di una conferenza organizzata congiuntamente dai Vicepresidenti Kroes e Tajani e i Commissari Andor e Vassilliou. Anche in questa occasione è stato ribadito il sostegno all’apprendimento della sola lingua inglese. Malgrado i pronunciamenti contrari al monopolio inglese della Corte Europea. Insomma la Commissione europea sta divenendo sempre più delinquente abituale o professionale – continua Pagano.
«Mi chiedo: come può accadere che democratici, federalisti europei anziché perseguire la battaglia della lingua federale siano sostenitori del monopolio linguistico inglese, peraltro il popolo più antieuropeo in assoluto?
Poi penso a come si sono affermati i nazi-fascismi in Italia e in Europa… tutto sommato questi non picchiano, non ti uccidono, non ti danno le purghe: semplicemente non ti fanno studiare, nè lavorare se non ti sottometti alla lingua dell’impero, devi solo piegare la tua mente all’inglese.
Grillo ha detto di volere una Europa unita che parli un’unica lingua. Giusto, manca adesso un approfondimento circa quale lingua, se l’Esperanto lingua federale o l’inglese lingua coloniale.
Se Grillo ha a cuore gli interessi dei cittadini e vuole assicurare libertà e indipendenza all’Unione europea i dubbi non sussistono e mi farà senz’altro piacere approfondire con Grillo i piani per la promozione e l’adozione continentale della lingua federale», conclude il Segretario dell’ERA.
Roma, 06/03/2013